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12/12 Assemblea generale e ordine del giorno
- Subject: 12/12 Assemblea generale e ordine del giorno
- From: Bologna Social Forum - Contropiani <info at contropiani2000.org>
- Date: Wed, 11 Dec 2002 11:08:06 +0100
Con preghiera di pubblicazione/diffusione Bologna Social Forum (http://www.contropiani2000.org/bsf) - Giovedì 12 Dicembre TPO- Via Lenin, 3. Ore 21.30. Assemblea Generale http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php Le tante iniziative di queste settimane ci hanno materialmente impedito di convocare, con la normale periodicità, l'assemblea del BSF. E' necessario però fare il punto sulle tante questioni aperte: - Iniziative contro i nuovi arresti - La lotta degli operai Fiat contro i licenziamenti e la vertenza contrattuale dei metalmeccanici - La situazione dello Scalo Internazionale Migranti di via Casarini - Dopo la campagna Tanna libera Tutti, la manifestazione di Torino contro i CPT, come riprendere l'iniziativa in città contro la Bossi-Fini (il nuovo regolamento dei CPA comunali, l'emergenza abitativa di fine anno per i pakistani di via Guelfa, il CPT di Bologna) - La preparazione di Forum tematici da organizzare per i primi mesi del 2003 (proposta da diversi compagni) - Le occupazioni e le autogestioni delle scuole medie superiori contro la riforma Moratti e la Finanziaria - LA DUE GIORNI DI GENOVA ( MANIFESTAZIONE E CONVEGNO) DEL 14/15 DICEMBRE: le modalità di partecipazione da Bologna (nella serata ci si può prenotare per il viaggio) IN EVIDENZA: - Statue Parlanti - Appello http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/statueparlanti.htm - Forum Coscienze Politiche - Seminari "autogestiti" 2002/2003. http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/seminari_autogestiti.htm - Tutti i comunicati sul Via Casarini, 23 http://contropiani2000.org/bsf/cs/viacasarini23.htm - Un'altra Hera: per la garanzia degli approvvigionamenti d'acqua, per il miglioramento delle condizioni ambientali, per la tutela del servizio idrico e dei cittadini: http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.htm http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.PDF sul tema della privatizzazione dell'acqua in Emilia-Romagna a cura del a cura Comitato acqua del bacino del Reno (Gruppo territoriale del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull'acqua) - acqua at iperbole.bologna.it - Progetto URBANISTICA PARTECIPATA - Un'altra Bolognina è possibile http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/bolognina_urbanistica.htm ----------------------------------------------------------- Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf ----------------------------------------------------------- Le risorse: - Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere: - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum http://www.contropiani2000.org - all'indirizzo della lista http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info - Lista Noocse per il dibattito http://it.egroups.com/group/noocse-bo/ - Ordine del giorno partecipativo !! http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione <>----[ APPUNTAMENTI - LOCALE - http://contropiani2000.org/calendario ----<> - Mercoledì 11 Dicembre LUC presso XM24 Via Fioravanti 24. Ore 21 LIBERA UNIVERSITA' CONTROPIANI LUC 2002/2003 vi invitagna alla presentazione del numero 22 (primo numumero della nuova serie) della rivista DeriveApprodi dedicato ai movimenti d' Europa all'incontro partecipano: - Franco Barchiesi ( University of the Witwatersrand, Johannesburg) - Sandro Mezzadra (Coordinatore della nuova serie della rivista) - Valerio Monteventi (Bologna Social Forum) - Carlos Prieto Del Campo (Universidad Nòmada, Madrid) - Maurizio Ricciardi (Università di Bologna) Quello che presentiamo è il frutto di un lavoro collettivo, svolto da decine di persone che hanno risposto all'invito di DeriveApprodi a costruire un'inchiesta sullo stato del movimento in Europa. Abbiamo ritenuto che al tempo dei simboli, attraverso cui il movimento si è espresso, nel bene e nel male, in molte delle sue fasi cruciali (da Seattle a Göteborg a Genova), dovesse affiancarsi un tempo dell'inchiesta e dell'analisi. (...) l'inchiesta, nella specifica elaborazione metodologica che la intende come conricera, è un processo conoscitivo aperto che produce trasformazione. In questo senso abbiamo cercato di intrecciare, e proponiamo di interpretare, il dialogo a più voci che si svolge in queste pagine. In primo luogo come un tentativo di descrivere l'esperienza e la percezione di uno spazio e di un'epoca. Lo spazio è quello di un'Europa diversa da quella disegnata dalle frontiere dell'euro e dai confini di Schengen: siamo irriducibilmente dalla parte dei migranti, delle donne e degli uomini che quotidianamente attraversano quei confini, a rischio della loro vita. E siamo interessati a costruire forme di cooperazione sovversiva tra i movimenti, tra i segmenti di lavoro sociale che quegli stessi confini, a est come a sud, vorrebbero dividere nel segno del dominio e dello sfruttamento. L'epoca è quella dell'onda lunga della rivolta di Seattle, che ha ridefinito il profilo del movimento anti-capitalistico, le sue forme organizzate e le sue modalità di espressione. È l'epoca di Genova, di quelle giornate del luglio 2001 che hanno determinato non solo il punto più alto di espansione del «movimento globale», ma hanno anche materialmente rappresentato una rottura nella storia politica italiana ed europea. Da allora è in campo un nuovo movimento che, nonostante lo «shock» dell'11 settembre 2001, si è espresso e continua a esprimersi in grandi campagne (contro la guerra, contro la repressione dei movimenti, per i diritti dei migranti), per ora ancora nazionali e non senza differenze anche significative di intensità e di partecipazione. Questo è il movimento che abbiamo cercato di rappresentare, per comprenderne le forme, la composizione, i contenuti.