Fw: [marciamondialedonne] resoconto su Delhi



----- Original Message -----
From: <nicoletta.pirotta at tin.it>

Carissime, vi inviamo il resoconto dell'incontro internazionale della
marcia.
E' stato un incontro molto intenso, segnato dallo scoppio della guerra che
ne ha condizionato lo svolgimento. La marcia dopo il quarto incontro si
pone sempre di più sulla strada della costruzione di un vero e proprio
movimento di donne che, seppur composito e articolato al proprio interno,
sa darsi contenuti e regole di funzionamento condivisi. Il pezzettino di
India che abbiamo visto, inoltre, ci ha sollecitato emozioni e sentimenti
contrastanti che ancora ci accompagnano.
Ora ci aspetta il duro lavoro quotidiano: continuare anche nel nostro paese
la costruzione di uno "spazio comune"  nel quale le donne possano
incontrarsi per condividere impegni, iniziative insieme  alla voglia di
costruire un mondo diverso. Il seminario di maggio sarà tappa importante di
questo cammino.
A presto, dunque
Nadia e Nicoletta



LA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE RIPARTE DALL'INDIA

Dal 18 al 22 marzo si è tenuto a Delhi in India il quarto incontro mondiale
della Marcia mondiale delle donne contro guerre, violenze e povertà. Un
centinaio di delegate di 36 Paesi, in prevalenza provenienti dai continenti
del Sud, si sono riunite, per  5 giorni  consecutivi, per tracciare il
percorso futuro di questa parte del movimento che si mobilita contro
l'intreccio di liberismo, militarismo e patriarcato. Almeno una ventina di
delegate dei Paesi che hanno rinnovato la loro adesione a questa rete
femminista internazionale non hanno potuto raggiungere la capitale indiana,
ostacolate dall'imminente scoppio della guerra di Bush, che ha determinato,
per alcune regioni del mondo,  materiali difficoltà di spostamento e
diniego dei visti.
Inevitabilmente l'agenda prevista è stato fortemente scadenzata dai tempi
della guerra  sia nelle discussioni che nella volontà di uscire, il giorno
dello scoppio 'ufficiale',  dal recinto protetto della Università Jamia
Hamdard per scendere in manifestazione nelle strade di Delhi, unendo la
nostra protesta a quella dei movimenti indiani contro la guerra.

Anfitrioni  dell'incontro mondiale sono state due organizzazioni
'ombrello' che raggruppano decine di gruppi di base che operano sia nelle
periferie delle città che in ambito rurale contro le immense
discriminazioni e violenze contro le donne indiane: NAWO, una rete di ONG e
AIDWA, più legata ad una delle correnti politiche del movimento di
provenienza comunista.
Entrambi le reti avevano aderito alla Marcia mondiale nel 2000 e mantenuto
i legami internazionali negli anni successivi, partecipando alle iniziative
femminista nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, in particolare alla
conferenza sulle violenze di genere, e, in maggior misura, al Forum Sociale
Asiatico di Hyderabad.
Grazie all'impegno comune nell' organizzazione del 4° incontro le due reti
hanno avuto l'opportunità di lavorare insieme, a stretto contatto fra loro,
malgrado le grandi differenze di origine politica, sociale e culturale che
caratterizzano le caratterizzano.
Anche in questa occasione, quindi, la Marcia delle donne, sembra in qualche
modo precorrere   ciò che succede dentro il movimento dei movimenti che si
sta preparando per il prossimo incontro mondiale in India e continua ad
esercitare una proficua pressione centripeta, di dialogo e collaborazione
tra spezzoni di movimento tra loro molto diversi e spesso finora non
comunicanti.

Ha partecipato a parte dei lavori della Marcia Meena Menon, membro del
Consiglio internazionale del FSM che poi ha dovuto lasciare la riunione per
raggiungere il Forum sociale Indiano a Bombay che doveva decidere, tra
l'altro, quale città avrebbe ospitato il Forum Mondiale. Scelta che è poi
caduta proprio su Bombay , quasi certamente dal 9 al 17 gennaio 2004. La
data dovrà essere confermata nella riunione, prevista nelle prossime
settimana, con gli altri paesi asiatici e con il Comitato di Continuità
brasiliano.

