Informazione e CPT



Fatto: protesta dei reclusi in un Centro di Permanenza Temporanea di Torino
(è giunta voce che, tra le altre cose, con la nuova legge il periodo di
permanenza sarà esteso a 60 giorni).

Il giornalista si avvicina alla grossa rete di recinzione. "Ognuno di noi ha
la sua storia. Se entri qui dentro diventi pazzo" gli dice uno degli uomini
al di là della rete.
Interviene un ragazzo (l'unico intervistato da qui in poi), un po' agitato,
petto nudo, tatuaggio sulla spalla, italiano stentato, tono concitato: "Io
convivo da tre anni con una ragazza italiana, e poi ho una moglie, zingara,
a Roma"
Il giornalista incalza con tono provocatorio: "Perchè protestate? Non avete
il telefono?"
"Si, abbiamo il telefono"
"E la televisione ce l'avete?"
"Si, c'è anche la TV"
Intanto ci scappa un mezzo secondo di inquadratura del cortile al di la
delle sbarre, dove alcuni passeggiano senza meta e qualcun'altro siede per
terra, a capo chino, mani nei capelli. L'impressione che ne ricavo è quella,
un po' desolante e malinconica, di un vecchio zoo.

Domanda ad un uomo in divisa: "Come sono le strutture di questo centro?"
"Ottime, hanno tutti una tessera telefonica da 10.000 lire, una Tv ogni
sette persone, c'è anche la TV satellitare, solo che hanno pensato bene di
distruggere la parabola"


Il servizio essenzialmente illustra ciò che hanno a disposizione gli
"ospiti" di questo CPT; sulla notizia in se, ovvero la protesta contro la
possibilità di rinchiudere per due mesi in questi campi di concentramento
chi non ha commesso alcun reato, manco una parola.
I "60 giorni" vengono citati così, en passant, come un particolare tecnico.

Servizio di Telepadania? No, TG1 delle 13:30 di oggi 10/07/2002.

Altro che giornalismo anglosassone, imparzialità, distacco. E' un continuo
agit prop, e i messaggi sono chiarissimi, semplici, ed arrivano a
destinazione.

Proviamo a parlare della Bossi-Fini, legge che, secondo l'Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati, necessita di "Sostanziali modifiche per
rientrare negli standard minimi internazionali" (ma il TG2 parlò,
stranamente senza esplicitarle, di "parole di elogio per la nuova normativa
italiana");

proviamo a parlare del Diritto d'Asilo e di una legge che, ironicamente,
prevede la possibilità, contro una prima, immediata, istanza di
respingimento della richiesta d'asilo (quasi l'80% dei casi), di fare
ricorso entro 15 giorni presso la più vicina rappresentanza diplomatica
italiana nel paese d'origine..

proviamo a parlare della possibilità che nei centri vengano rinchiusi, in
attesa di espulsione verso un paese che non è il loro, anche i figli nati in
Italia da genitori extracomunitari, una volta diventati maggiorenni e
terminati gli studi, se non trovano subito un lavoro;

Proviamo a parlare di queste ed altre piccole barbarie.. e milioni di
italiani (brava gente), penseranno solo che "quelle bestie immorali e
delinquenti hanno la Tv pagata dai contribuenti e non solo non ringraziano
ma si lamentano pure".

Acqua calda: i problemi dell'informazione evidentemente non sono solo lo
scarso pluralismo e la questione Biagi-Santoro.
Notizie parziali se non palesemente false, non-notizie, selezionati silenzi,
abbondanza di marchette e infotainement..
intanto siamo tutti, "mediaticamente", un po' analfabeti; non solo incapaci
di riconoscere ed interpretare le sottigliezze dei nuovi linguaggi, ma
spesso talmente abituati alla qualità infima di certa informazione da
trovare normale anche la propaganda.