(...) L'inchiesta è del resto concepita come un momento di un più vasto progetto di scambio e di «ibridazione», di collaborazione e di conoscenza reciproca che può avere proprio nel Forum sociale europeo di Firenze un momento decisivo di accelerazione. (.) L'inchiesta ha certo evidenziato le differenze tra i soggetti che vi hanno partecipato e le specificità di ognuno, mostrando tuttavia che queste differenze e specificità possono rappresentare un potenziale arricchimento di ambiti e percorsi di lotta, purché sappiano comunicare fra loro. Le riflessioni delle diverse realtà di movimento qui rappresentate partono dalla storia e dalle lotte di ciascuna di esse, da temi specifici di riflessione e di azione, da spazi locali e anche nazionali che continuano a contare nella composizione e nei linguaggi dei movimenti, ma cominciano a collocarsi in una prospettiva europea. Preso congedo da ogni mito della specificità nazionale (il «caso» italiano, l'«eccezione» francese, la "peculiarità" tedesca), queste realtà hanno cominciato a percepire e percepirsi all'interno di una nuova dimensione dell'agire politico, senza per altro subire, e qui sta un elemento che le accomuna differenziandole contemporaneamente da altre componenti politiche, la tentazione di una «specificità europea», ma aprendosi alle suggestioni provenienti da tutto il movimento globale. L'inchiesta torna dunque a essere una pratica comunicativa e un agire politico. Ciò che abbiamo domandato non è stato semplicemente di presentare un «punto di vista sul mondo» (o più modestamente sull'Europa). Abbiamo chiesto piuttosto di descrivere esperienze, di costruire un'analisi della realtà che mettesse in discussione ogni «certezza», per scoprire magari nuovi potenziali di trasformazione dell 'esistente, per immaginare nuove forme di convivenza organizzata tra gli uomini e le donne che abitano questo spazio continentale tutto da inventare. Ciò ha consentito, inoltre, di cominciare a guardare oltre l'angusto orizzonte delle appartenenze e delle identità politiche consolidate. Questo movimento, dalle manifestazioni di Seattle a quella di Genova un anno dopo Genova, è composto anche da una moltitudine di persone spesso prive di un' appartenenza politica precisa, riottose alle logiche rappresentative e sospettose sia rispetto alle componenti strutturate del movimento antagonista sia rispetto al moderatismo delle componenti più istituzionali. Migliaia di singoli, in Italia come altrove, hanno animato in questi mesi piccole e grandi iniziative, rappresentando il vero elemento di ricchezza che consente di guardare al futuro con ragionevole ottimismo. Una prima riflessione che i risultati dell'inchiesta fanno emergere è una distanza, talora perfino una estraneità, di molte componenti del movimento rispetto alle precedenti stagioni di lotta. Solo in alcuni casi si può riconoscere una relativa continuità con esperienze politiche del passato. Al contrario, il controvertice di Seattle ha rappresentato effettivamente, per molti, un momento di scarto, un episodio di insorgenza sociale a cui componenti anche significativamente diverse fra loro si richiamano, sia dal punto di vista dei contenuti sia da quello dei simboli. In quest'ottica abbiamo ritenuto opportuno approfondire il rapporto tra locale e globale, analizzando quali effetti hanno avuto gli appuntamenti del movimento globale in contesti specifici e quanto, a livello locale, il movimento sia riuscito a imporre la propria presenza politica su parole d'ordine e temi sviluppati nell'ambito di una mobilitazione più vasta. Nuove forme di organizzazione e pratiche di lotta si sono affermate o si stanno affermando. Le specificità, le diverse articolazioni che il movimento ha assunto non hanno comunque impedito di far risaltare il carattere sorprendente e «moltitudinario» degli eventi globali e il rapporto che essi intrattengono con le mobilitazioni locali. L'organizzazione di singole lotte o campagne, l'elaborazione di piattaforme rivendicative e, più in generale, gli obiettivi qualificanti del movimento ripropongono continuamente il rapporto con le mobilitazioni globali. (Brano tratto dall'articolo "Presentazione :MOVIMENTI D'EUROPA" di Costanza Margiotta e Filippo Del Lucchese pp.5-6) Info: luc02 at libero.it - http://www.deriveapprodi.org - Mercoledì 11 Dicembre Sala Conferenze del Baraccano Via S.Stefano, 119. ore 21 ATTAC Bologna, Comitati Antismog di Bologna, Cooper Castelvecchi editore vi invitano alla seguente serarata di autoeducazione popolare: L'auto(im)mobile - Crisi fiat, diritti dei lavoratori, mobilita' individuale e collettiva Con: - Stefano Benni - Loris Campetti - giornalista - Guido Viale - esperto in mobilità urbana - Maurizio Landini - segretario fiom bologna Sono previsti anche interventi di Attac e dei Comitati Antismog di Bologna Nell'occasione Loris Campetti presenterà il suo ultimo libro "No Fiat" edito dalla Cooper Castelvecchi. Info: