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diritto al lavoro e di cittadinanza per tutte/i.
- Subject: diritto al lavoro e di cittadinanza per tutte/i.
- From: "as.miranchito" <miranchitoarci at yahoo.it>
- Date: Wed, 23 Oct 2002 10:26:47 +0200
DIRITTO AL LAVORO E DI CITTADINANZA PER TUTTE/I LE/I MIGRANTI La legge nr. 189/2002, ovvero la famigerata Bossi/Fini, regolamenta il rapporto di lavoro e stabilisce le regole di cittadinanza delle/dei lavoratrici/lavoratori migranti, peggiorando la pessima Turco/Napolitano, e aggravando le condizioni di vita di tutte/i le/i migranti, con o senza permesso di soggiorno. La nuova legge stabilisce: a. l'immigrazione irregolare diventa un delitto penale; b. la/il migrante senza permesso e' internato in un Centro di Permanenza Temporanea fino a 60 giorni e poi espulsa/o; puo' essere accusato di immigrazione clandestina ed incarcerato da 6 mesi a 4 anni e poi espulsa/o; c. la/il migrante espulsa/o non puo' rientrare in Italia per 10 anni; d. viene eliminata la figura del garante, per la ricerca di un posto di lavoro; e. il contratto di lavoro determina la durata del permesso di soggiorno: 2 anni per chi ha un contratto a tempo indeterminato e 1 anno per COLF e assistenti di infermi/anziani; f. gli ingressi in Italia sono autorizzati dall'ambasciata italiana all'estero, per un numero limitato di migranti, in base all'offerta del mercato del lavoro; g. la 'carta di soggiorno' e' concessa dopo 6 anni di residenza permanente; h. il padrone comunica il licenziamento alla Prefettura e la/il lavoratrice/lavoratore migrante ha tempo 6 mesi per trovare un nuovo lavoro, poi diviene irregolare; i. la unione familiare riguarda solo i coniugi e figlie/i minori. I costi economici per la regolarizzazione di COLF, assistenti di anziani/infermi, lavoratrici/lavoratori dipendenti, nella quasi totalita' dei casi, ricadono sulle/sui migranti (da Euro 330 a 800), piu' le ulteriori richieste di denaro che i padroni esigono (quale ricatto per concedere il permesso di soggiorno) e le altre estorsioni di denaro pretese da organizzazioni che vendono i permessi di soggiorno. Poi, molti padroni non regolarizzano o licenziano le/i proprie/i lavoratrici/lavoratori, costringendo queste/i migranti alla condizione di clandestinita'. La legge Bossi/Fini non e' solo strumento di segregazione razziale, ma e' un mezzo legalizzato per intensificare e modulare lo sfruttamento del lavoro delle/dei migranti, che sono l'esercito di manodopera internazionale indispensabile ai processi produttivi dei paesi economicamente, politicamente e militarmente dominanti. La legge Bossi/Fini e' in armonia con le altre norme che deregolamentano la prestazione di lavoro di tutte/i le/i lavoratori, al di la' della loro provenienza geografica (legge Treu, patto per l'Italia, patto per Milano, finanziaria, libro bianco, ecc.). Solamente la presa di coscienza della comune identita' di classe e la lotta organizzata tra lavoratrici/lavoratori migranti ed italiane/i possono assicurare una risposta efficace e di lunga durata contro le azioni conservatrici e razziste del governo Berlusconi e dei padroni italiani ASOCIACION INTERCULTURAL ARCI "MI RANCHITO" tel. 3479271955 - 3397161178 consulenza per regolarizzazione ogni sabato dalle 16.00 alle 19.00 presso Circolo ARCI R. Ricotti Milano, via Tommei, 3 bus 90-91-92/ capolinea tram 12
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