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Lettera di due Associazioni Rom a Romano Prodi
- Subject: Lettera di due Associazioni Rom a Romano Prodi
- From: "Agostino Rota Martir" <3394711069 at tim.it>
- Date: Fri, 13 Jun 2003 15:55:38 +0200
LETTERA A ROMANO PRODI Signor Presidente, sono stato testimone di quanto è accaduto ai rom kosovari in Macedonia a partire dal 19 maggio; circa 700 persone sono bloccate alla frontiera tra Macedonia e Grecia presso Medzitlija. Si tratta di profughi che dalla guerra in kosovo si erano rifugiati in Macedonia e vivevano presso il campo di Suto Orizari (comune dove il sindaco è rom, come l'80% degli abitanti); finiti i finanziamenti dell'UE, OSCE e Consiglio Europeo, il governo macedone ha chiuso il campo e i profughi, che non erano più una fonte di guadagno, sono stati cacciati via. Come sapete, i rom del Kosovo sono stati costretti a fuggire e a rifugiarsi in Europa, dove non sono stati considerati profughi, ma nomadi e quindi è stato negato loro lo status di rifugiati; così anche in Italia, dove sono stati costretti a vivere nei ghetti dei "campi nomadi". Tutti gli altri popoli, serbi, albanesi, croati, bosniaci, curdi, ruandesi etc. sono stati considerati come rifugiati, i rom no ! Vi ricordo che alcuni rom forzatamente rimpatriati in Kosovo sono stati assassinati e i colpevoli non sono stati né accusati, né giudicati. Non dobbiamo dimenticare che molti quartieri rom, come via Fabricka a Mitrovica sono stati bruciati e completamente rasi al suolo. I rom bloccati in Macedonia chiedono di fare domanda di rifugio in paesi europei. In Kosovo non possono tornare, in Macedonia non hanno futuro. Signor Presidente, in tutte le guerre i rom sono stati vittime degli altri popoli perché non hanno voluto prendere le armi contro nessuno; nella nostra storia siamo stati sempre pacifisti, sempre vittime delle guerre di altri. Dalla seconda guerra mondiale ai conflitti balcanici, perseguitati, imprigionati e sterminati nei lager nazisti (e oggi segregati nei campi nomadi), l'unica via d'uscita per noi rom è promuovere un intervento dell'Unione Europea, una direttiva per la tutela dei nostri diritti. Chiediamo di ottenere la cittadinanza europea, di far parte della famiglia europea dove i diritti umani sono rispettati e tutelati. Noi rom non abbiamo una terra promessa dove tornare, né vogliamo uno stato rom. Vogliamo vivere in pace con gli altri popoli, magari in minoranza, ma in parità di diritti. Signor Presidente, in questo momento la questione più urgente da risolvere è la situazione dei rom kosovari bloccati in Macedonia. Chiediamo pertanto che questo argomento venga messo all'ordine del giorno dei lavori parlamentari e che siano presi al più presto dei provvedimenti. Confidando in un vostro sollecito intervento, prima che la situazione si aggravi, ringraziando per l'attenzione, porgiamo i nostri saluti. L'Associazione Comunità Europea Rom (ACER) di Pisa e L'associazione AMALIPE ROMANO di Firenze. Pisa, 13 Giugno 2003.
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