ATTAC Bologna - bologna at attac.org - Giovedì 12 Dicembre presso la sede del Teatro Polivalente Occupato - Viale Lenin, 3 Vite e nuovi lavori negli spazi autogestiti di Bologna socialità, formazione, reddito, biopolitica Sessione mattutina ore 10.30 - 14.00 Sessione pomeridiana Ore 15.00 - 19.00 Giovedì 12 dicembre 2002, dalle ore 10.30 alle ore 18.30, presso la sede del Teatro Polivalente Occupato - Viale Lenin, 3 a Bologna, si terrà il convegno Vite e nuovi lavori negli spazi autogestiti di Bologna - socialità, formazione, reddito, biopolitica. Il titolo del convegno prende il nome dall'omonima pubblicazione della ricerca che verrà presentata per la prima volta in quest'occasione. Vite e nuovi lavori negli spazi autogestiti di Bologna - socialità, formazione, reddito, biopolitica è la prima ricerca scientifica sul lavoro all'interno dei centri sociali mai svolta in Italia; un'indagine che porta alla luce le modalità e i percorsi legati alla formazione, allo sviluppo di competenze, alla creazione di nuovi profili professionali. Vite e nuovi lavori negli spazi autogestiti di Bologna - socialità, formazione, reddito, biopolitica è un'analisi sul rapporto tra attività produttiva ed autogestione, tra socialità e reddito, tra tempo di vita e tempo di lavoro. Il convegno, dunque, da un lato presenterà i risultati di tale ricerca (condotta nel corso del 2002) sui nuovi lavori dei centri sociali/spazi autogestiti di Bologna, dall'altro sarà occasione per definire nuovi paradigmi per i concetti di "lavoro atipico" e di "nuovi lavori". Una tavola rotonda che vedrà per la prima volta insieme amministratori locali e studiosi con tutti i centri sociali di Bologna. La ricerca fa parte di un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dall'Assessorato alle Attività Formative della Regione Emilia Romagna; è stata ideata dalla cooperativa Teatri d'Obici (nata all'interno del TPO) ed è stata realizzata con il contributo di Efeso, Legacoop e Fondazione Cesar. - Ore 10,30 - 13,30: Presentazione della ricerca Intervengono: - MAURIZIO MIRRI (presidente Efeso): introduzione dei lavori - ANTONIO LOMBARDI (Fondazione Cesar): presentazione della ricerca - ELENA DI GIOIA (TPO): formazione permanente e competenze trasversali negli spazi autogestiti - RICCARDO PACCOSI (TPO): la necessità di nuovi paradigmi per la definizione dei nuovi lavori - ROBERTO CALARI (Legacoop Bologna) economia diffusa e qualità dello sviluppo - AGENZIA EMILIA-ROMAGNA LAVORO: conclusione dei lavori - Ore 14,30 - 18,30: Dibattito su socialità, formazione, reddito, biopolitica Modera: BEPPE RAMINA (caporedattore il Domani) Intervengono: - ALDO BONOMI (sociologo) - FRANCO "BIFO" BERARDI (saggista) - GABRIELLA POBDONICH (Link) - ROSARIO PICCIOLO (Livello 57) - MASSIMO NARDINOCCHI (Ex-Mercato 24) - RICCARDO PACCOSI (TPO) - CARLO TERROSI (Vicepresidente del Consorzio Bologna Multimediale) - ROBERTO GRANDI (Prorettore alle relazioni internazionali dell'Università di Bologna) - DONATA LENZI (Ass.re Sanità e Politiche del Lavoro della Provincia di Bologna) - DUCCIO CAMPAGNOLI (Ass.re Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna) Info: 051/6241854 347.1128581 - http://www.ecn.org/tpo - tpo.art at ecn.org - Giovedì 12 Dicembre Facoltà di Scienze Politiche, Strada Maggiore 45. Aula 2 o D. Ore 17.00/19.00 I lavori ai tempi della globalizzazione: come cambia il mondo del lavoro tra nuovi diritti e forme di precarizzazione PROGRAMMA - Martedì 5 novembre Come cambia il lavoro, scenari di ordinaria conflittualità Andrea Fumagalli - Università di Pavia - Martedì 12 novembre Il mondo del lavoro tra nuovi diritti e precarizzazione Giorgio Ghezzi - Università di Bologna, Maurizio Zipponi - FIOM Lombardia - Martedì 19 novembre Nuove tecnologie e nuovi lavori Franco Berardi (Bifo), Francesco Garibaldo - Istituto Per il Lavoro Bologna (da confermare) - Martedì 26 novembre Oltre la civiltà del lavoro Marco Revelli - Università del Piemonte Orientale - Martedì 3 dicembre La città surmoderna: globale, individuale, dispersa Paola Bonora - Università di Bologna, Pierluigi Cervellati - Università di Venezia - Giovedì 12 dicembre I lavori ai tempi della globalizzazione Luciano Gallino - Università di Torino, Emilio Rebecchi - Istituto Per il Lavoro Bologna - Venerdì 13 dicembre Tempi di vita, tempi di lavoro: è possibile una nuova filosofia dell'occupazione? Dominique Meda - Università di Parigi L'iniziativa intende promuovere una riflessione su come la globalizzazione abbia modificato in profondità la natura del modello sociale, economico e politico dell'Occidente. E su come questo modello stia vivendo radicali trasformazioni sotto la spinta di diverse sfide congiunte: l'anarchia dei mercati internazionali, la disoccupazione, la rivoluzione dei generi, l'individualizzazione, e i rischi globali della crisi ecologica. Di qui l'intenzione di discutere di una "seconda modernità": un processo di "modernizzazione della modernizzazione" nel quale vengono poste in questione le assunzioni e le certezze della prima modernità e del vecchio modello di sviluppo. Il rischio globale diviene dunque l'orizzonte fondamentale del nostro scenario quotidiano: nel lavoro, nella vivibilità urbana nella relazione con l' "altro", nelle scelte come consumatori. Anche la città, specchio del vivere sociale, riflette i caratteri contradditori di un mondo travolto dalla globalizzazione, in cui ritmi e imperativi internazionali si sovrappongono