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SCIOPERO MUSEI 26 aprile
- Subject: SCIOPERO MUSEI 26 aprile
- From: "RdB P.I. Toscana" <rdbtoscana at libero.it>
- Date: Fri, 25 Apr 2003 13:06:12 +0200
Federazione delle Rappresentanze Sindacali di Base del Pubblico Impiego 00183 - ROMA - via dell'Aeroporto, 129 - ( 06/762821 - fax 06/7628233 - sito web www.rdbcub.it Coordinamento Nazionale Beni Culturali - Biblioteca Nazionale Centrale Roma tel. 064989436 - Fax 064450174 e-mail rdbcubbnc at tin.it DIETRO L'ACCORDOŠNIENTE Sciopero dei precari sabato 26 aprile ŠE così la sera del 16 aprile al Ministero BAC i sindacati (eccetto la RdB) e l'amministrazione hanno sottoscritto l'accordo sulle fatidiche aperture straordinarie: l'immagine del Paese è salva e, molto meno gratificante, anche la faccia di questo governo che non merita alcuno sconto vista la devastazione sociale che sta operando in tema di occupazione, art. 18, pensioni, scuola, sanità e, non ultimo, beni culturali. Il programma di aperture festive e serali è cominciato e, ovviamente, non ci eravamo mai illusi potesse avvenire il contrario. D'altronde a leggere attentamente i comunicati di Cgil-Cisl-Uil era chiaro che loro ponevano delle condizioni "di facciata" (ricordate anche lo scorso anno?) ma non hanno mai messo in dubbio l'avvio del programma di aperture dei musei. La RdB si sa, non condivide l'impianto generale di questi progetti che con i soldi di tutti i lavoratori vanno a premiare quei pochi addetti in servizio presso una élite (100) di musei, biblioteche e archivi che accettano di lavorare in giorni festivi e fuori dall'orario ordinario di lavoro. Ÿ Ecco perché la RdB segue una linea differente dagli altri sindacati non accettando comunque l'equazione, più volte dichiarata da Cgil-Cisl-Uil: <incontro con il ministro=firma dei progetti>. Altra cosa è la proposta, avanzata da più parti, dei precari (che abbiamo sempre ritenuto valida) di spingere le OO.SS. a non firmare l'accordo per realizzare una condizione favorevole alla vertenza per la loro stabilizzazione. *** Ÿ Infatti andava in questa direzione la nostra nota a verbale del 7 aprile c.m. e conseguentemente il nostro intervento in contrattazione nazionale il 15 aprile, dove esprimevamo la nostra indisponibilità a firmare i progetti d'apertura oggi ancor più motivati alla luce di nuovi e drammatici fatti come il taglio dei fondi per i beni culturali, il regolamento di Urbani ai sensi dell'art. 33 della Finanziaria 2002, la mancanza di prospettive d'assunzione per i precari, il mancato pagamento delle spettanze accessorie etcŠ Comunque i fatti sono lì a dimostrare che la realizzazione dei progetti d'apertura non era in discussione e dispiace che molti lavoratori precari, anche quest'anno, siano stati sapientemente ingannati. Cgil-Cisl-Uil avevano condizionato la prosecuzione delle trattative ad un incontro con il ministro (vedi nota del 6 aprile c.m.) che non c'è stato. Spiazzati di fronte all'indisponibilità di Urbani si sono dovuti "accontentare" del Segretario Generale e di una nota del ministro priva di novità e senza alcun cenno ad importanti questioni come privatizzazione, riforma del ministero etcŠ Questi alcuni passaggi della lettera del ministro che vale la pena di esaminare: " la prego (al Segretario Generale ) di voler confermare alle OO.SS. il mio costante impegnoŠ" Quindi: 1) non si assume alcun nuovo impegno ma si fa riferimento ad impegni già presi; 2) il ministro conferma il suo impegno ed è proprio questo che dovrebbe far preoccupare i lavoratori perché in questo modo egli conferma appunto ciò che è stato fatto fino ad oggi cioè molto poco o nulla mentre molto è stato fatto per avviare i beni culturali verso una scellerata privatizzazione. E continua: " con lettera del 25 marzo ho già provveduto a richiedere (Š) parte delle risorse economicheŠ" Anche questo passaggio centrale della lettera fa riferimento a cose già fatte e non ad impegni per il futuro ma sulle lettere del ministro Urbani del 25 marzo e 5 aprile eravamo informati tutti e gli stessi firmatari dell'accordo del 16 le avevano ritenute insoddisfacenti. Cosa è cambiato ora? Ÿ Dopo aver analizzato il contenuto delle nota di Urbani possiamo senz'altro affermare che, allo stato attuale, non ci sono novità e sinceramente l'impegno del ministro -che in varie occasioni pubbliche si è detto disponibile - non può essere ritenuto una condizione sufficiente per la vertenza in corso, anche perché le sue buone intenzioni sono spesso naufragate di fronte ai diktat