Solidarietà internazionale allo sciopero a Arcade



Note sullo sciopero all'impresa Arcade

L'impresa di pulizie Arcade conta in Francia circa 3500 dipendenti e si
occupa delle pulizie della maggior parte degli hotels del gruppo ACCOR in
questo paese. Il gruppo conta nel mondo circa 3000 hotels con marchi
diversi. Le dipendenti vengono assunte con dei contratti a tempo parziale
(5 ore al giorno, compreso il cambio degli abiti e la preparazione dei
carrelli) e devono rispettare la cadenza di 3,2-4 camere all'ora, a seconda
del livello dell'hotel. Le camere vengono contate secondo questa cadenza e,
a fine mese, se hanno rispettato il ritmo ricevono la loro paga; se hanno
lavorato delle ore in più queste non vengono pagate e se il numero di
camere è inferiore a quello previsto, le ore fatte vengono contate come
assenze. E' evidentemente una situazione insopportabile che ha portato
alcune dipendenti a reagire.
Lo sciopero a Arcade è iniziato il 7 marzo, con 37 persone, che lavoravano
su alcuni hotels dell'area parigina e che si conoscevano tra di loro. La
partecipazione è rimasta relativamente stazionaria nel corso dei 3 mesi che
hanno seuguito, con una tendenza alla riduzione del numero di scioperanti.
I ricatti e le pressioni della direzione da un lato, i bassi salari e la
situazione economicamente difficile delle scioperanti spiegano questa
tendenza. Va comunque rilevato che il nocciolo duro è riuscito a resistere
a lungo, dando a poco a poco la possibilità ad una rete di solidarietà di
cominciare a funzionare. Evidentemente il primo problema è quello della
solidarietà economica con le scioperanti: fin'ora è soprattuto il sindacato
SUD che ha garantito una integrazione salariale al personale in sciopero,
ma collette fatte al momento delle azioni davanti agli hotels, feste di
solidarietà, collette in altri posti di lavoro, hanno cominciato ad
affluire.
La loro lotta riveste per molti gruppi dell'estrema sinistra un carattere
simbolico, dato che il personale di questa impresa è supersfruttato,
composto soprattutto da donne, proveniente in genere dal terzo mondo,
spesso senza documenti, in una particolare situazione di vulnerabilità,
dato che si assume di preferenza gente che non sa leggere e scrivere e che
quindi puo' difficilmente opporsi ai soprusi della gerarchia.
Le forme di lotta hanno per il momento assunto forme classiche, come il
blocco degli hotels, ma che hanno dovuto essere abbandonate perchè il
gruppo ACCOR si è rivolto alla giustizia chiedendo la levata dei blocchi e
la denuncia dei salariati che li facevano. E' qui che la presenza di un
comitato di sostegno diventa indispendabile perché i suoi partecipanti
possono fare cose che sono impossibili  per i dipendenti. Dopo una prima
fase in cui si cercava di toccare direttamente il portafoglio del gruppo
ACCOR e di Arcade, ci si sta orientando verso azioni più mirate
sull'immagine del marchio ACCOR e che potranno avere conseguenze a medio
termine anche sulla cifra d'affari, che mostrino che si tratta di un gruppo
di negrieri e che mobilitino le energie dei clienti, sia in Francia che
all'estero.
Lo scopo è di far capire ad ACCOR che la gestione del conflitto che hanno
avuto fino ad ora - che tende a lasciar marcire lo sciopero evitando di
aprire una contrattazione seria - li porta in un vicolo cieco e puo' fare
molto male ai loro interessi.
E' per questo che vorremmo che la solidarietà sul piano internazionale
cominciasse a funzionare e che delle iniziative di informazione o di
disturbo nei confronti di questo gruppo fossero prese nei vari paesi
europei. Una delle cose più semplici e rapide che si possano fare è di
inviare dei messaggi di protesta (e di solidarietà alle scioperanti)
all'indirizzo del gruppo ACCOR, ispirandovi dal volantino che segue:
http://www.accor.com/Sf/contact/frm_hp.htm
Contiamo quindi sulla vostra solidarietà.