e intrecciano alle pulsioni locali. Promotori - Associazione La Luna nel Pozzo Onlus - Cooperativa Voli In collaborazione con - Istituto per il Lavoro di Bologna - Cospe - Progetto Archivio Sviluppo Con il contributo di INFEA Emilia Romagna Info: Associazione La Luna nel Pozzo Onlus - Cooperativa di progettazione culturale e ambientale - Via Gandusio, 10 - 40128 Bologna - http://www.lunanelpozzo.org - tel/fax 051-250013 - centrodocumentazione at lunanelpozzo.org - Giovedì 12 Dicembre libreria Librincontro, Via San Vitale 4. Ore 18. presentazione del libro Con i Palestinesi Viaggio nella Palestina sotto assedio israeliano, le testimonianze dei pacifisti, il ruolo della Comunità Internazionale e tutto quello che i media hanno nascosto sul conflitto Medio-Orientale. Perché occupare ospedali? Perché distruggere interi palazzi? Sparare a vecchi, donne e bambini? La Palestina è un classico esempio di "guerra globale permanente" che assume forme diverse, un concentrato di vicende locali assieme a quelle globali. Con interventi di : José Bové, Mauro Bulgarelli, Luca Casarini, Giovanni Russo Spena, Gianfranco Bettin, Luisa Morgantini, Daniele Barbieri, Delegazione medica Donne in Nero, Raffaella Bolini, Roberto Giudici. Intervengono: - Ali Rashid: primo segretario delegazione Palestinese e curatore del libro - Gennaro Tedesco: giornalista e curatore del libro Coordina: Michela Turra: giornalista Info: 051.271342 - tedesco3 at interfree.it - Giovedì 12 Dicembre ExMercato24 - Via Fioravanati, 24. Ore 21.00 Out of Control presenta dossier videosorveglianza autoprodotto + concerto hardCore - Giovedì 12 Dicembre c/o centro civico Lame via Marco Polo 53. ore 20,30 Continua la lotta del movimento operaio per la pace, contro la politica neoliberista del governo e della confindustria, per i diritti, contro i licenziamenti di massa alla FIAT, contro i tagli alla spesa sociale contenuti nella finanziaria del 2003. La riuscita degli scioperi e delle manifestazioni dicono che è possibile vincere questa battaglia e battere il disegno padronale di cancellazione del contratto nazionale, di soluzione delle crisi economiche attraverso i licenziamenti di massa, di cancellazione dei diritti, di diminuzione dei salari, di peggioramento delle condizioni di lavoro (orari, sicurezza, professionalità).IL RUOLO DELLE RSU Per sconfiggere la linea governativa e confindustriale è fondamentale il coinvolgimento delle RSU nell'organizzazione delle lotte, nella costruzione di un rapporto tra i lavoratori, i partiti e i movimenti presenti nel territorio.Il PRC, per discuterne insieme, promuove una ASSEMBLEA PUBBLICA Presiede Maurizio Patelli, responsabile lavoro del PRC di Bologna Interverranno delegati del settore metalmeccanico, tessile, chimico, della cooperazione, del pubblico impiego, della sanità. Sono previsti interventi di un rappresentante del BSF e di Franco Tuccino esperto di sicurezza nei luoghi di lavoro. Info: Partito della Rifondazione Comunista - 051/311476 - gozzandrea at hotmail.com - Venerdì 13 Dicembre Libreria MelBookstore Via Rizzoli 18. Ore 18. GIAN ANTONIO STELLA presenta il suo ultimo libro L'Orda quando gli Albanesi eravamo noi introduce l'incontro Gerardo Bombonato Gian Antonio Stella, giornalista politico del `Corriere della Sera`, prosegue il suo percorso editoriale tra i temi sociali di piu` scottante attualita` occupandosi questa volta di emigrazione. Non parte, pero`, dai recenti sbarchi in massa sulle nostre coste, ma dalle storie dei connazionali che, dal 1876 al 1976, hanno abbandonato l`Italia per cercare una propria realizzazione, umana e professionale, in Belgio, Svizzera, Francia, Australia, e soprattutto in America. Stella coglie cosi` l`occasione per ricordare che eravamo "la feccia del pianeta", e che l`accoglienza offerta agli italiani non era poi cosi` diversa da quella, spesso ottusamente xenofoba, riservata oggi agli africani, agli albanesi o ai curdi approdati nel nostro paese. Un libro che serve a capire meglio il passato dei nostri antenati, ma anche il futuro dei nostri figli in una societa` ormai avviata inarrestabilmente verso il multiculturalismo e la globalizzazione. Info: tel.051.220310 - stefaniades at libero.it - Venerdì 13 Dicembre Aula di Istologia - Via Belmeloro, 8. Ore 19 Gioventù Libertaria promuove: VOLUNTEERS...OF PEACE SCELTE RADICALI DI PACE Campagna Internazionale di incontri con i giovani israeliani e palestinesi. INCONTRIAMO I GIOVANI DISERTORI DELL'ESERCITO ISRAELIANO E DUE GIOVANI IMPEGNATI NELL'INTIFADA PALESTINESE. UN'ASSEMBLEA PER CONOSCERE LE LORO ESPERIENZE E COMINCIARE A PENSARE INSIEME ALLA POSSIBILITA' DELLA PACE COME TRASFORMAZIONE RADICALE DELL'ESISTENZA...IN PALESTINA E OVUNQUE! "Gli stati hanno sempre preteso, per i loro eserciti, volontari pronti alla guerra e ad obbedire all'ordine di uccidere. Noi siamo disponibili ad essere "soltanto" volontari di pace, pronti ad obbedire unicamente alla nostra coscienza; disposti "solamente" a lottare per quella trasformazione radicale da cui potrà nascere una pace autentica". Tratto dalla II lettera degli Shministim (gli studenti della XII classe). Aderiscono nazionalmente alla campagna: Comitato Emergenza Palestina Al-Awda, Emergency, Donne in nero, Associazione per la Pace, Associazione Antirazzista e interetnica "3 Febbraio" Aderiscono a Bologna: Comitato Universitario per la Pace "La Barraca", Collettivo Femminista Rivoluzionario "Ninfe", Circolo Anarchico "C. Berneri", USI-AIT Info: papaluna at tin.it - Venerdì 13 Dicembre Libreria delle donne di Bologna. Via Avesella 2/2b. Ore 20.30 "In difesa della Terra Madre" -Primo incontro Presentazione e proiezione del video: "In difesa della terra Madre" della scienziata indiana Vandana Shiva (Ed. Emivideo 2001) Info: 051/271754 - libdonbo at orlando.women.it - http://www.women.it/info/altamarea/index.htm - Sabato 14 Dicembre Camera del Lavoro, via Marconi 67/2. Ore 9. Iª assemblea nazionale dei delegati e delle delegate, delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center Tim. Sono previsti interventi di delegati e delegate, lavoratori e lavoratrici di altri call center che agiscono sul territorio nazionale Siamo 2.500.000 donne e uomini che in tutti i paesi dell'Unione Europea lavoriamo nei call center di grandi multinazionali e di piccole imprese specializzate: Tra noi esistono forti differenze salariali, parliamo lingue diverse e abbiamo i contratti più svariati. Ma tutte e tutti noi abbiamo in comune la precarietà permanente della nostra condizione lavorativa e perciò del nostro essere lavoratori e lavoratrici a cittadinanza limitata. Oggi la crisi mondiale della "new economy" ha effetti molteplici sull'economia reale e sulla vita di tutte e tutti noi. Le 70 principali aziende dell'informatica e delle telecomunicazioni hanno annunciato 700.000 posti di lavoro in esubero, 12.000 dei quali in Italia. Si tratta di una crisi in cui effetti sono del tutto simili a quelli del Gruppo FIAT e per la quale interi distretti industriali, incentrati su produzioni ad alto contenuto tecnologico, rischiano di essere cancellati per sempre. La ricetta propugnata dagli imprenditori è sempre la stessa: tagliare, licenziare, precarizzare, esternalizzare. Gli effetti gli conosciamo: insicurezza, bassi salari, privazione dei diritti più elementari dei lavoratori come il diritto di scioperare, di sindacalizzarsi, di fare assemblee. Anche le aziende più solide e i cui profitti sono comunque in crescita aderiscono a questi principi e infatti, in Italia: OmnitelVodafone sceglie la strada della disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici per imporre quello delle Comunicazioni, e così facendo apre la strada a nuove e perniciose precarietà; Telecom Italia Mobile: propone di esternalizzare la gestione di 14.000.000 di clienti a società dove il lavoro non ha alcuna tutela (come ATESIA o DATEL), ed inoltre vuole sostituire il lavoro interinale con il lavoro a chiamata, allungare gli orari notturni e aumentare i carichi di lavoro; le principali imprese di assicurazioni che da tempo hanno costituito call center per l'assistenza ai clienti, la vendita delle polizze e la gestione dei sinistri: LINEAR del Gruppo UNIPOL, Toro Assicurazioni, GENERTEL ecc. chiedono ancora più flessibilità e precarietà e vogliono rinnovare un contratto che differenzia in peggio il trattamento economico tra i teleoperatori e i normali impiegati amministrativi. Imprese ed imprenditori sembrano non avere imparato niente dalle proteste di questi mesi e dagli scioperi generali, pensano che lotte e manifestazioni imponenti come quelle di Genova e di Firenze non li riguardino, che in quelle piazze e in quelle strade si parlasse di altro e non di precarizzazione globale del lavoro, dei diritti, della dignità di tutti. Noi, al contrario, siamo consapevoli del valore del nostro lavoro, della ricchezza che produciamo, della qualità dei servizi che offriamo e per questo ne chiediamo il pieno riconoscimento. Vogliamo essere cittadine e cittadini europei, con salari europei e posti di lavoro stabili. Vogliamo potere accedere al credito, poter stipulare contratti di affitto, chiediamo formazione, tutela della sicurezza e della salute all'interno dei luoghi di lavoro, vogliamo essere libere e liberi di associarci sindacalmente e di discutere dei nostri problemi, chiediamo tempo, ritmi di lavoro tollerabili, qualità e rispetto della nostra professionalità. Per queste ragioni e perché pensiamo di essere protagoniste e protagonisti di una radicale trasformazione delle forme del lavoro, vogliamo superare le differenze che esistono tra noi e che sono differenze contrattuali, culturali, di organizzazione sindacale e a Bologna il 14 dicembre vogliamo dare vita ad una prima assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center. Per noi non si devono erigere steccati tra chi lavora nel settore delle telecomunicazioni o in quello bancario assicurativo, tra chi fa assistenza ai clienti e chi telemarketing, tra coloro che hanno scelto CGIL-CISL e UIL e tra coloro che militano in sindacati di base od autonomi e tra chi non fa parte di niente ma vuole discutere e lavorare insieme ad altri per rompere il silenzio che ci circonda e conquistare nuovi diritti, reddito e dignità. Un altro lavoro è possibile, non domani, ne dopodomani, ma oggi !!! Info: Interinali Tim Bologna - Sabato 14 Dicembre TPO - Via Lenin, 3. Ore 13 Il Meeting generale delle televisioni di strada Telestreet A Bologna, sabato 14 dicembre, l'incontro di tutte le televisioni di strada, organizzato presso il TPO da Telestreet e Orfeo TVUna giornata di lavoro, di scambio, di incontro, fra tutti coloro che intendendo opporsi al regime berlusconiano della televisione unica Una giornata di lavoro, di scambio, di incontro fra tutti coloro che intendendo opporsi al regime berlusconiano della televisione unica e, reclamando il proprio diritto alla libertà di espressione