autodenuncia



cari compagni, vi invio una copia della mia autodenuncia in solidarietà agli
amici e ai fratelli di taranto, Napoli e Cosenza.

Io sottoscritto Girolamo De Michele, filosofo e intellettuale, insegnante
per mestiere nei licei e (per contratto o volontariato) nelle università di
Ferrara e Bologna, con la presente mi autodenuncio come correo dei reati di
cui, secondo la Procura di Cosenza e il correlato rapporto dei ROS, sono
imputati i fratelli della cosidetta Rete Sud Ribelle di Napoli, Taranto e
Cosenza. Nello specifico, mi dichiaro senz'altro colpevole, con ampia
facoltà di prova, dei seguenti reati:
Turbativa dell'esercizio delle funzioni del governo, per avere, tra l'altro,
criticato il ministro Moratti e il Patto per l'Italia e i suoi firmatari per
aver sostituito l'obbligo scolastico con il cosiddetto diritto-dovere
all'istruzione; per avere il giorno 21.6.2001 in Genova, contribuito a
segnalare la presenza di due individui armati con lunghi manganelli che,
fuoriusciti da una via presidiata da due gruppi di celerini e sbarrata da un
furgone della Polizia, cercavano di infiltrarsi nel corteo, impedendone
l'ingresso nella manifestazione; per aver difeso gli articoli 3, 4, 21, 33,
34 della Costituzione e 17, 18 dello Statuto dei lavoratori.
Propaganda sovversiva, per aver pubblicamente criticato, con lettera aperta
inviata senza risposta al Ministero dell'istruzione, la politica scolastica
del ministro Moratti; per avere, su richiesta dei miei alunni, fornito
spiegazioni documentate, basate su documenti scritti e ufficiali, che
contrastavano con talune dichiarazioni politiche dell'attuale governo, pur
essendo spesso coerenti con precedenti promesse, annunci e testi di
manifesti degli stessi esponenti del governo; per aver talvolta pronunciato
parole quali "tumulti", "moltitudine", "disobbedienza" per la sola ragione
che tali termini compaiono nelle opere di autori evidentemente sovversivi
quali Machiavelli, Spinoza, Thoreau, o per aver tradotto dal latino la frase
di Tacito "Creano un deserto e lo chiamano pace" nonostante detto passo
compaia frequentemente in manifestazioni New-Global; per aver messo più
volte in dubbio che la globalizzazione capitalistica stia creando un mondo
in cui abiteremo tutti in casette di marzapane e cioccolato Nestlè.
Sovversione dell'ordinamento economico costituito dallo Stato per aver
boicottato l'acquisto di prodotti provenienti dallo sfruttamento del lavoro
minorile, femminile o comunque dall'esservimento bestiale dell'uomo al
profitto delle multinazionali che, attraverso i loro organi esecutivi (OCSE,
Fondo Monetario Internazionale, WTO, G8, governo degli USA), regolano il
funzionamento dell'Impero.
Porto di armi atti ad offendere, quali l'intelligenza, la logica, la
cultura, diversi metri lineari di libri e una memoria da elefante.
Istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, per aver pagato le tasse,
per aver partecipato a campagne di informazione volte a creare una rete di
disobbedienza contro la legge Bossi-Fini, sostituendo sempre al termine
"clandestini" l'espressione "migranti del mare", tratta dai discorsi del
noto New-Global extra-comunitario Wojtyla Karol.