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NO ALL'IMPRONTA DEL NUOVO RAZZISMO
- Subject: NO ALL'IMPRONTA DEL NUOVO RAZZISMO
- From: Daniele Barbieri - Carta <pkdick at fastmail.it>
- Date: Tue, 27 Aug 2002 14:04:32 +0200
Invio la lettera (che si può sottoscrivere) inviata al Presidente della Repubblica da un gruppo di cittadine straniere. roberto pietrobon -------------------------------------------------- Le cittadine straniere scrivono una lettera aperta agli italiani e al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi No all'impronta del nuovo razzismo Lucy Rojas (Cile), Ainom Maricos (Eritrea), Dava Gjoka (Albania), Betty Gilmor (AfroAmericana), ... Avete idea di che cos'è il mondo? E' il nostro spazio di vita, nel quale milioni di persone sono costrette a migrare continuamente, spinte dall'ingiustizia, dalla guerra, dalla violenza, verso i luoghi dove si accumulano le ricchezze. Per questo i migranti e le migranti lo conoscono meglio di chi non migra più, o ha distrutto la memoria delle migrazioni passate. La legge Bossi-Fini è stata scritta da chi non vuole sapere che cos'è il mondo. E' una legge xenofoba e razzista, che ci vuole tutti schedati, come se migrare fosse un crimine. Avete idea di che cosa siano la libertà e la dignità umana? Sono diritti sanciti, per esempio, nella Dichiarazione dei diritti dell'Uomo, nonché nella Costituzione della Repubblica Italiana. Implicano uguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di nascita. La legge Bossi-Fini stabilisce una disuguaglianza davanti alla legge in base alla nascita. Con questa legge, l'Italia dimentica definitivamente il senso della democrazia. Avete idea di che cosa sia la sicurezza? E' una condizione in cui la persona può progettare una vita per sé e per i propri cari, per un periodo di tempo sufficiente a realizzare il progetto, a modificarlo, a godere il frutto della propria fatica, a raggiungere dentro di sé speranza e serenità sufficienti da diffondersi attorno, senza che tutto venga periodicamente messo in discussione e distrutto dall'intervento delle istituzioni. E' sapere che il proprio permesso di soggiorno non scade, é sapere che dopo anni di lavoro non si può essere ricattabili e perdere tutti i diritti acquisiti. Avete l'idea di che cosa sia un'espulsione? No, non potete averne idea. E' perdere un'altra volta la certezza della propria vita, è di nuovo un mondo che vacilla, è di nuovo l'ignoto e il dover ricominciare da zero. La legge Bossi-Fini fa di ogni migrante un essere perennemente insicuro, sempre sotto arcigno controllo. Questa legge diffonderà solo tensione ed insicurezza. Avete idea di che cosa sia un Centro di detenzione? Forse sì, ma lo sapete da fuori. Dentro è la propria vita ridotta al muro che si ha di fronte, l'impossibilità di uscire, il terrore del vuoto, il sapersi invisibili, sapersi in uno spazio al di fuori di qualsiasi norma che regoli la convivenza umana. Avete idea di che cosa sia il lavoro? E' una premessa di libertà, di dignità, di uguaglianza, di sicurezza, di contributo al miglioramento del mondo, ma solo se chi lo esercita è una persona in senso pieno, libera di contrattarne le condizioni, di lasciarne uno per un altro, di migliorare. Una persona dotata di diritti e di doveri. Oppure è servitù. Lo è se una persona sparisce dietro le sue braccia da lavoro, se vende tutto il suo essere rinunciando agli affetti, ai saperi, ai desideri, in cambio della possibilità di "stare" là dove un padrone le concede di stare. Con la legge Bossi-Fini tornano, senza veli, la servitù e la schiavitù. Avete idea di che cosa sia il mare? E' il sogno di un cambiamento. E' disagio. E' pericolo. Per alcuni è morte. Nemmeno noi sappiamo che cosa sia morire in mare. Certo è che, prima di diventare corpo sommerso dall'acqua, quel corpo era vita e parola e storia di un uomo, di una donna, di un bambino o di una bambina. Era nome e racconto. Quel corpo viene ridotto al silenzio dalle leggi dello stato italiano, dalle navi della marina militare, dalle motovedette della Guardia di finanza, e da una nuova forma di guerra contro l'immigrazione. Noi diciamo - e chiediamo a voi e anche a Lei, signor Presidente, di dire che questa guerra non si farà in nostro nome. In più questa legge umilia le donne. Donne che hanno conosciuto il mondo, le sue leggi, le sue frontiere, la sua barbarie, la sua speranza, le sue molte lingue. Saranno solo serve o badanti, per legge. Potrebbero dare un grande contributo alla costruzione e al miglioramento del tessuto sociale, ma si affanneranno soltanto a tenere il posto di lavoro, a nascondere i propri parenti minacciati da questa legge perché senza