L'incontro della Marcia mondiale aveva come punto principale all'ordine del
giorno l'individuazione di una iniziativa politica globale da realizzarsi
nel anno 2005, 10 anni dopo la Conferenza di Pechino e a 5 anni dalla prima
marcia mondiale delle donne che aveva coinvolto più di 6000 gruppi in 160
Paesi del mondo.
La metodologia utilizzata in  questo come dei precedenti incontri della MMD
ha previsto  uno scambio di idee incrociato, tra grandi regioni del mondo
(Americhe, Asia, Africa, Europa) e gruppi linguistici omogenei (francofoni,
anglofoni, ispanofoni) ,  combinato con  assemblee plenarie e consultazione
dei coordinamenti nazionali che integrano la rete. La discussione è stata
orientata al raggiungimento del più ampio consenso possibile, senza
nascondere eventuali dissensi : per questo si è potuto inserire nuovi punti
all'OdG o promuovere riunioni di caucus particolari .
In questo senso questo movimento non cessa di essere una scuola di
democrazia partecipativa dove. , spinte dal desiderio di produrre parola e
iniziativa politica globale,si ricercano, sul campo,  nuove regole e
metodologie di lavoro condivise .
Da molti Paesi veniva la richiesta di una nuova marcia mondiale che
permettesse di collegare l'iniziativa quotidiana dei gruppi di base contro
le violenze e l'impoverimento delle donne ad un livello politico globale,
misurandoci con l'esigenza di contribuire all'affermazione di un altro
mondo possibile.

Così è nata la proposta dell'elaborazione di una Carta femminista per
l'Umanità, costruita dal basso a partire dalle esigenze quotidiane delle
donne con la 'pretesa'  di  farsi carico delle sorti del mondo. Dal 2004 in
poi una marcia a staffetta attraverserà il pianeta, tessendo man mano una
ragnatela di legami  che sappiano collegare il Burkina Faso a Belgrado,
Hyderabad al Quebec, Lima a Stoccolma portando con sé  le parole della
Carta . Carta che verrà materialmente intrecciata su pezzi di stoffa e di
carta e la cui 'marcia'culminerà   in un evento simbolico nell'ottobre del
2005 in uno dei Paesi impoveriti del mondo.
Le varie tappe della mobilitazione dovranno naturalmente essere
ulteriormente discusse a livello nazionale e regionale. Si sono, comunque,
individuate alcune tematiche sulle quali concentratre le iniziative: la
tratta delle donne, il debito e i  trattati commerciali neocoloniali in
America Latina e in Africa.
In Europa il nuovo percorso della Marcia comprende già due scadenze importanti.

Il primo ci vede impegnate nell'articolazione di una forte presenza
femminista al prossimo Forum Sociale Europeo di Parigi. Il Forum verrà
aperto, il 12 novembre, da una giornata dedicata ai diritti delle donne e
vedrà protagoniste ' tra le altre -  le giovani immigrate ,di seconda
generazione, delle periferie parigine.
Il secondo consiste in una mobilitazione autonoma nel mese di giugno 2004,
in Galizia, terra di marea nera e di povertà, alla periferie della fortezza
Europa.

Nell'incontro mondiale vengono riconfermati gli assi fondamentali di
attività della marcia mondiale: l'elaborazione di un pensiero e di una
pratica femminista all'interno del movimento dei movimenti, la creazione di
una rete internazionale di solidarietà operante nei casi di emergenza, la
discussione strategica sulle alternative femministe al neoliberismo, alla
cultura militarista, razzista e patriarcale.

La questione lesbica, di difficile comprensione per molti movimenti di
donne, dall'Africa al Medio Oriente, passando per la stessa India, è stata
affrontata durante l'incontro in modo non ideologica ma partendo dal
vissuto reale delle donne interessate. Due esponenti di un'associazione
lesbica operante a Delhi in semiclandestinità, hanno portata la loro
testimonianza all'assemblea, parlando così per la prima volta in pubblico
in India e davanti ad una platea internazionale, rompendo, almeno in quel
momento, le barriere con il movimento delle donne più tradizionale.

Questo incontro aveva anche lo scopo di dotarsi di una struttura di
coordinamento più stabile e rappresentativo, che portasse a termine
l'evoluzione della Marcia , cioè il passaggio da  una rete ideata e
sostenuta fondamentalmente dal Quebec (attraverso la  potente Federation
des Femmes) ad un movimento veramente internazionale, con un peso
prevalente dei Paesi del Sud del mondo.
Si è perciò costituito un Comitato internazionale composto da due
rappresentanti per continente  che, per una durata di due anni, fino al
prossimo incontro mondiale, dovrà sviluppare e coordinare  le proposte
uscite dall'incontro, assicurare la comunicazione e il funzionamento dei
gruppi di lavoro internazionali.


Nicoletta Pirotta e Nadia De Mond
     Delegate italiane a Delhi