interrogazione su gestione emergenza profughi



on. Alba Sasso

Democratici di Sinistra - l'Ulivo

http://www.albasasso.it





Trasmettiamo di seguito il testo di un'interrogazione, presentata al
Ministro degli Interni dagli Onorevoli Sasso, Folena, Caldarola, Rossiello,
Bonito, Piglionica, Rotundo, in merito alle direttive e agli orientamenti
del Governo, in vista della prevedibile emergenza profughi che sarà
determinata dall'eventuale scoppio di un conflitto in Irak.



Il testo dell'interrogazione fa riferimento a recenti casi che hanno visto
come protagonisti dei migranti in terra di Bari e di Puglia.



l'Ufficio Stampa dell'on. Alba Sasso





Al Ministro degli Interni,



Premesso che:



in caso di conflitto in Irak, si sposteranno, all'interno e all'esterno del
paese, oltre due milioni di persone, secondo una stima fatta dall'Iom,
l'Agenzia Internazionale per le Migrazioni, che si sta movendo in accordo
con le altre organizzazioni delle Nazioni Unite per fare fronte
all'eventuale flusso migratorio;



in Europa si è passati da 17mila domande di asilo di irakeni nel 1992 a
48mila nel 2002.



Nella giornata di domenica 23/02/03 cinquanta immigrati (iracheni di etnia
curda ed afgani) sono stati bloccati nell'area portuale di Bari dove erano
giunti clandestinamente nascosti sul rimorchio di un autocarro: il mezzo
pesante era appena giunto dalla Grecia, e proveniva dalla Bulgaria. Gli
uomini della Polizia e della Guardia di finanza hanno bloccato i 50
extracomunitari i quali sono stati identificati, espulsi dal territorio
italiano e rimandati al porto di provenienza;
In Puglia sono ormai quotidiani gli arrivi dall'Irak (oltre al caso del
23/02/03 a Bari, vi sono stati arrivi anche a Brindisi il 27/02/03), poiché
la popolazione sente ormai la minaccia del conflitto imminente.
In base ai recenti fatti di cronaca, sembra che  il Governo abbia iniziato
a trattenere i richiedenti asilo sul territorio italiano ancora prima
dell'emanazione dei regolamenti attuativi della legge nota come Bossi Ð
Fini, quindi non rispettando i principi stabiliti dalle convenzioni
internazionali come sta ad attestare l'episodio occorso nella giornata di
mercoledì 15/01/03, quando si è verificato il caso di 46 cittadini dello
Sri Lanka, trattenuti fino al giorno prima presso il Centro Operativo Misto
di Borgo Mezzanone (Fg,) e che stavano per essere rimpatriati
dall'aeroporto civile di Bari Ð Palese. Allorché, in seguito all'intervento
di esponenti politici e istituzionali e di rappresentanti di associazioni,
i migranti hanno potuto raccontare di non aver ricevuto alcuna informazione
in merito alla possibilità di richiedere asilo politico in Italia, che
erano convinti di dover essere trasferiti in altro centro e di poter
rimanere in Italia, il rimpatrio veniva bloccato e venivano attivate le
procedure per il riconoscimento dello status di profugo.
Finora non sono stati attuati i servizi alle frontiere per l'informazione
sulla legislazione italiana e l'accoglienza dei migranti, previsti
dall'art.11 d.lgs. n.286/98 e, pertanto, coloro che arrivano non riescono
ad avere accesso alle informazioni sulla procedura di asilo in Italia;

lo stesso d.lgs. n. 286/98, all'art. 19 recepisce il principio di  non
refoulment, sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, in base al quale
non può essere respinto lo straniero che rischi persecuzioni o limitazioni
della libertà personale nel paese di origine;



il trattenimento dei richiedenti asilo viene messo in pratica ancor prima
di aver dato attuazione alle recenti riforme attuate con la legge
Bossi-Fini, e quindi in violazione della legislazione tuttora vigente.



Per sapere:



Quali siano le direttive per far fronte ai prevedibili fenomeni migratori
di carattere eccezionale che si verificheranno nel caso che inizi una
guerra in Iraq; in particolare gli orientamenti in merito all'accoglienza e
al diritto d'asilo nei confronti di esseri umani che si spostano dal loro
paese d'origine per fuggire da una situazione di conflitto o di
persecuzione, per poter dare  attuazione fin da subito a quanto previsto
dall'art. 20 d.lgs. n.286/98 (misure straordinarie di  accoglienza per
eventi eccezionali) e per garantire l'esercizio pieno del diritto di asilo
come sancito dalle convenzioni internazionali e dalla Costituzione italiana.