12/06 Bologna: "In attesa di giudizio: riduzione dei tempi e struttura dei processi"



Carissime/i, vi allego un denso programma d'iniziative della nostra
Associazione, anche in collaborazione  con altre, in questo bel mese di
giugno 2003, possiamo dirlo perchE' finalmente sembra che  qualcosa si
muovaŠ..

Primo appuntamento

si conclude il ciclo d'incontri sul tema della giustizia, organizzato
insieme a Magistratura Democratica:

Alla sala dell'Angelo Giovedì 12 giugno,
ore 20.30
 via S. Mamolo n. 24;
appena fuori porta D'Azeglio
bus 29/30



"In attesa di giudizio:
riduzione dei tempi
e struttura dei processi"


Intervengono:
Giulio Illuminati, docente università di Bologna
Claudio Nunziata, magistrato
Paolo Trombetti, avvocato, V.P. Unione Camere Penali Italiane

Presiede:
Maria Longo, magistrato


Secondo appuntamento



 Sabato 21 giugno, solstizio d'estate, nella casa ospitalissima di
Gianguido Naldi in via Montebello 10 di San Lazzaro di Savena, dalle ore
19.00, terza edizione della "cena di autofinanziamento dell'ARS".
L' incontro, dopo i successi degli anni precedenti, ha ormai assunto un
carattere ritualistico ed augurale, ne è vivamente consigliata la
partecipazione!
L'illustre Presidente del nostro circolo, Eugenio Riccòmini, c'intratterrà
su un tema d'arte (ed altro) scelto per l'occasione, mentre è prevista la
partecipazione di Aldo Tortorella, Presidente nazionale dell'ARS, non
mancherà la musica, per ugole allenate.
Il costo a persona è fissato in Ä25.00 (se possibile con una bottiglia di
vino), è gradita la prenotazione, in tempi brevi per favore, telefonando ai
numeri: Sergio 335/7571683 (051-313649), Milena 335/6313029 (051-334578),
Sandro 335/6505880.


Terzo appuntamento

Un incontro promosso a Milano il 25 giugno 2003 presso la Camera del
Lavoro, dalle ore 9.30 alle ore 17, da:

Associazione per il rinnovamento della sinistra
Socialismo 2000
Movimento Lavoro e libertà







I nuovi idoli
La crisi americana e la guerra perpetua.
I neoconservatori e l'afasia della sinistra.





I temi:
1 - Con l'incontro sugli "Idoli infranti" cercammo di fare il punto sui
problemi sollevati dalla crisi di alcune public companies americane. (Il
che implicava anche una valutazione delle forme assunte dalla gestione
manageriale, questione sollevata successivamente da molti). Fu sottolineato
allora che non ci trovavamo solo di fronte a una questione episodica ma a
problemi maggiori, concernenti la qualità e la quantità del meccanismo di
sviluppo e la sua organizzazione funzionale.
2 - I fatti successivi ci sembra abbiano confermato questa conclusione. Ma
il tema è esso stesso oggetto di discussione. Quali i motivi della crisi,
che nessuno più nega, e quanto essa ispira le politiche bellicistiche? E
possono queste unitamente alla svalutazione del dollaro segnare
un'inversione di tendenza? E soprattutto quali saranno le conseguenze
prevedibili del corso economico e politico neoconservatore?
3 - Se gli idoli rappresentati dai "nuovi" manager si infransero con il
fallimento delle loro aziende, nuovi idoli si sono presentati con la
scontata vittoria sull'Iraq, idoli politici (i capi e gli ideologi
neoconservatori), militari (i generali vincenti), ma anche economici (la
rivalutazione del "vecchio capitalismo" dal petrolio all'industria
militare, ai beni di consumo fisicamente concreti).
Dunque è opportuno rileggere anche le analisi sul Post-fordismo, il ruolo
del linguaggio e della comunicazione nella produzione, (e nella stessa
costituzione materiale e simbolica della società "globale"), la funzione
del consumo, la finanziarizzazione in rapporto con il processo di
restaurazione politica.
4 -Le finalità dell'offensiva neoconservatrice rispetto al lavoro negli
Stati Uniti e in Europa. Quali modifiche sono già in atto nel lavoro? Quali
mutazioni vengono determinate nell'azionariato diffuso dal drastico
ridimensionamento dei valori di borsa? Verso quali cambiamenti si va nel
modello istituzionale europeo occidentale (ruolo del sindacato, funzioni
della rappresentanza ecc.)? Verso dove si dirige la costituzione europea?
Le resistenze alla guerra di Francia e Germania che cosa esattamente
difendevano? Esiste una "alternativa europea" non solo come eventuale
contrasto tra potenze? In che termini queste contraddizioni si configurano
anche come uno "scontro di civiltà"? Uno scontro che oppone culture , modi
di produzioni e civiltà diverse nel mondo ma che attraversa anche
all'interno le singole costellazioni culturali e sociali. Per esempio la
contraddizione di sesso nei meccanismi produttivi e riproduttivi sia nelle
società "occidentali", sia in quelle "orientali".
5 Come reagisce la sinistra moderata, la sinistra istituzionale
alternativa, la sinistra non parlamentare, il movimento new-global?
6 Si può costruire nuovamente una idea di cambiamento desiderabile,
possibile, praticabile? E in quale rapporto sta la necessità di disegnare
nuovamente una politica con le necessità immediate e cioè di una politica
che non appaia come declamatoria e velleitaria?

L'organizzazione dell'incontro

La riunione vuole avere un carattere di seminario che ha come fine insieme
con una rassegna e ordinamento delle analisi sulla realtà attuale, la
ricerca di metodologie di azione e di proposte di piattaforme
programmatiche per una sinistra criticamente fondata e capace di proporre
un orizzonte capace di ispirare dignitose proposte.

In conclusione prevediamo:
Una introduzione affidata - come nell'altro seminario - a Giorgio Lunghini
- in un tempo di circa 20 minuti - che sviluppi il tema posto al punto 2.
Subito dopo si aprirà la discussione attorno alla tematica indicata con
particolare riferimento a
- Una rilettura delle analisi sul post-fordismo
- Le finalità dell'offensiva conservatrice rispetto al lavoro in USA e in
Europa
- Esiste una alternativa europea?
- Si può costruire su basi nuove una idea di cambiamento?

Cercheremo di concordare una serie di comunicazioni e di interventi, con
l'obiettivo di favorire un confronto approfondito, libero e aperto. Le
comunicazioni potranno andare dai 10 ai 15 minuti. Gli interventi dai 5 ai
10 minuti, con eventuali interlocuzioni. Prevediamo la pubblicazione di
tutto (o di gran parte, come nella occasione precedente) del materiale.
Vi ringraziamo per il contributo che avete dato e che vorrete dare.