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Caponnetto
- Subject: Caponnetto
- From: "Girotondi a Roma" <girotondi at katamail.com>
- Date: Mon, 22 Jul 2002 05:25:10 +0200
I GIROTONDI PER LA DEMOCRAZIA INFORMANO: IN OCCASIONE DEL DECENNALE DELLA MORTE DI PAOLO BORSELLINO, E' STATA AVVIATA UNA RACCOLTA DI FIRME PER CHIEDERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DI NOMINARE ANTONINO CAPONNETTO SENATORE A VITA. Questo il testo della richiesta, potete fare avere le vostre adesioni all'indirizzo: info at antoninocaponnetto.it "Mai come quando si ritrova a sprofondare nelle sue lacune, nel vuoto di sostanza un Paese fa ricorso alle forme, le formule vuote quanto altisonanti, utili a coprire una penosa assenza di contenuti, di coraggio, di coerenza. E di eroi veri. Questi sono tempi di formule. Tempi altisonanti di eroi al contrario, eroi a tutti costi, da rotocalco, non sempre puliti, dai quali possono salvarci solo gli esempi di eroi veri, che in silenzio hanno servito il loro Paese fin nell'inferno più profondo: salvo riemergerne, quasi miracolosamente, per continuare a servirlo in altre forme, secondo altri impegni, non meno pressanti. Uno di questi eroi contromano è Antonino Caponnetto, l'ex capo del pool di Palermo. Uomo di sostanza, non di forma. Uomo di coraggio schivo, di tenerezze profonde e mascherate, di lealtà mai esibita ma mai tradita. Il magistrato dal quale la vera, forte lotta alla mafia è cominciata sul serio. Il padre spirituale, oltre che professionale, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che ci troviamo a ricordare a dieci anni dal loro martirio. E' un anno per troppi versi significativo e drammatico questo 2002: dieci stagioni dal sacrificio dei due magistrati, venti da quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sempre a Palermo, sempre per mafia. Antonino Caponnetto conserva in sé, e continua a donarli alle scolaresche e ai giovani di tutta Italia, i ricordi, le esperienze, le ferite dell'inferno palermitano. Ma lo Stato italiano, crediamo si possa dire, si è troppo facilmente liberato della sua figura, del suo esempio. Per troppi Antonino Caponnetto è oggi un protagonista lontano di una lotta, quella alla mafia più spietata, che appare lontana, avvolta nel romanzo e invece non è mai terminata, non è stata ancora vinta ma neppure perduta, malgrado la voglia esibita di cedere alla mafia; di andarci d'accordo; di "conviverci". Lotta non perduta ancora, grazie all'impegno e al coraggio di pochi eroi contromano, dei quali è più facile, in apparenza, dimenticarsi: è quasi sorprendente che un servitore del Paese come Antonino Caponnetto non sia stato ancora gratificato del riconoscimento che lo Stato e il Popolo italiano fortissimamente gli debbono: quello di Senatore a vita. Per questo noi ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica, senza formule, con la più grande, serena, leale semplicità, affinchè sappia accogliere questa richiesta che non è solo per l'uomo: è, prima ancora, per il Paese, perché rimedi in fretta a una lacuna durata almeno dieci anni. E' beato, si sa, il Paese che non ha bisogno di eroi. Ma questo Paese oggi ha bisogno di eroi. Eroi veri, eroi contromano. Sarebbe bello che di Antonino Caponnetto l'Italia tornasse a ricordarsi in questo 2002, anniversario di eventi terribili dei quali Caponnetto serba ogni ricordo, ogni ferita." Appello redatto da Massimo Del Papa (Giornalista della rivista musicale "Mucchioselvaggio")
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