Migliaia di metri cubi di cemento in via Larga - Non è questa la città che vogliamo



Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Bologna Social Forum
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MIGLIAIA DI METRI CUBI DI CEMENTO IN VIA LARGA
NON E' QUESTA LA CITTA' CHE VOGLIAMO

Lunedì 7 luglio, in Consiglio Comunale, verrà discussa e sicuramente
approvata la delibera urbanistica sul nuovo Piano Particolareggiato di via
Larga (nel triangolo di terreno tra il Pianeta e la rotonda Paradisi, dove
un tempo sorgeva la fabbrica Barbieri & Burzi).
Si tratta di un intervento urbanistico di forte impatto che prevede la
costruzione:
- di un albergo,
- di una torre ad uso direzionale-uffici di 130 metri di altezza (tra le
più alte d'Europa),
- di una multisala con 14 sale cinematografiche (la più grande d'Europa),
- di una zona servizi-negozi.

Il nuovo insediamento sorgerà in un comparto di 45.000 mq tra Tangenziale,
Via Larga, Ferrovia Bologna-Portomaggiore.
L'intervento è davvero pesante (31.000 mq di superficie utile edificata),
in una  zona già molto intasata dal traffico (uscita Tangenziale S. Vitale,
Centro Commerciale Il PIaneta, Zono industriale Roveri).

Il Quartiere San Vitale, governato dal centro-sinistra, ha votato qualche
mese fa il provvedimento (10 favorevoli, 3 astenuti, unico contrario il
consigliere di Rifondazione). La delibera ora passa in Consiglio Comunale
ed è facile pensare che, a Palazzo d'Accursio, la maggioranza che
l'approverà sarà soprattutto di centro-destra; ma il centro-sinistra non si
sottrarrà dalle sue "responsabilità".

Infatti, l'opera sarà portata avanti dalla grande holding "rossa" UNIPOL e
tutto l'iter era già stato avviato a partire dagli anni Novanta.

Chissà se lunedì, in consiglio comunale, tra i tanti striscioni di protesta
contro la privatizzazione degli asili nido, quando si discuterà di Via
Larga, apparirà lo striscione "Anche questa l'ha voluta Valter".

Sembra proprio che sull'Urbanistica i due "poli" facciano molta fatica a
distinguersi. Gli errori del passato non hanno fatto scuola?

Questa città che continua a riprodursi sulla base di enormi colate di
cemento non è la nostra città.
Se questo è il modo di essere città che guarda all'Europa, è un viaggio che
non ci appartiene.

Continueremo a stare "dalla parte del torto", ma non coi "poter forti": con
i grandi costruttori stateci voi.

Forse non basta un candidato sindaco dal nome altisonante a cambiare il
volto di una città che ha imboccato, da tempo, una brutta china.

Questo sì ci fa avvilire!

Valerio Monteventi
del Bologna Social Forum