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Dichiarazione di Nairobi della società civile sul GATS, 
l'Accordo Generale sul Commercio dei Servizi.
29 Maggio 
2003
 A Maggio, gruppi della società civile provenienti 
dal sud e dal nord del mondo si sono riuniti a Nairobi per discutere gli effetti 
che il GATS avrà sui paesi del sud, e sui prossimi negoziati dell'OMC a 
Cancun.
 Segue la dichiarazione conclusiva sul GATS.
 
 Dichiarazione di Nairobi sul 
GATSGruppi della società civile provenienti da 
Africa, America Latina, Europa, Canada e Nuova Zelanda si sono riuniti a Nairobi 
dal 27 al 29 maggio 2003per studiare, analizzare e scambiare le proprie idee 
sugli effetti che produrrà la globalizzazione neo-liberista, così come prevista 
dall'Accordo Generale sul Commercio dei Servizi (GATS), specialmente sui paesi 
del sud, e sulla prossima Conferenza dei Ministri dell'OMC a 
Cancun.
 
 L'OMC non regolamenta solamente l'importazione e l'esportazione 
dei beni,
 ma intacca sempre più il controllo democratico e l'accesso alle 
risorse da parte dei cittadini, e viola la capacità dei governi di regolare le 
politiche economiche e sociali e di formulare piani per lo sviluppo 
umano.
 
 Il GATS rappresenta uno strumento potente e del tutto 
inaccettabile che limita lo spazio della politica e restringe l'accesso dei 
cittadini ai servizi essenziali per il loro sostentamento e sviluppo 
economico.
 
 I paesi Africani e quelli in via di sviluppo sono costretti 
dal GATS ad adottare politiche che hanno già avuto effetti negativi sulle 
popolazioni e sulle comunità. La liberalizzazione secondo il modello proposto 
dal GATS di settori quali quello idrico in Sud Africa e Ghana, elettrico in 
Indonesia e California, i servizi di informazione pubblica in Nuova Zelanda, le 
ferrovie nel Regno Unito e la liberalizzazione finanziaria che ha causato le 
crisi dell'Asia orientale e sud-orientale, sono esperienze concrete che 
confutano i presunti benefici illustrati dai sostenitori del neo-liberismo, 
quali FMI, Banca Mondiale, OMC, agenzie finanziatrici e interessi 
societari.
 
 Noi, organizzazioni della società civile, ci opponiamo al 
GATS, agli impegni già sottoscritti ed ai tentativi di adottarne di 
nuovi.
 
 Quindi ci appelliamo ai governi dei paesi in via di sviluppo 
perché:
 
  
  rendano note le informazioni necessarie e 
  tutti i documenti disponibili, e lavorino insieme alla società civile per 
  sviluppare politiche che rispondano ai bisogni dei loro 
  cittadini.
 
  promuovano, proteggano e reclamino spazio 
  per le politiche del sud,rivedano, anche nella prospettiva del ritiro, gli 
  attuali impegni e quindi
 non sottoscrivano nuovi accordi durante i 
  negoziati GATS in corso. Non vi sono prove a sostegno della tesi che il GATS 
  attrarrà investimenti produttivi; anzi, i paesi in via di sviluppo perderanno 
  la quota, per quanto minima, di finanziamenti che ricevono al 
  momento.
 