G. Soriano (del Collettivo di solidarietà con le scioperanti di Arcade)

Paris 7.6.02

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Per farla finita con la  schiavitù!
Solidarietà con i salariati in sciopero di Arcade


Arcade è una società praticamente sconosciuta. Eppure interviene come
subappaltatrice nella maggior parte degli hotels francesi del gruppo ACCOR
(Atria, Coralia, Etap, Formule 1, Frantour, Ibis, Libertel, Mercure, Motel
6, Novotel, Parthenon, Sofitel, Thalassa…). Sono in effetti i suoi
dipendenti che si occupano della pulizia delle camere. Si tratta
soprattutto di donne venute dal terzo mondo, che sanno appena leggere e
scrivere, a volte senza documenti, e quindi particolarmente vulnerabili di
fronte agli sfruttatori che le assumono.

Ufficialmente queste donne sono pagate 7,16 euro lordi all'ora, cioè poco
più dello Smic. Nei fatti, con l'imposizione di un sistema di quote,
vengono sottoposte al cottimo. Viene loro attribuito un numero determinato
di stanze da rifare, sulla base di 17 minuti di lavoro a camera, ma, se
oltrepassano questo tempo - cosa tanto più inevitabile, visti i controlli
incessanti - il tempo di lavoro supplementare non viene pagato. Quando non
c'è lavoro, vengono considerate assenti dal lavoro e quindi non pagate. I
contratti sono obbligatoriamente a tempo parziale, ma in pratica lavorano
più di 35 ore.

Arcade pensava di aver assunto del personale che poteva sottoporre a ogni
angheria, data la sua incapacità di difendersi (non sempre in regola con i
documenti, conoscono male le leggi, parlano poco il francese) e che non si
faceva scrupolo di spremere come limoni, prima di sbarazzarsene una volta
che la fatica accumulata e le malattie della colonna vertebrale lo aveva
sfiancato. Questo, ovviamente, con la complicità attiva del gruppo ACCOR,
che riduce i suoi costi imponendo condizioni drastiche ai subappaltatori.

Ma dal 7 di marzo alcune di loro si sono messe in sciopero e hanno condotto
un certo numero di azioni contro la direzione di Arcade e di ACCOR per
rivendicare delle condizioni di lavoro normali e dei salari decenti. Le
loro rivendicazioni sono le seguenti:

· Una indennità di fine anno di 305 euro per tutti (visto che non hanno
tredicesima)
· La fine delle minacce e delle pressioni sul personale ed il rispetto
degli orari previsti nei contratti
· Dei contratti a tempo pieno per tutti i salariati (151 ore)
· L'annullamento delle sanzioni contro il personale ed in particolare il
ritiro degli 8 licenziamenti
· Una riduzione delle cadenze di lavoro a 2,5 camere per gli hotels 3
stelle e a 3 per i due stelle

Fino ad ora, nel loro settore di attività, solo il sindacato SUD le ha
sostenute, ma la solidarietà si sta estendendo ed organizzando.

Aiutatele a vincere contro questi moderni negrieri. Non dormite in un hotel
del gruppo ACCOR. Fate conoscere intorno a voi, nel vostro paese, quello
che succede oggi nel cuore della ricca Europa.
Protestate con il personale di portineria o con la direzione del vostro
hotel; scrivete loro esprimendo la vostra opposizione contro queste forme
di sfruttamento e la vostra solidarietà con la lotta dei dipendenti di
Arcade.

Collettivo di solidarietà con i dipendenti di Arcade in sciopero

Contatti : 01.42.43.35.75 oppure : sud-rail at wanadoo.fr - Chèques intestati
a Sud Propreté et services, da mandare a Sud Rail, 17 Bld de la Libération,
93200 Saint Denis, indicando sul retro dell'assegno: "grève Arcade".
Informazioni sullo sciopero, sul sito: http://www.ras.eu.org/arcades