e di comunicazione, hanno deciso di dare vita in modo autonomo e autoorganizzato ad un network televisivo costituito dalla rete di Street-Tv che stanno nascendo in tutta Italia Si affronteranno gli aspetti politici, tecnici e legali e le problematiche inerenti l'installazione di una micro-TV e la costruzione della rete di interconnessione. Maggiori dettagli organizzativi e i documenti di convocazione saranno pubblicati nei prossimi giorni. Nel frattempo ci farebbe piacere avere un'idea del numero di partecipanti e delle esigenze (posto per dormire o altro) per poter organizzare al meglio. Quindi chi intende partecipare è pregato di comunicarci il numero di persone e quant'altro scrivendo a "info at telestreet.it". Info: orfeotv at libero.it - http://www.telestreet.it - http://www.rekombinant.org/media-activism/article.php?sid=75 - Sabato 14 Dicembre ExMercato24 - Via Fioravanati, 24. ore 19.00 tappa tour cittadino IvanHillich + mostra Wernice + reading interanzionale di poesia - Domenica 15 Dicembre ExMercato24 - Via Fioravanti, 24. Ore 12.30 Festa in Quartiere all' ex-M.24 Domenica 15 dicembre, la Palestra di autodifesa alimentare è tra gli organizzatori della Festa in Quartiere, all' ex-M.24, in via Fioravanti 24, Bologna. La festa è aperta a tutti, vi saranno giochi, animazioni teatrali, bande musicali, video proiezioni, mostre fotografiche, banchetti di autoproduzione biologica e artigianale. La festa comincia alle ore 12.30 con un pranzo al quale siete tutti invitati, è sufficiente prenotare preferibilmente entro mercoledì 11 dicembre al numero telefonico 3331394313-Elisa. Menù : tagliatelle casalinghe, polenta con carne o con fagioli, insalata, stufato di verdure, frutta, torte e crostate, pane, acqua, vino. Costo : 10.00 euro per adulti, 1.00 euro per bambini ). L' acquisto degli alimenti biologici è quindi spostato al pomeriggio di domenica 15 dicembre. I contadini della Valle del Samoggia invitano inoltre chiunque sia interessato alla carne dei maiali allevati nella valle, a prenotarsi per l' acquisto entro il mese di febbraio 2003, presso Carlo Farneti, cfarneti at libero.it (costo 8.00 euro al Kg.). Info: kontroverso at yahoo.it - Lunedì 16 Dicembre presso l'Aula Magna della Regione Emilia-Romagna. viale Moro 30. ore 9.30 - 13.30 a cura di:dip&doc Rete Regionale dei Centri di Documentazione su tossicodipendenza, alcolismo, disagio giovanile, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alle Politiche Sociali Info: http://www.stradanove.net/cde/16dic.html - Lunedì 16 Dicembre ExMercato24 - Via Fioravanati, 24. Ore 21 improvvisazioni jazz a cura di bassesfere+ass.Labò - Lunedì 16 Dicembre Libreria delle donne di Bologna. Via Avesella 2/2b. Ore 20.30 Sabine Eck, medico- chirurgo, esperta in medicina naturale: "La Menopausa" Punti di vista analitici e creativi Info: 051/271754 - libdonbo at orlando.women.it - http://www.women.it/info/altamarea/index.htm - Lunedì 16 Dicembre L'osteria del Moretto Via San Mamolo, 5. Ore 21.30 IL nodo bolognese della Rete Lilliput presenta:Genova - Firenze - Cosenza - Genova Stampa e movimento La stampa come veicolo di informazione o di disinformazione? Interverranno - Lorenzo Guadagnucci ( Il Resto del Carlino , "Noi della Diaz" ) - Francesco Rossi ( Il Domani, La Stampa ) - Nelson Bova ( Rai 3 Regione Emilia Romagna ) Con l'intervento speciale di Freak Antony Info: 051/580284 - roberto.cerrina at tin.it - Martedì 17 Dicembre Residenza Provinciale, Sala dello Zodiaco - Via Zamboni 13. Ore 18 Presentazione del libro "Quando Kawa accese il fuoco" Cronache di un viaggio in Kurdistan "Quindici viaggiatori, non capitati per caso, dentro un evento straordinario: il Newroz nelle città Kurde. Voci e volti della solidarietà, della cooperazione, dell'impegno, per dire che la questione kurda non è una "questione interna" della Turchia o dell'Iraq, e della Siria, o dell'Iran, e che appartiene a noi e a tutti i popoli del mondo." Presentano - Carmine Malinconico, avvocato - Roberto Malinconico, psicologo intervengono - Libero Mancuso, magistrato - Desi Bruno, avvocato e con la partecipazione di Marco Macciantelli, Assessore alla Cultura - Venerdì 20 Dicembre Libreria delle donne di Bologna. Via Avesella 2/2b. Ore 20.30 "In difesa della Terra Madre" - Secondo incontro "Š.La scelta di non accettare nessuna porta chiusa non equivale alla decisione di sfondare qualsiasi portaŠ" (Rinalda Carati in Ipazia - Autorità scientifica autorità femminile - Ed.Riuniti 1992) Arianna Ulian , laureata in Filosofia della Scienza, approfondirà la conoscenza di Vandana Shiva, attraverso la sua tesi di laurea: "Bioetica; uno sguardo femminile Il pensiero e la pratica ecologista di Vandana Shiva". Info: 051/271754 - libdonbo at orlando.women.it - http://www.women.it/info/altamarea/index.htm <>---[ APPUNTAMENTI - GLOBALE - http://contropiani2000.org/calendario ]----<> - Mercoledì 11 Dicembre Modena: L'11 Dicembre alle ore 20.45, presso il Forum Monzani, in Via Aristotele 33, la giornalista Carmen Lasorella modererà una tavola rotonda sul tema "Pace, Guerra e Diritti Umani" a cui parteciperanno: - Giulietto Chiesa, scrittore e giornalista di fama, editorialista e commentatore politico de La Stampa e Il Manifesto, già corrispondente in Russia, e testimone, da inviato, di tutte le principali guerre recenti; - Padre Ibrahim Faltas, il frate testimone dell'assedio alla Basilica della Natività - Giuseppe Bonavolontà e Marc Innaro, corrispondenti