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Fw: [marciamondialedonne] resoconto su Delhi
- Subject: Fw: [marciamondialedonne] resoconto su Delhi
- From: "Valeria Savoca" <ipazia1953 at hotmail.com>
- Date: Sun, 6 Apr 2003 00:50:48 +0200
----- Original Message ----- From: <nicoletta.pirotta at tin.it> Carissime, vi inviamo il resoconto dell'incontro internazionale della marcia. E' stato un incontro molto intenso, segnato dallo scoppio della guerra che ne ha condizionato lo svolgimento. La marcia dopo il quarto incontro si pone sempre di più sulla strada della costruzione di un vero e proprio movimento di donne che, seppur composito e articolato al proprio interno, sa darsi contenuti e regole di funzionamento condivisi. Il pezzettino di India che abbiamo visto, inoltre, ci ha sollecitato emozioni e sentimenti contrastanti che ancora ci accompagnano. Ora ci aspetta il duro lavoro quotidiano: continuare anche nel nostro paese la costruzione di uno "spazio comune" nel quale le donne possano incontrarsi per condividere impegni, iniziative insieme alla voglia di costruire un mondo diverso. Il seminario di maggio sarà tappa importante di questo cammino. A presto, dunque Nadia e Nicoletta LA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE RIPARTE DALL'INDIA Dal 18 al 22 marzo si è tenuto a Delhi in India il quarto incontro mondiale della Marcia mondiale delle donne contro guerre, violenze e povertà. Un centinaio di delegate di 36 Paesi, in prevalenza provenienti dai continenti del Sud, si sono riunite, per 5 giorni consecutivi, per tracciare il percorso futuro di questa parte del movimento che si mobilita contro l'intreccio di liberismo, militarismo e patriarcato. Almeno una ventina di delegate dei Paesi che hanno rinnovato la loro adesione a questa rete femminista internazionale non hanno potuto raggiungere la capitale indiana, ostacolate dall'imminente scoppio della guerra di Bush, che ha determinato, per alcune regioni del mondo, materiali difficoltà di spostamento e diniego dei visti. Inevitabilmente l'agenda prevista è stato fortemente scadenzata dai tempi della guerra sia nelle discussioni che nella volontà di uscire, il giorno dello scoppio 'ufficiale', dal recinto protetto della Università Jamia Hamdard per scendere in manifestazione nelle strade di Delhi, unendo la nostra protesta a quella dei movimenti indiani contro la guerra. Anfitrioni dell'incontro mondiale sono state due organizzazioni 'ombrello' che raggruppano decine di gruppi di base che operano sia nelle periferie delle città che in ambito rurale contro le immense discriminazioni e violenze contro le donne indiane: NAWO, una rete di ONG e AIDWA, più legata ad una delle correnti politiche del movimento di provenienza comunista. Entrambi le reti avevano aderito alla Marcia mondiale nel 2000 e mantenuto i legami internazionali negli anni successivi, partecipando alle iniziative femminista nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, in particolare alla conferenza sulle violenze di genere, e, in maggior misura, al Forum Sociale Asiatico di Hyderabad. Grazie all'impegno comune nell' organizzazione del 4° incontro le due reti hanno avuto l'opportunità di lavorare insieme, a stretto contatto fra loro, malgrado le grandi differenze di origine politica, sociale e culturale che caratterizzano le caratterizzano. Anche in questa occasione, quindi, la Marcia delle donne, sembra in qualche modo precorrere ciò che succede dentro il movimento dei movimenti che si sta preparando per il prossimo incontro mondiale in India e continua ad esercitare una proficua pressione centripeta, di dialogo e collaborazione tra spezzoni di movimento tra loro molto diversi e spesso finora non comunicanti. Ha partecipato a parte dei lavori della Marcia Meena Menon, membro del Consiglio internazionale del FSM che poi ha dovuto lasciare la riunione per raggiungere il Forum sociale Indiano a Bombay che doveva decidere, tra l'altro, quale città avrebbe ospitato il Forum Mondiale. Scelta che è poi caduta proprio su Bombay , quasi certamente dal 9 al 17 gennaio 2004. La data dovrà essere confermata nella riunione, prevista nelle prossime settimana, con gli altri paesi asiatici e con il Comitato di Continuità brasiliano. L'incontro della Marcia mondiale aveva come punto principale all'ordine del giorno l'individuazione di una iniziativa politica globale da realizzarsi nel anno 2005, 10 anni dopo la Conferenza di Pechino e a 5 anni dalla prima marcia