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Legge Bossi Fini - appello al Capo dello Stato per il rinvio alle Camere
- Subject: Legge Bossi Fini - appello al Capo dello Stato per il rinvio alle Camere
- From: CASCIANI PIERO <Piero.Casciani at agenziaentrate.it>
- Date: Mon, 22 Jul 2002 23:59:23 +0200
Comma 22, la divisione della Federconsumatori per la difesa dei diritti del cittadino, promuove un appello al Presidente della Repubblica perché la legge Bossi - Fini sia rinviata alle Camere per cancellare l'obbligo, previsto dagli articoli 5 e 7, dei rilievi fotodattiloscopici per gli stranieri richiedenti il permesso di soggiorno. Vi trasmettiamo il testo del comunicato stampa sull'iniziativa ed il testo dell'appello al Capo dello Stato, da sottoscrivere e inoltrare all'indirizzo: presidenza.repubblica at quirinale.it Vi preghiamo di dare la più ampia diffusione possibile all'iniziativa e di farci pervenire per conoscenza le adesioni all'indirizzo: mail at comma22.org Fraterni saluti Piero Casciani Responsabile Comma 22 Federconsumatori Via Palestro, 11 Roma Tel 06-42020755/59/63 Fax 06-47424809 *** COMUNICATO STAMPA La legge Bossi - Fini è una legge razziale e non deve essere promulgata No alle impronte digitali ai cittadini stranieri e italiani Per ammissione dello stesso vicepresidente del Consiglio dei ministri Gianfranco Fini la legge recante "Modifiche alla normativa in materia di immigrazione e di asilo", approvata definitivamente l'11 luglio scorso, sarebbe una legge razziale qualora non fosse mantenuto l'impegno contenuto nell'ordine del giorno approvato dalla Camera dei deputati il 3 giugno per "estendere a tutti, senza alcuna distinzione tra italiani e immigrati extracomunitari, i rilievi dattiloscopici". Ma un ordine del giorno non è una legge e tutti sanno che gli atti parlamentari sono pieni di impegni mai rispettati. E comunque, finché l'impegno non fosse rispettato, sarebbe in vigore nel nostro paese una legge razziale. Né è accettabile che per negare il carattere razziale e xenofobo della legge debbano pagare i cittadini italiani, soli nell'Unione Europea ad essere sottoposti all'identificazione con le impronte digitali e schedati in massa. L'unica soluzione è non promulgare la norma razziale e xenofoba. Per questi motivi Comma 22, la divisione della Federconsumatori per la difesa dei diritti del cittadino, promuove un appello al Presidente della Repubblica perché la legge Bossi - Fini sia rinviata alle Camere per cancellare l'obbligo, previsto dagli articoli 5 e 7, dei rilievi fotodattiloscopici per gli stranieri richiedenti il permesso di soggiorno. Roma, 18 luglio 2002 *** Appello al Capo dello Stato per il rinvio alle Camere della legge Bossi Fini Al Presidente della Repubblica Italiana Palazzo del Quirinale 00187 Roma Il disegno di legge Atto Senato 795-B, approvato definitivamente dal Senato della Repubblica lo scorso 11 luglio, introduce l'obbligo per lo straniero che richiede il permesso di soggiorno o il suo rinnovo di essere sottoposto a rilievi fotodattiloscopici. Di fronte alle proteste per il carattere discriminatorio e xenofobo della legge, il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, On. Gianfranco Fini, ha ammesso che l'entrata in vigore della legge creerà una disparità di trattamento tra cittadini italiani e stranieri e si è impegnato a sanare la discriminazione con un successivo provvedimento legislativo per l'estensione dell'obbligo in questione ai cittadini italiani; alla emanazione di detto provvedimento il governo si sente già impegnato, avendo dato parere favorevole all'approvazione degli ordini del giorno presentati dall'On. D'Alia e dall'On. La Russa nell'assemblea della Camera dei deputati del 3 giugno scorso. Per ammissione dello stesso governo risulta così confermato che la promulgazione della legge nel testo attuale comporterebbe l'introduzione nel nostro ordinamento di una norma discriminatoria e xenofoba, sia pure in via transitoria nell'ipotesi che sia mantenuto l'impegno pubblicamente assunto. Il/la sottoscritto/a chiede pertanto che, nell'esercizio delle facoltà previste dall'articolo 74 della Costituzione della Repubblica Italiana, la Signoria Vostra voglia provvedere a chiedere alle Camere una nuova deliberazione che sani gli evidenti aspetti discriminatori. Firma
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