RAI dal Medioriente, autori del libro "L'Assedio della Natività"; - Elisa Springer, testimone sopravvissuta al lager di Auschwitz; - Massimo Persotti, consigliere Nazionale Amnesty International Italia; - Padre Marco Dessy, missionario da 30 anni in Nicaragua. - Chicco Salimbeni, attore, regista, tra i protagonisti del film Radiofreccia, la pellicola di Luciano Ligabue. All'evento hanno aderito 37 associazioni. Info: Centro Servizi Volontariato Modena - Tel. 059/212003 http://www.volontariamo.it - info at volontariamo.it - Venerdì 13 Dicembre FINALE EMILIA (MO) - Salone Autostazione; Viale Stazione 6. Ore 20.45 In Movimento da Genova a Firenze GIULIANO GIULIANI e il Forum Permanente per la Pace di Ferrara di Ferrara incontrano Finale Emilia Promuovono: Associazione Il Cerchio, Associazione Culturale Venere, Mani Tese di Finale Emilia, Associazone Gli Argonuti (San Felice), Gruppo Consiliare Costruiamo Insieme di Finale E, Gruppo Consiliare Alternativa Democratica di Medolla, Rifondazione Comunista, Verdi Info: stefanolugli at libero.it - Venerdì 13 Dicembre Rimini: TEATRO DEGLI ATTI - V. Cairoli, 40. Ore 21.00 SARO WIWA. NON MI PIACE L'AFRICA. Oratorio civile con interferenze soniche tra poesia e musica ispirato ai testi di Paul Niger "Non mi piace quest'Africa" e Ken Saro-Wiwa "Anche questa Nigeria". Con: Roberto Biselli voce Gerard Antonio Coatti musica, trombone, conchiglie e sampler Prevendita da lunedì 2 dicembre presso Teatro Ermete Novelli - V. Cappellini, 3 - Rimini tel. 0541 24227 INGRESSO UNICO 5 ¤ Info: bandida at libero.it - Sabato 14 Dicembre Rimini: presso il Liceo Scientifico "Einstein" in Via Agnesi, 2. Ore 10. L'africa che resiste. L'impegno degli intellettuali africani per la tutela dei diritti umani, dell'ambiente e delle identita'. intervengono: - JEAN-LEONARD TOUADI, giornalista RAI - FAYE ALI BABA, sociologo Tutta la cittadinanza e' invitata a partecipare. Info: 0541 38257 - bandida at libero.it - Sabato 14 Dicembre Modena: Sala Conferenza RUM. Via Campi. Ore 18 Il collettivo universitario "Studenti di Sinistra in Movimento", l'associazione culturale "I Soliti Ignoti" e i "Giuristi Democratici" di Modena organizzano COLPEVOLI DI PENSARE - Quando la libertà di pensiero diventa eversione dell'ordine dello sato Interverranno: - Alessandro Ballerini - Genoa Social Forum - Fausto Giannelli - Avvocato Giuristi Democratici (Modena) - Marco Trotta - Carta (Bologna) A seguire: Buffet Sociale e visione del film Bella Ciao Info: collettivi at unimo.it - Sabato 14 Dicembre Ravenna: via Porta Aurea (sotto il carcere). Ore 16.30 Presidio Criminale è chi bombarda non chi si ribella ! Un nuovo rastrellamento poliziesco (operazione "Delta") è culminato con 23 misure cautelari disposte dal GIP di Genova, E. Daloisio per i fatti di Genova. Altre centinaia di persone sono nel mirino. Non siamo di fronte a una iniziativa autonoma di qualche procura zelante, ma a un disegno di repressione preventiva sovra-nazionale che và ben oltre la vocazione fascistoide del Governo Berlusconi. Come per i pestaggi e l'omicidio di Carlo Giuliani a Genova l'imperialismo mostra il suo vero volto con le sue orribili prigioni e tribunali. Il messaggio è chiaro: saranno tollerate solo le manifestazioni pacifiche, gioiose e colorate come quella contro la guerra a Firenze; mano dura e carcere, invece, per tutti quelli che oseranno "disturbare i manovratori": per coloro che sono fuori dalle compatibilità istituzionali; per chi non distingue la differenza tra guerre "giuste" e "sbagliate"; per chi non si allinea ai "valori" del capitalismo: morte, miseria, oppressione, sfruttamento e rapina propri della civiltà occidentale. La criminalizzazione di chi ha resistito alle violenze della polizia a Genova non deve passare ! La nostra opposizione al massacro globale dei potenti dell'imperialismo e dei loro lacchè in divisa e con le toghe non si farà ghettizzare dentro i recinti dell' "opinionismo" e delle compatibilità istituzionali. La liberazione degli arrestati e la solidarietà con essi deve essere patrimonio di tutto il movimento contro la guerra, delle lotte sociali e dei lavoratori ! Contro la repressione per la liberazione di tutti detenuti politici. Contro i lager per i migranti (CPT). Per l'abolizione del carcere. Compagne/i del Red Ghost (Ravenna) S.l.a. PelleRossa (Cesena) -------------------------- Cesena: Il "pacifismo" dei DS e del centro-sinistra Lunedì 2/12 su nostra sollecitazione, il consigliere comunale dei Verdi di Cesena (all'opposizione di una giunta di centro-sinistra e da sempre schierato con noi contro la NATO), presenta un ordine del giorno contro gli F16 e il potenziamento della base di Pisignano-S. Giorgio, e un altro suo sul documento genericamente contro la guerra di Emergency . Una ventina di compagni del Coordinamento Romagnolo contro guerra e NATO e dell'Assemblea cittadina contro la guerra sono entrati nella aula del consiglio comunale con cartelli e striscione contro la NATO e gli F16 destando preoccupazione e imbarazzo fra gli "amici" diessini. Morale della favola la serata è finita con la bocciatura di entrambi gli ordini del giorno e con fischi e grida di "vergogna" dal pubblico e litigi e scazzi fra gli stessi componenti della giunta econsiglieri comunali. Una scena davvero divertente ! Questo alla vigilia della fiaccolata del 10 contro la guerra che i DS si preparavano a "patrocinare" aderendo allo stesso appello poi sconfessato in consiglio. Come