mondiale delle donne che aveva coinvolto più di 6000 gruppi in 160 Paesi del mondo. La metodologia utilizzata in questo come dei precedenti incontri della MMD ha previsto uno scambio di idee incrociato, tra grandi regioni del mondo (Americhe, Asia, Africa, Europa) e gruppi linguistici omogenei (francofoni, anglofoni, ispanofoni) , combinato con assemblee plenarie e consultazione dei coordinamenti nazionali che integrano la rete. La discussione è stata orientata al raggiungimento del più ampio consenso possibile, senza nascondere eventuali dissensi : per questo si è potuto inserire nuovi punti all'OdG o promuovere riunioni di caucus particolari . In questo senso questo movimento non cessa di essere una scuola di democrazia partecipativa dove. , spinte dal desiderio di produrre parola e iniziativa politica globale,si ricercano, sul campo, nuove regole e metodologie di lavoro condivise . Da molti Paesi veniva la richiesta di una nuova marcia mondiale che permettesse di collegare l'iniziativa quotidiana dei gruppi di base contro le violenze e l'impoverimento delle donne ad un livello politico globale, misurandoci con l'esigenza di contribuire all'affermazione di un altro mondo possibile. Così è nata la proposta dell'elaborazione di una Carta femminista per l'Umanità, costruita dal basso a partire dalle esigenze quotidiane delle donne con la 'pretesa' di farsi carico delle sorti del mondo. Dal 2004 in poi una marcia a staffetta attraverserà il pianeta, tessendo man mano una ragnatela di legami che sappiano collegare il Burkina Faso a Belgrado, Hyderabad al Quebec, Lima a Stoccolma portando con sé le parole della Carta . Carta che verrà materialmente intrecciata su pezzi di stoffa e di carta e la cui 'marcia'culminerà in un evento simbolico nell'ottobre del 2005 in uno dei Paesi impoveriti del mondo. Le varie tappe della mobilitazione dovranno naturalmente essere ulteriormente discusse a livello nazionale e regionale. Si sono, comunque, individuate alcune tematiche sulle quali concentratre le iniziative: la tratta delle donne, il debito e i trattati commerciali neocoloniali in America Latina e in Africa. In Europa il nuovo percorso della Marcia comprende già due scadenze importanti. Il primo ci vede impegnate nell'articolazione di una forte presenza femminista al prossimo Forum Sociale Europeo di Parigi. Il Forum verrà aperto, il 12 novembre, da una giornata dedicata ai diritti delle donne e vedrà protagoniste ' tra le altre - le giovani immigrate ,di seconda generazione, delle periferie parigine. Il secondo consiste in una mobilitazione autonoma nel mese di giugno 2004, in Galizia, terra di marea nera e di povertà, alla periferie della fortezza Europa. Nell'incontro mondiale vengono riconfermati gli assi fondamentali di attività della marcia mondiale: l'elaborazione di un pensiero e di una pratica femminista all'interno del movimento dei movimenti, la creazione di una rete internazionale di solidarietà operante nei casi di emergenza, la discussione strategica sulle alternative femministe al neoliberismo, alla cultura militarista, razzista e patriarcale. La questione lesbica, di difficile comprensione per molti movimenti di donne, dall'Africa al Medio Oriente, passando per la stessa India, è stata affrontata durante l'incontro in modo non ideologica ma partendo dal vissuto reale delle donne interessate. Due esponenti di un'associazione lesbica operante a Delhi in semiclandestinità, hanno portata la loro testimonianza all'assemblea, parlando così per la prima volta in pubblico in India e davanti ad una platea internazionale, rompendo, almeno in quel momento, le barriere con il movimento delle donne più tradizionale. Questo incontro aveva anche lo scopo di dotarsi di una struttura di coordinamento più stabile e rappresentativo, che portasse a termine l'evoluzione della Marcia , cioè il passaggio da una rete ideata e sostenuta fondamentalmente dal Quebec (attraverso la potente Federation des Femmes) ad un movimento veramente internazionale, con un peso prevalente dei Paesi del Sud del mondo. Si è perciò costituito un Comitato internazionale composto da due rappresentanti per continente che, per una durata di due anni, fino al prossimo incontro mondiale, dovrà sviluppare e coordinare le proposte uscite dall'incontro, assicurare la comunicazione e il funzionamento dei gruppi di lavoro internazionali. Nicoletta Pirotta e Nadia De Mond Delegate italiane a Delhi
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