il libro bianco



Il Libro Bianco di MARONI





Si è votata al Senato, la legge delega sul mercato del lavoro i cui
contenuti sono la liberalizzazione e privatizzazione del mercato del
lavoro, l'aggirare i contratti collettivi, praticare la contrattazione
individuale, estendere le forme e il ricorso al lavoro precario, dai
co.co.co. al part time, dal tempo determinato al lavoro interinale.

E' bene ricordare che la strada era già stata aperta dalla vecchia
compagine governativa di centro sinistra, con la nota riforma del lavoro,
conosciuta come il "pacchetto Treu".



Gli aspetti più importanti della delega possono essere racchiusi in pochi
punti.

1) La "rivoluzione" del collocamento e cioè la liberalizzazione del sistema
di avviamento al lavoro che da adesso in poi potrà essere esercitata dalle
agenzie interinali. L'intermediazione tra domanda e offerta di lavoro potrà
essere effettuata anche dai consulenti del lavoro e dalle università.

2) Nuove norme agevoleranno esternalizzazioni, cessioni e trasferimenti di
rami d'azienda finora frenati da vincoli che ora con la delega sono
superati. Basterà dimostrare che il ramo d'azienda posto in outsourcing
abbia effettiva autonomia operativa, tale da non "seccare" appena fuori
dalla "azienda madre". Quello che capiterà ai lavoratori nel passaggio da
un'azienda a un'altra, da un appalto a un subappalto, lungo una
deresponsabilizzazione già conosciuta negli ultimi anni di storia della
distruzione del sistema produttivo italiano.

3) I nuovi contratti dovranno prevedere le più diverse forme di
deregolamentazione: dal lavoro a chiamata o job call, al lavoro condiviso o
job sharing, tra due o più lavoratori a cui si applicherà un unico
contratto. Ma altre forme, made in USA or in Japan, potranno ampliarsi a
dismisura con il telelavoro, i callcenter, l'homeworking, il desk sharing,
fino all'ultima trovata dello staff leasing, cioè dell'affitto di intere
schiere di manager e di specialisti, giusto il tempo di impostare nuove
strategie e poi via anche loro, a prendere aria nei giardinetti. Persino il
più vecchio part time diventa più elastico, in tutte le forme orizzontali,
verticali, diagonali, a scacchi, in cui il padrone potrà decidere, in modo
unilaterale e senza limiti di fissare o cambiare fascia oraria, lavoro
supplementare, straordinario, festivo, notturno, per 36 ore filate o un
giorno sì e uno no.

Così anche per la formazione, si prevede di riordinare le forme di
apprendistato e i contratti di formazione - lavoro, per collegare i periodi
formativi ai sussidi di disoccupati in modo da "alleggerire" gli "oneri" a
carico delle imprese.

4) Gli enti bilaterali per la certificazione dei rapporti di lavoro e per
la regolarità negli appalti e la razionalizzazione e la centralizzazione
delle funzioni ispettive in materia di previdenza e ispezioni sul lavoro,
sono altri due capitoli di particolare importanza a forte rischio di
inquinamento e di manipolazione.



Il libro bianco di Maroni, quindi, si basa sul concetto liberista che
bisogna sostituire le norme, le garanzie e i diritti con regole leggere,
diritti minimi, un livello salariale basso e differenziato per aree
geografiche e maggior flessibilità, lasciando al mercato il ruolo di
regolatore dei rapporti. Questi concetti si materializzano in atti concreti
che smantellano un sistema di relazioni, rapporti, diritti e tutele
costruito in decenni di lotte e conquiste, arrivando a negare il diritto
costituzionale ad un'esistenza libera e dignitosa. C'è una concezione
mercificata del lavoro in aperto contrasto con i principi sanciti nell'atto
fondativo dell'Organizzazione internazionale del lavoro. Le assunzioni in
forma precaria costituiscono il criterio di fondo attorno al quale ruota
tutta la riforma del mercato del lavoro, legittimando le forme più
elastiche d'impiego. L'apoteosi del liberismo la raggiungono con il
part-time a zero ore, o lavoro intermittente, grazie al quale il lavoratore
resta in attesa della convocazione dell'impresa senza alcuna garanzia,
ricevendo in cambio un'elemosina rappresentata dall'indennità di
disponibilità.

Le norme, quindi, che regolano gli orari di lavoro, daranno alle aziende la
libertà di organizzare gli orari in base alle mutevoli esigenze di mercato
e di poter ricorrere sempre più a contratti atipici e, comunque, in deroga
ai contratti nazionali. Si affossano i servizi pubblici all'impiego
attraverso la liberalizzazione del collocamento, e la possibilità di
accedere a lavoro interinale in modo permanente, estendendola anche al
settore agricolo, rilegittimando il caporalato.

La compagine governativa esprime con chiarezza i propri intendimenti che
vanno nella direzione di un lavoro precario e senza diritti e dà l'ultimo
colpo con l'accelerazione sull'articolo 18.



La RdB lancia l'appello a tutti i lavoratori a mobilitarsi, da subito, con
la costituzione dei comitati per il SI' al referendum affinché si possa
battere il governo e salvaguardare i diritti dei lavoratori.

 Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze

Via XX Settembre n. 97 - c.a.p. 00187 - ROMA - scala A - piano terra -
stanza n. 716

sito web www.rdbtesoro.it (http://utenti.lycos.it/rdbtesoro/index.html)
e-mail rdb.tesoro at tin.it

tel. 0647616129 - 0647616130 - fax 0647614356 - 0647614369 - freef@x
06233208972