sempre il loro buonismo viscido e falso viene evidenziato quando si passa dalle parole ai fatti. Essere contro la guerra non è solo una opinione o ritrovarsi in oceanici raduni gioiosi e colorati, magari per dimenticare che migliaia di bambini jugoslavi stanno morendo tutt'ora di cancro e leucemia per le bombe "umanitarie" del centro-sinistra (da quanto ci risulta da parte di questo variegato associazionismo non è stata spedita neanche una aspirina ai "cattivi bambini serbi"), o che in Colombia o in Afganistan gli squadroni della morte, foraggiati dai "liberatori" USA, stanno uccidendo migliaia di contadini. Essere contro la guerra significa anche azione e pratica diretta per sostenere la legittimità dei popoli aggrediti dall'imperialismo a difendersi e promuovere opposizione e sabotaggio del riarmo e delle basi logistiche da cui partono le bombe, qui, nel cuore delle cittadelle imperiali con ogni mezzo necessario. A pequenos pasos pero seguimos adelante! Coordinamento romagnolo contro guerra e NATO Info: red-ghost at libero.it - Martedì 17 Dicembre Parma: via Borgo Carissimi, 10. Aula Magna. Ore 16 PUNTO EINAUDI DI PARMA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO DI STUDI POLITICI E SOCIALI i professori - FILIPPO ANDREATTA (Relazioni internazionali, Università di Parma) - ANTONIO PARISELLA (Storia contemporanea, Università di Parma) discuteranno il volume GUERRA E PACE ("Storia d'Italia, Annali 18"Einaudi, Torino 2002) con il curatore professor WALTER BARBERIS (Storia moderna, Università di Torino) interverrà il professor ROBERTO FIESCHI (Struttura della materia, Università di Parma, già Senatore della Repubblica) coordinerà l'incontro il professor NICOLA ANTONETTI (Direttore del Dipartimento di studi politici e sociali) L'iniziativa è aperta alla partecipazione del pubblico Info: 0521.034871/0521.238592 - socetpol at unipr.it - einaudi.parma at libero.it - Giovedì 19 Dicembre Modena: sala RUM - via Campi 309. ore 20.30 "L'Angola e i suoi mille volti" Un viaggio alla scoperta di un popolo. Immagini, parole, racconti da un paese che non è solo guerra, diamanti e petrolio. Interviene: Adriano Ukuachali, referente di progetti sociali e di formazione professionale Segue rinfresco Iniziativa a sostegno del PISI, progetto di reinserimento sociale per bambini orfani di guerra nella comunità di GANDA (Angola) Aderiscono: Rete di Lilliput MO, ATTAC Modena, i Soliti Ignoti, Collettivi di SinistraPROGETTO DI REINSERIMENTO SOCIO-INFANTILE GANDA, ANGOLA - IL CONTESTO Il progetto Pisi nasce nel 1997 a Ganda, piccola città situata nella Provincia di Benguela, in una situazione di estrema emergenza causata dalla trentennale guerra civile che ha sconvolto l'intera Angola. Infatti in quegli anni la città di Ganda come del resto la maggior parte del Paese, si trovava in stato di continuo assedio per opera dei ribelli dell'Unita, in quella che viene normalmente descritto come una delle più sanguinose lotte che hanno sconvolto il Continente Africano. Ingente il costo umano della guerra sofferto dalla popolazione civile, a cui si aggiunge anche la difficile situazione di migliaia di famiglie costrette ad abbandonare le loro terre per cercare riparo nelle zone urbane. Il Pisi nasce per volontà della comunità parrocchiale locale, come centro finalizzato ad assistere i piccoli orfani di guerra, che persi i propri genitori, hanno trovato accoglienza nei rispettivi clan famigliari, che hanno un ruolo tanto importante nella maggior parte dei Paesi Africani. Proprio in questo contesto di precarietà e di indigenza, in cui la malnutrizione ormai è fattore costante, vi è l'esigenza di assistere questi piccoli, offrendo loro una quantomeno parziale normalità di vita. I piccoli, la cui età varia dai due ai dieci anni, sono seguiti da un gruppo di parrocchiani che volontariamente prestano servizio con attività ludico/creative e di educazione primaria. Data la situazione politica del Paese e la pressoché totale mancanza delle strutture dello Stato, il Pisi risulta essere l'unico centro socio-educativo dell'intera città di Ganda. Attualmente partecipano alle attività circa duecento bambini che a turno vengono seguiti da 15 volontari, coadiuvati da Madre Domingas Tchiyonga, mentre Direttore del Centro è Padre Martinho Kavaya, parroco di Ganda. La progettazione di tale struttura e la gestione del progetto educativo generale viene fatto dalla diocesi di Benguela ed in Italia ha come responsabile padre Adriano. All'interno delle finalità del progetto aperto ai minori ed ai bimbi soldato la diocesi intende aprire contemporaneamente uno spazio di formazione e sensibilizzazione sul problema delle mine, che coprono la quasi totalità del territorio in collaborazione con due volontari italiani (MINE AWARENESS) Info: frlugli at tin.it - Venerdì 20 Dicembre Modena: Sala RUM(Arestud) - via Campi 309. Ore 21. Argentina: Laboratorio di nuove forme democratiche Proiezione del video "Que se vayan todos!" Realizzato da IndyMedia Discussione aperta a tutti con testimonianze di argentini Aderiscono: Rete di Lilliput MO, i Soliti Ignoti, ATTAC Modena, collettivi di sinistra Un'occasione per discutere e riflettere, fuori dalla formalità di una conferenza, sulle manifestazioni dello scorso e sulla situazione attuale. In ogni caso per non dimenticare. Info: frlugli at tin.it <>-------------------------------------------------------------------------<>
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