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Proposta indecente in clima natalizio
- Subject: Proposta indecente in clima natalizio
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at inwind.it>
- Date: Fri, 20 Dec 2002 01:06:21 +0100
"Proposta indecente in clima natalizio" Così il Capogruppo di Forza Italia ha definito la proposta di assegnare case popolari anche alle coppie omosex: leggete come si è sviluppata la vicenda Web Staff, 19 dicembre 2002 Da "Il Resto del Carlino" del 18.12.02 di Claudia Fortini «Le case popolari alle famiglie vere» «Le poche case del Comune devono andare alle famiglie veramente bisognose. A nuclei autentici. Non possono essere sciupate assegnandole a chi con il concetto di famiglia non ha nulla a che fare». Tuona Forza Italia. A nome del gruppo degli azzurri, Stefano Gallerani pronuncia un "no" secco ai criteri proposti dalla giunta Bregoli per la «concessione della case popolari». Ieri pomeriggio Forza Italia ha impugnato carta e penna e ha scritto un fax al sindaco proponendo un emendamento che stralci il riconoscimento di quello che Gallerani definisce «un fuorviante riconoscimento della famiglia». Passiamo agli eventi: oggi, alle 17, il Consiglio comunale è chiamato a votare, tra i diversi punti all'ordine del giorno, i criteri per accedere alle case di edilizia residenziale pubblica. FI contesta, a gran voce, un punto, ovvero là dove si legge: «Si intende per nucleo avente diritto anche quello fondato sulla stabile convivenza more uxorio, nonché il nucleo di persone anche non legate di vincoli di parentela e affinità, qualora la convivenza abbia carattere di stabilità e sia finalizzata alla reciproca assistenza morale e materiale». Il regolamento stilato dal Comune è ancora più preciso. Riconosce come nucleo famigliare avente diritto la convivenza allorquando «sia iniziata da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda e sia comprovata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà». Insomma, basta l'autocertificazione. Si 'scalda' Forza Italia: «La giunta Bregoli apre ancora una volta anche alle coppie gay - dice secco Gallerani - E' una proposta che, in clima natalizio, sfiora l'indecenza. Basta leggere gli atti per comprendere che anche qui il concetto di famiglia è molto, troppo allargato». I criteri, in approvazione questa sera, sono stati studiati e condivisi da un'apposita commissione formata da diversi Comuni, dai rappresentanti della Provincia e dalle forze sindacali. Da Gallerani un commento politico: «Appunto - sbotta - si tratta di un documento ampiamente condiviso solo dalla sinistra». La risposta del Circolo Arcigay Circomassimo di Ferrara Natale rende tutti più veri (e a volte svela i lati più oscuri di qualcuno) Lascia quanto meno attoniti la lettera del Sig. Gallerani, capogruppo degli azzurri del consiglio del Comune di Cento, inviata al Sindaco Bregoli in relazione alla votazione prevista per oggi sull' approvazione dei criteri per l'assegnazione di edilizia popolare ai nuclei famigliari. Il circolo arcigay arcilesbica Circomassimo a nome della comunità GLBT di Ferrara esprime forte preoccupazione sulle parole, quanto meno inopportune, espresse dal Sig. Gallerani. I criteri formulati dalla Giunta sono espressione delle direttive europee sulle norme anti discriminazione verso le minoranze di ogni genere che tutelano anche, ma non solo, le persone omosessuali conviventi. Vorremmo ricordare al Sig. Gallerani che la civiltà di un paese si vede anche dall'attenzione verso le minoranze e verso la tutela dei diritti dell'intera cittadinanza. Ancora più turbati ci rende poi il pensiero espresso in quella parte del fax secondo la quale "parlare di diritti per le persone omosessuali rasenta il limite dell'indegno in clima natalizio". Forse a questo signore sfugge che qui si parla di diritti basilari per la persona, forse il Sig. Gallerani e il gruppo da lui rappresentato non hanno dimestichezza con la parola diritti, o con la parola minoranza parole che in altri tempi, che probabilmente sono quelli a cui nostalgicamente si ispira, non erano certo tenute in considerazione. Da ricordare poi che i criteri stilati dalla Giunta per l'assegnazione di edilizia popolare non fanno riferimento espressamente alle persone omosessuali, ne ammettono la legittimità certo ma cosi come si ammette la legittimità di qualsiasi nucleo di persone che decidano liberamente di mettersi in comune per la reciproca assistenza morale e materiale, leggasi anziani o coppie eterosessuali. Circomassimo si augura pertanto che la Giunta dimostri il proprio senso di responsabilità e civiltà approvando questi criteri che esprimono un alto senso civile di tutela dei diritti per la persona al di la di ogni discriminazione di sesso, razza e orientamento sessuale così come sancito dalla costituzione del nostro paese e dalle direttive della comunità europea in materia di tutela dei diritti. Sarebbe uno dei più bei regali di natale della Giunta di Cento a tutti quei cittadini che hanno i requisiti per entrare nelle graduatorie per l'assegnazione delle case popolari. Roberto Rosina Presidente Arcigay Arcilesbica Circomassimo Da "Il Resto del Carlino" 19.12.02 di Claudia Fortini Case popolari, colpo di scena in aula 'Circomassimo', l'associazione di Arcigay e Arcilesbica di Ferrara, risponde a Stefano Gallerani, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale centese e invita, con una lettera, il sindaco Annalisa Bregoli a «dimostrare il proprio senso di responsabilità e civiltà». L'occasione è l'approvazione dei criteri per l'accesso alle case popolari che ieri pomeriggio avrebbe dovuto essere discussa in aula. L'altro giorno Gallerani era intervenuto con parole di fuoco sui criteri per l'assegnazione di alloggi di edilizia popolare. «Vista la penuria di case, gli appartamenti devono andare alle famiglie autentiche e bisognose», aveva detto. Insomma era stato un «no» tuonato a gran cassa contro criteri che aprono a «coppie gay e di fatto». Immediata la replica di 'Circomassimo'. I gay di Ferrara uniscono le voci: «Siamo attoniti di fronte alle dichiarazioni di Gallerani, invitiamo il sindaco Bregoli, in relazione alla votazione prevista, ad approvare i criteri». Arcigay esprime forte preoccupazione su parole che definisce quantomeno «inopportune» e inneggia invece ai criteri formulati dalla giunta Bregoli che, dice, «sono espressione delle direttive europee sulle norme anti-discriminazioni verso le minoranze di ogni genere che tutelano anche, ma non solo, le persone omosessuali conviventi». Il colpo di scena, però, è arrivato proprio sui banchi dell'assise, quando il presidente del Consiglio, Tiziana Balboni, ha proposto il ritiro del punto all'ordine del giorno. E tutti sono stati d'accordo. Il motivo? Nessun riferimento alla lettera di Arcigay (della quale Gallerani era ancora all'oscuro, ndr), ma la spiegazione amministrativa era «l'arrivo all'ultimo momento dall'Acer di un nuovo prospetto per l'individuazione dei criteri». Sbalordito invece l'azzurro Gallerani che, lettera alla mano, ha replicato: «Sono contento che il punto sia stato ritirato, segno che la nostra posizione ha creato non poche perplessità tra la maggioranza». Sarà vero? Intanto Roberto Rosina, presidente di 'Circomassimo', invitando la giunta «a dimostrare il proprio senso di responsabilità e civiltà approvando i criteri», conclude dicendo che sarebbe «uno dei più bei regali di Natale per i cittadini che hanno i requisiti per entrare nelle graduatorie».
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