 
si scambino le informazioni rilevanti e lavorino insieme 
  peraccrescere la loro forza negoziale per evitare di subire prepotenze 
  durante i forum bilaterali o multilaterali.
 Inoltre, sollecitiamo i governi dei paesi occidentali a 
cessare le manipolazioni e gli abusi dei processi bilaterali e 
multilaterali. Ci impegniamo a continuare la costruzione di una solidarietà 
mondiale nella battaglia comune contro un ordine del giorno pilotato dalle 
multinazionali e dalle politiche imposte dai paesi del nord del mondo. Ribadiamo 
inoltre il nostro impegno nel metterci in rete per essere certi che i governi 
proteggano gli interessi dei loro popoli. Firmatari:Action Aid, UgandaAlternative Information and 
Development Centre, Sud Africa
 ARENA, Nuova Zelanda
 Business Watch, 
Indonesia
 Center for International Environmental Law, Svizzera
 Consumer 
Information Network, Kenia
 EcoNews Africa, Kenia
 11.11.11, 
Belgio
 Equations, India
 Food Rights Alliance, Uganda
 Gender and Trade 
Network in Africa
 Institute for Global Justice, Indonesia
 Institute of 
Economic Affairs, Kenia
 International Gender and Trade Network - 
Asia
 Lawyers Environmental Action Team, Tanzania
 MWENGO, 
Zimbabwe
 Polaris Institute, Canada
 REBRIP, Brasile
 SEATINI, 
Uganda
 SEATINI, Zimbabwe
 SodNet, Kenia
 Tanzania Gender and Networking 
Programme, Tanzania
 Third World Network Africa, Ghana
 Trade Watch, 
Kenia
 World Development Movement, Regno Unito
 Tradotto da Maria Concetta Spinosa, Traduttori per la Pace 
http://web.tiscali.it/traduttoriperlapace     
Nairobi civil society declaration on the General Agreement 
on trade in services (GATS)
29 May 
2003
 In May, civil society groups from north and south 
gathered in Nairobi to discuss the impacts on the south of GATS and the 
forthcoming WTO negotiations in Cancun. Below is their declaration on 
GATS.
 Nairobi declaration on GATSCivil society groups from Africa, Asia, Latin 
America, Europe, Canada and New Zealand met in Nairobi from 27 - 29 May 2003 to 
study, analyse and exchange views on the impact of neo-liberal globalisation 
specially on the south manifesting itself in the General Agreement on Trade in 
Services (GATS) and the forthcoming WTO Ministerial Conference in Cancun. 
 WTO is not just about imports and exports of goods, 
but increasingly is encroaching on people's democratic control over and access 
to resources and on governments' abilities to regulate social and economic 
policies and formulate human development.  The GATS represents a powerful and totally 
unacceptable instrument that limits policy space and restricts popular access to 
services which are essential to people's livelihoods and economic 
development. African and developing countries are being forced 
through GATS to adopt policies that have had negative impacts on people and 
communities. GATS-type liberalization in sectors such as water in South Africa 
and Ghana, electricity in Indonesia and California, public broadcasting services 
in New Zealand, rail in the UK and financial liberalization that caused the 
crisis in East and South-East Asia are real experiences that disprove the 
alleged benefits put forward by the proponents of neo-liberalism, i.e. IMF, 
World Bank, WTO, donor agencies and corporate interests. We civil society organisations oppose GATS, existing 
commitments and attempts to adopt further commitments. We therefore call upon developing governments to: 
 
  share all necessary information and documents, and 
  work with their civil society to develop policies that meet the needs of their 
  citizens.
 
to promote, protect and reclaim the southern 
  policy space, to review, with a view to withdraw, current commitments and 
  therefore not to make any new commitments in current GATS negotiations. There 
  is no evidence to prove that GATS will attract productive investment. On the 
  contrary, the developing countries lose whatever little share they currently 
  have.
 
to share relevant information among 
  themselves and to work together in order to increase their negotiation 
  capacity to avoid being bullied in multilateral and bi-lateral forums. 
   Further to this, we call upon northern governments to 
stop manipulating and abusing bilateral and multilateral processes. We commit ourselves to continue building global 
solidarity in our common struggle against corporate-driven, northern imposed 
policy agendas. We also reaffirm our commitment to networking amongst ourselves 
in order to make sure that our governments protect the interests of their 
people. Signatories:Action Aid, UgandaAlternative Information and 
Development Centre, South Africa
 ARENA, New Zealand
 Business Watch, 
Indonesia
 Center for International Environmental Law, Switzerland
 Consumer 
Information Network, Kenya
 EcoNews Africa, Kenya
 11.11.11, 
Belgium
 Equations, India
 Food Rights Alliance, Uganda
 Gender and Trade 
Network in Africa
 Institute for Global Justice, Indonesia
 Institute of 
Economic Affairs, Kenya
 International Gender and Trade Network - 
Asia
 Lawyers Environmental Action Team, Tanzania
 MWENGO, 
Zimbabwe
 Polaris Institute, Canada
 REBRIP, Brazil
 SEATINI, 
Uganda
 SEATINI, Zimbabwe
 SodNet, Kenya
 Tanzania Gender and Networking 
Programme, Tanzania
 Third World Network Africa, Ghana
 Trade Watch, 
Kenya
 World Development Movement, UK
 http://www.wdm.org.uk/campaign/GATSnairobi.htm http://www.ourworldisnotforsale.org/statements/gats/02.htm |