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AMORE SOLO TRA UOMO E DONNA
- Subject: AMORE SOLO TRA UOMO E DONNA
- From: "giovannacamertoni at libero.it" <giovannacamertoni at libero.it>
- Date: Fri, 17 Jan 2003 18:53:29 +0100
A TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA COMUNICATO STAMPA E GENTILE RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE. Inviamo un comunicato stampa, sottoscritto da associazioni e gruppi locali e nazionali, relativo al processo per diffamazione contro il senatore trentino Renzo Gubert, denunciato da ArciLesbica nel 2000 per alcune affermazioni gravemente offensive nei riguardi di lesbiche, gay e trans da lui espresse in un editoriale apparso sul giornale Alto Adige il 7 gennaio 2000, di cui segue il testo. Il 23 gennaio si terrà a Bolzano la seconda udienza. La giudice, nel corso della prima udienza, avvenuta il 15 ottobre 2002, ha invitato le parti ad accordarsi, ma il senatore non ha voluto saperne dichiarando in una successiva intervista: "non chiederò mai scusa alle lesbiche". E' nostra intenzione interessare del caso anche le istituzioni europee. Cordiali saluti Giovanna Camertoni (per ArciLesbica Trentino-Alto Adige), cell. 3403979369 Cristina Gramolini (per la Segreteria Nazionale di ArciLesbica) cell. 3479308006 Il 23 gennaio si terrà a Bolzano la seconda udienza del processo per diffamazione contro il senatore trentino Renzo Gubert, denunciato da ArciLesbica nel 2000 per aver scritto un editoriale dai contenuti fortemente offensivi della dignità di lesbiche, gay e trans. Il senatore in quell'occasione aveva dichiarato che l'omosessualità è una devianza e una malattia da curare, paragonandola poi alla bestialità e alla necrofilia. In una recente intervista, il senatore ha ribadito le sue affermazioni invitando lesbiche, gay e trans a reprimersi: 'se uno è omosessuale, vabbé, pazienza. Ma che almeno non pretenda di urlarlo ai quattro venti'. Ci auguriamo che il senatore Gubert abbia riflettuto sul fatto che le opinioni da lui espresse sono gravemente offensive della dignità della persona omosessuale e faccia pubblica ammenda. Come associazioni, gruppi, partiti, singole/i cittadine/i impegnati nella difesa dei diritti civili, sociali, sessuali delle persone attendiamo con interesse la sentenza per sapere come la giustizia italiana giudicherà tali affermazioni gravi ed offensive fatte da un senatore della Repubblica. ArciLesbica Trentino-Alto Adige ArciLesbica Nazionale ArciGay Nazionale Lila Nazionale ArciGay Trentino 8 Luglio La Clessidra ItaliaLaica Movimento Identità Transessuale Agedo HIS IOS Centaurus Redazione "l'altro martedì" (trasmissione radiofonica) Transgender interNATIONal ArciGay ArciLesbica "Omphalos" - Perugia ArciLesbica Udine ArciLesbica Napoli "Le Maree" ArciLesbica Bologna ArciLesbica Palermo "Lady Oscar" ArciLesbica Roma ArciLesbica Bari ArciLesbica Zami - Milano Linea Lesbica Informazione e Salute - Bologna Linea Lesbica Amica - Milano Alto Adige 7 gennaio 2000 AMORE SOLO TRA UOMO E DONNA Il senatore Gubert tuona contro i rapporti omosessuali. Il politico prende posizione sul depliant voluto da ArciLesbica. Sull'Alto Adige del 6 gennaio è pubblicata una lettera della responsabile nazionale salute e prevenzione d'Arcilesbica, che rivendica il diritto di divulgare tramite strutture pubbliche, senza filtro alcuno, materiale per la prevenzione dell'Aids che evidenzi pratiche omosessuali, dopo che, a seguito di un intervento di Francesca Ferrari, consigliera comunale di Trento del Centro UPD, il vicesindaco Andreatta aveva assicurato il ritiro del materiale dallo spazio aperto giovani. Pronto a raccogliere le sollecitazioni di Francesca Ferrari per portare la questione in sede parlamentare per chiedere al ministro Bindi di correggere quanto risulta "eccessivo", ritengo che la lettera della responsabile d'Arcilesbica meriti qualche commento. Stando alla stessa, poiché ci sono donne (e uomini) omosessuali, è giusto che l'ente pubblico si preoccupi di informare sul com'evitare il pericolo di contagio. Il problema non è qui. Il problema è sul come. E il "come" usato da Arcilesbica e dal Comune di Trento tende a far percepire come "normale" l'omosessualità. Credo si debba riflettere sul fatto che il tasso d'omosessualità vari da società a società, da periodo storico a periodo storico e tale variare non può certo essere attribuito a cause riferibili all'individuo. Come già dimostrò Durkheim per il suicidio, il fatto che in alcune società ci sia una più alta quota d'omosessualità maschile o femminile dipende da cause sociali e non individuali. Il ritenere normali "talune pratiche sessuali tra donne" (e il medesimo vale tra uomini), l'esibire pubblicamente il fatto che si è inclini a tali pratiche può essere ed è una delle cause sociali che predispongono ad assumere da parte di persone con minore inclinazione eterosessuale, comportamenti omosessuali. Come ogni deviante l'omosessualità ha tutti i diritti di essere curato, d'essere destinatario di politiche di prevenzione di danni alla salute che derivino anche dalla sua anormalità, ma in nessun modo esso ha il diritto a far considerare normale la sua devianza, a meno che non prevalga tra i cittadini la convinzione che ogni tipo d'azione, per il fatto stesso che esiste, purché sia fatta con il consenso di chi la compie, è da ritenersi normale. Come pensare a coloro che esprimono la loro sessualità "con talune pratiche sessuali" con animali, entrambi consenzienti? Il fenomeno è esistito e continua ad esistere, ma nessuno, oso sperare, lo vuol considerare normale. Nessuno, oso sperare, per vil fatto che esiste, sarebbe disposto a mettere a disposizione di tutti i giovani materiale che illustri come in tali rapporti, possa essere evitato il contagio, anche se pare che proprio da tali pratiche sessuali con scimmie, in Africa, si sia propagato l'Aids. Omosessualità e bestialità oppure necrofilia o altre deviazioni cui induce in taluni la forza dell'istinto sessuale non sono la stessa cosa, ma se vacilla la convinzione che è normale, secondo una natura non corrotta, solo il rapporto maschio-femmina cui induce la stessa conformazione fisica e biologica degli organi sessuali, mentre l'omosessualità normale non è, per cui come anormalità va esplicitamente trattata, cessa di valere ogni confine e il destino delle nostre società potrebbe diventare quello di Sodoma e Gomorra. Il "come" vien fatta prevenzione Aids per gli omosessuali riserva l'informazione solo agli interessati? Oppure fa almeno capire che comunque tali "pratiche sessuali" sono anormali? Se ciò non accade, è giusto che le modalità informative vengano riviste. Renzo Gubert senatore del Centro UPD
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