del governo e alla mancanza di risorse economiche. Ma leggiamo anche i comunicati delle sigle sindacali firmatarie dell'accordo. Prendiamo ad esempio quello della Cgil Bac apparso in internet subito dopo l'accordo: Date: 04/16/03 08:29:50 PM Name: Libero Rossi Email: fpcgilbac at libero.it Subject: Raggiunto l'accordo sulle aperture straordinarie A Pasqua, Pasquetta, 25 aprile oltre 100musei saranno aperti anche la sera. Il primo maggio osserveranno l'apertura per l'intera giornata. Le cifre saranno quelle dello scorso anno Per tutti i musei aperti a Pasqua e Pasquetta sarà garantita l'integarzione dei 25 euro. Saranno pagate tutte le spettanze arretrate al persoanle entro il prossimo maggio ma entro il mese di aprile sarà data una percentuale della soma pari al 50%. Saranno pagati i progetti di produttività e d efficienza finora svolti. Sulla 312 (estensione a tutti) e integrazione stipendiale Atm il Segretariato generale si è riservata una verifica di cassa dopodichè saranno assunte le determinazioni. Sulla stabilizzazione dei precari il percorso individuato nell'incontro di ieri sarà sostenuto dal ministro Urbani in tutte le sedi politico e amministartive. Quanto prima si svolgeranno incontri con il Tesoro per il quantum per poi passare alla stesura dei bandi (concorsi riservati per tutti). Sull'omogeneizzazione è stato ribadito l'impegno ad ottemperare all'accordo del marzo 2002. Sui temi più politici (privatizzazioni, riforma e riscrittura del Titolo V) il Ministro si è dichiarato disponibile ad un incontro con le OO.SS. a breve. Resta aperto il tavolo per discutere degli altri problemi e progetti man mano che si attueranno i percorsi della stabilizzazione. Intanto non specifica che l'accordo è stato raggiunto con il Segretariato Generale e non certo con il ministro, condizione "minima" -reclamata per settimane dai confederali- che loro ponevano per raggiungere eventuali accordi. Le prime righe spiegano che sono garantite le aperture straordinarie. Poi c'è la parte sulle spettanze arretrate e si dice che saranno pagate a maggio al 100% e ad aprile almeno il 50%. Arrivare a prendere le somme spettanti con ritardi di 7-8 mesi e in alcuni casi anche due anni non ci sembra un successo (e tra l'altro neanche ci fidiamo, vedremo). Poi c'è il passaggio sui progetti di produttività ed efficienza assolutamente insignificante che ci informa che "saranno pagati" Š Bella scoperta! E ancora il passaggio sugli Atm anche questo molto fumoso e impreciso. Per essere un accordo sulla base di impegni presi dall'amministrazione risulta essere poco rassicurante. Infine il "pezzo" forte sui precari ripete quanto sappiamo da tempo e quanto il ministro Urbani ha già diffuso nella già citata lettera del 25 marzo u.s., precedenti e successive sue comunicazioni e interviste. L'imprecisione è la regola di questo accordo: "quanto prima si svolgeranno incontri con il Tesoro"ŠChe significa? Quanto tempo, un mese, sei mesi, un annoŠInfine si parla di bandi di concorso: ma chi li ha chiesti? E' una procedura un po' strana dal momento che la Funzione Pubblica, il giorno 15 aprile c.m., ci ha parlato di assunzioni di precedenza per le Forze Armate. L'accordo non pone alcun paletto a questa possibilità e soprattutto sgancia la questione "precari" dal progetto "privatizzazione" tanto caro ad Urbani e al governo Berlusconi. L'ultima parte del comunicato ci informa che il ministro "si è dichiarato disponibile ad incontrare le OO.SS.", anche in questo caso senza accordarsi su una data d'incontro, visto che tutte le OO.SS. sono in attesa di incontrare il ministro da almeno sei mesi: è questa la disponibilità dimostrata? E' dunque assolutamente decisivo scioperare ora e chiudere i musei nazionali per lanciare un forte e chiaro segnale al governo e porre al centro la questione "beni culturali". Con RdB si può! Il 26 aprile per l'intera giornata dalle ore 07,00 alle ore 20,00 SCIOPERO NAZIONALE DEI PRECARI DEI BENI CULTURALI Nella mattinata si svolgeranno iniziative di volantinaggio nei posti di lavoro per informare gli utenti sulla lotta dei 2268 lavoratori precari del Ministero Beni e Attività Culturali. Per il tuo lavoro, per il tuo futuro Per l'assunzione definitiva senza concorso Contro la privatizzazione Roma, 22 aprile 2003 Coordinamento Nazionale Beni Culturali Federazione delle Rappresentanze Sindacali di Base del Pubblico Impiego 00183 - ROMA - via dell'Aeroporto, 129 - ( 06/762821 - fax 06/7628233 - sito web www.rdbcub.it
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