permesso e senza lavoro, a macinare e calmare la loro stessa tensione, la loro insicurezza, la loro delusione. Delusione che i figli leggeranno nei loro occhi. I nostri bambini e le nostre bambine non potranno mai pensare che questa è casa loro, è il loro mondo, il mondo che un giorno dipenderà anche da loro. Nessun messaggio educativo di speranza e di responsabilità, per i bambini e le bambine di chi migra. Questa legge offende le donne. Per questo noi, che siamo donne e che conosciamo il mondo e amiamo la libertà e la dignità, che sappiamo come creare sicurezza, che non tolleriamo l'asservimento di nessuno, perché sappiamo bene di che si tratta, chiediamo: che tutte e tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, riflettano sulle gravi conseguenze della legge Bossi-Fini per la civiltà di questo paese; e in particolare a Lei, signor Presidente, chiediamo di non apporre la sua firma al testo di questa legge. E avvertiamo: questa volta le donne non metteranno le toppe ai disastri altrui, non medicheranno le ferite che altri infliggono alla convivenza umana, non indoreranno le pillole per una società ostile. Semplicemente perché, questa volta, non ce la faranno. Perché questa legge, insieme alla cultura che la genera, è un passo verso una barbarie sempre meno curabile. E con la barbarie non saremo né materne né benevole. Noi non saremo servili. Prime adesioni: Lidia Campagnano, Franca Rame, Ottavia Piccolo, Lella Costa, Milly Moratti, Patrizia Bortolini, Rossella Polizzi, Mariuccia Giacomini, Ilaria Scovazzi, Federica Sossi, Daniela Padoan, Serena Boeri, Marilena Adamo, Nicoletta Piodimani, Dina Caprara, Elizabetta Galasso, Adriana Nannicini, Elizabeta Pelarin, Jole Garuti, sen. Ornella Piloni, sen. Anna Bernasconi, Graziella Carnieri e Fulvia Colombini Seg. Cgil, Udi Mil. Provinciale, Bruna Plachi, Marisa Fugazza Cgil Reg, Patrizia Bergami, Ardemia Oriani Cgil Pens., Adele Vignola, Ambra Gasparetto, Sandra Cangemi (Rete Lilliput Mi), Laura Balbo, Ombretta Fortunati, Nadia Branca, Anna Seregni, Angela Catanzariti, Fiorella Ghilardotti (Parlamento europeo) Rossana Porretti, Angela Fioroni (Sindaco di Però), Serena Raffa, Susana Camusso (Seg. Cgil Lomb.), Eva Caianiello (miracolo a Milano), Anna Maria Quadra, Grazia Mantella, Elena Camesasca, Maria Vittoria Mora, (Naga), Assoc. Almaterra di Torino, Assoc. Rete Lilliput (nodo di Firenze), Silavana Denaro, Olivia Pastorelli, As, Mara Tognetti, Sonia Sartori, Cristina Righettini (Garda Social Forum), Maria Elena Guadagno, Francesca Marzoto (Giornalista), Angelica Diamantis, Giorgia, Anna Muschitiello (Seg, Naz. Ass, Soc. Giustizia), Maria Luisa Tornesello, Francesca Carrozzini, Isa Spinelli, Enrica Milocco, Laura Violino, Marzia e Roberto Feltrin, Lidai Franceschi (Fond. Roberto Franceschi), Grazia Cantoni, Franca Caffa, Maria Pino Bianco, Elizabetta Iorio, Manuella calvisso, Roberta liopi, Serena Massaro, Angela Maria Lucini, Elisabetta Torlasco, Maria Luisa Mazzoleni, Avv. Maria rosaria Canzano e Avv. Maria Grazia Campari (Osser. Sul Lavoro Donna), Daniela Dotti Ivaldi e Loris Ivaldi Duclere, Cristina Scandalara, Donatella Rorro, Angela Calicchio, Elena Leoni, Alessandra Straffi (Booh studio), Diana Zanetti, Corinna Urbano, Elda Attardo, Daniela Scaccabarozzi, Teresa Lari, Annita Veneri, Carmela Ierolanni, Amalia Pavesi, Sara Piciocchi, Guia Gilardoni, Romina De Cesaris, Adele Delorenzo, Irene Grandinsky, Grazia Fortuzzi, Ilaria Rigamonti, D'alba Giuseppe, Mara Rosseli, Miriam De Vito, Letizia Parolari, Lorena Rose Jnga, Luca Longni, Margherita Bolchini, Flora Vannini, Vittoria Sblendido, Nunzia Argentiero, Elena Gavazzi, Luciana De Gregorio, Clara mantica, Angela Piazzoli, Maria Garotta, Marisa Marchesi, Rita Cipriano, Irene Fusi, Silvana Senzani, Ombretta Fortunati, Margherita Dettori, Paola Parini, Luciana Mai, Laura Baldi, Rossana Meazza, Rosalba Learni, Francesca Rossi, Luigia Frigerio, Laura Crippa, Mariaangela Frigerio, Elisabetta Sorcino, Monica Messina, Margherita Angelo, Amina Simonetti,. Piera Codolnotto, Silvia Rubechi, Albalisa Sampieri (Assoc. Iride), Titti Maria Ranieri, Margherita Baldisserri, Giulia Tommasi, Maria luisa Tornesello, Donata Tamburini, Anna maria D'aquino, Carla Fava, Ada Ferreti, Calloni Marite, Rosanna De Fazio, Rosanna Rabezzana, Laura Scagliotti, Laura Bogetti, Luca Rossetti, Giorgia Di Giosa, Salvatore Palidda, sen. Antonio Duva, Umberto Titomeli, Roberto Signorini, Andrea Angelone, Paolo Fumagalli, Alberto Giasanti (Dip. Di Sociologia Mi) Enrico Cassibba Seguono molte altre firme. Per aderire: ainomma@tin. it / cimiterimarini@libero. it
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