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interrogazione su gestione emergenza profughi
- Subject: interrogazione su gestione emergenza profughi
- From: "Alba Sasso" <alba at albasasso.it>
- Date: Wed, 12 Mar 2003 11:44:09 +0100
on. Alba Sasso Democratici di Sinistra - l'Ulivo http://www.albasasso.it Trasmettiamo di seguito il testo di un'interrogazione, presentata al Ministro degli Interni dagli Onorevoli Sasso, Folena, Caldarola, Rossiello, Bonito, Piglionica, Rotundo, in merito alle direttive e agli orientamenti del Governo, in vista della prevedibile emergenza profughi che sarà determinata dall'eventuale scoppio di un conflitto in Irak. Il testo dell'interrogazione fa riferimento a recenti casi che hanno visto come protagonisti dei migranti in terra di Bari e di Puglia. l'Ufficio Stampa dell'on. Alba Sasso Al Ministro degli Interni, Premesso che: in caso di conflitto in Irak, si sposteranno, all'interno e all'esterno del paese, oltre due milioni di persone, secondo una stima fatta dall'Iom, l'Agenzia Internazionale per le Migrazioni, che si sta movendo in accordo con le altre organizzazioni delle Nazioni Unite per fare fronte all'eventuale flusso migratorio; in Europa si è passati da 17mila domande di asilo di irakeni nel 1992 a 48mila nel 2002. Nella giornata di domenica 23/02/03 cinquanta immigrati (iracheni di etnia curda ed afgani) sono stati bloccati nell'area portuale di Bari dove erano giunti clandestinamente nascosti sul rimorchio di un autocarro: il mezzo pesante era appena giunto dalla Grecia, e proveniva dalla Bulgaria. Gli uomini della Polizia e della Guardia di finanza hanno bloccato i 50 extracomunitari i quali sono stati identificati, espulsi dal territorio italiano e rimandati al porto di provenienza; In Puglia sono ormai quotidiani gli arrivi dall'Irak (oltre al caso del 23/02/03 a Bari, vi sono stati arrivi anche a Brindisi il 27/02/03), poiché la popolazione sente ormai la minaccia del conflitto imminente. In base ai recenti fatti di cronaca, sembra che il Governo abbia iniziato a trattenere i richiedenti asilo sul territorio italiano ancora prima dell'emanazione dei regolamenti attuativi della legge nota come Bossi Ð Fini, quindi non rispettando i principi stabiliti dalle convenzioni internazionali come sta ad attestare l'episodio occorso nella giornata di mercoledì 15/01/03, quando si è verificato il caso di 46 cittadini dello Sri Lanka, trattenuti fino al giorno prima presso il Centro Operativo Misto di Borgo Mezzanone (Fg,) e che stavano per essere rimpatriati dall'aeroporto civile di Bari Ð Palese. Allorché, in seguito all'intervento di esponenti politici e istituzionali e di rappresentanti di associazioni, i migranti hanno potuto raccontare di non aver ricevuto alcuna informazione in merito alla possibilità di richiedere asilo politico in Italia, che erano convinti di dover essere trasferiti in altro centro e di poter rimanere in Italia, il rimpatrio veniva bloccato e venivano attivate le procedure per il riconoscimento dello status di profugo. Finora non sono stati attuati i servizi alle frontiere per l'informazione sulla legislazione italiana e l'accoglienza dei migranti, previsti dall'art.11 d.lgs. n.286/98 e, pertanto, coloro che arrivano non riescono ad avere accesso alle informazioni sulla procedura di asilo in Italia; lo stesso d.lgs. n. 286/98, all'art. 19 recepisce il principio di non refoulment, sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, in base al quale non può essere respinto lo straniero che rischi persecuzioni o limitazioni della libertà personale nel paese di origine; il trattenimento dei richiedenti asilo viene messo in pratica ancor prima di aver dato attuazione alle recenti riforme attuate con la legge Bossi-Fini, e quindi in violazione della legislazione tuttora vigente. Per sapere: Quali siano le direttive per far fronte ai prevedibili fenomeni migratori di carattere eccezionale che si verificheranno nel caso che inizi una guerra in Iraq; in particolare gli orientamenti in merito all'accoglienza e al diritto d'asilo nei confronti di esseri umani che si spostano dal loro paese d'origine per fuggire da una situazione di conflitto o di persecuzione, per poter dare attuazione fin da subito a quanto previsto dall'art. 20 d.lgs. n.286/98 (misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali) e per garantire l'esercizio pieno del diritto di asilo come sancito dalle convenzioni internazionali e dalla Costituzione italiana.
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