R: DAL COMPAGNO DEI TEMPI ANDATI al deputato Elio VITO, la lettera denominata "CARCERI & GIUSTIZIA" PER LA 2° COMMISSIONE PERMANENTE(GIUSTIZIA).



quando ci sarà la rivoluzione i pescecani rognosi come elio vito saranno
appesi al primo lampione e sbudellati.
la mia modesta speranza
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Francesco Fanizzi - Bari -
ultrared at libero.it

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----- Original Message -----
From: Camillo Coppola <camillo.coppola at tin.it>
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Sunday, June 09, 2002 11:40 AM
Subject: DAL COMPAGNO DEI TEMPI ANDATI al deputato Elio VITO, la lettera
denominata "CARCERI & GIUSTIZIA" PER LA 2° COMMISSIONE
PERMANENTE(GIUSTIZIA).


> Elio,
>      ritenendo che il passato remoto non sia del tutto cancellabile,e per
> evitarci un imbarazzo,credo reciproco,mi permetto ancora di rivolgermi in
> prima persona.
>
> Anche se le nostre idee politiche si sono definitivamente e profondamente
> divaricate,debbo ritenere che la vicenda che mi ha indotto a scriverti
> possa superare anche questi profondi steccati o quanto meno essere di per
> sè dominio di tutti,al di là degli schieramenti e della visione generale
> del mondo.
> Queste mie parole a te indirizzate,saranno difficilmente comprese dai miei
> compagni,ma a costo di apparire una via di mezzo tra un cretino ed un
> teologo e non affidabile,oltrepasso l'invalicabile,ispirandomi alla
memoria
> di mio padre che spesso nell'infanzia mi raccontava che coscritto per due
> anni nella campagna di Russia sino al Don,durante la terribile ritirata a
> piedi nell'inverno della steppa a meno 30°,
> fù salvato da morte certa proprio dalla pietà dei culachi,che rischiando
di
> essere fucilati gli permisero di ripararsi e rifrocillarsi nella loro casa
> di legno;sembra una favola ma non l'ho é,di centomila ne tornarono
> diecimila.
> Pur rimanendo fermamente non agnostico,ma ateo,la Concezione
materialistica
> della storia,é anche in queste vicende presenti o passate ritenute
> banali,ma anch'esse che sono il bagaglio insito dell'umanità,che in talune
> circostanze ci fà superare le divisioni di classe.
>
>      Io sò che se deciderai di volere prestare attenzione a quanto
> allegato,con la tua maestria,
> difficilmente questa grave vicenda potrà avere il banale epilogo di una
> archiviazione,propedeutica solo al riperpetuarsi delle vicende oscure del
> carcere.
>
>                                Abbiti con la circostanza i miei
> abbracci come nei tempi andati.
>
Camillo
>
>      ----- Original Message -----
> From: <mailto:camillo.coppola at tin.it>Camillo Coppola
> To: <mailto:cavallaro_m at posta.senato.it>cavallaro_m at posta.senato.it
> Sent: Sunday, June 09, 2002 1:38 AM
> Subject: "CARCERI & GIUSTIZIA" PER LA 2° COMMISSIONE
PERMANENTE(GIUSTIZIA).
>
> Onorevole senatore,avvocato Mario CAVALLARO,
>      singolare! Lei é l'unico della commissione che non si é blindato
> dietro l'uso invalso del non esplicitare le caselle di posta
> elettronica,pure messe a disposizione dall'apparato senatoriale,al fine
dei
> rapporti con le persone e l'elettorato;di ciò ne avverto,nella mia
> pregiudiziale,una avversità al contatto con chi é considerato a priori un
> fastidioso postulante dei tempi andati.
> Tant'é, me nè dolgo,ma purtroppo questo é il momento;mi auguro che Ella
> voglia esaminare quanto appresso allegato quale componente segretario
della
> 2° Commissione permanente(Giustizia).
> In ogni caso oltre all'indirizzo di posta elettronica dal quale Le
> scrivo,di cui non sono sicuro di poterne disporre in futuro, Le rimetto
> quello alternativo nella fabbrica ove
> lavoro: <mailto:COPPOLAC at EXIDE.IT>COPPOLAC at EXIDE.IT
> ed il corrispondente n°tel. 081-5215468; risiedo in Napoli al viale J.F.
> KENNEDY 425 cap 80125 tel.abit. 081-5700315.
> Ho conosciuto la madre di Licia,dottoressa RONCELLI,a conclusione del
> corteo dello SLAI COBAS per l'AUTORGANIZZAZIONE,organizzazione nella quale
> milito,e tenutosi a Napoli in occasione della celebrazione del 1°
> maggio scorso;ne ho ricevuto l'impressione di una donna distrutta dal
> dolore e dalle avversità,ma non doma,e con la recondita speranza che ci
> sarà pur un giudice a Berlino.
> Essa credo é per noi tutti la trasposizione di un desiderio di
> giustizia,non di vendetta,che se ancora una volta lasceremo all'inerzia ed
> al conformismo,finirà solo col farci ulteriormente regredire.
>
>      Per quel che può,diamogli un filo di speranza,lo daremo a noi tutti
> per una società migliore.
>
Camillo
> COPPOLA
>
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>
>  IL MATTINO ON LINE
> Sabato 27 aprile 2002
> POZZUOLI. L'APPELLO DELLA MADRE, DA 4 GIORNI PRESIDIA IL CARCERE
> «Giustizia per la mia Licia morta in cella a 20 anni»
> di ANDREANA ILLIANO.
> Aveva un nome dolcissimo, Licia, e grandi e profondi occhi scuri. Si
> bucava,aggrappandosi all'oblio del veleno che si iniettava nel sangue. Per
> questo rubava e per questo era stata punita. Rinchiusa nella cella dove è
> morta,nel gennaio scorso. Oggi sua madre, Gabriella Roncelli, veterinaria,
> non vuole che quella storia resti nell'ombra . Così da quattro giorni
> protesta,seduta all'ingresso della prigione di Pozzuoli, dove era detenuta
> la figlia.
> Il decesso della ragazza è coperto dal segreto istruttorio ma, dopo tre
> mesi, non è stato reso noto ai familiari, né all'avvocato di parte neanche
> il risultato dell'autopsia.
> Licia è morta e non si sa perché. Le voci, sussurrate dal
carcere,raccontano
> di un cocktail micidiale di farmaci. Già perché lei aveva deciso di
> disintossicarsi e cambiar vita; aveva scelto di essere libera e felice e
> progettava viaggi e passeggiate all'aria aperta, soprattutto negli ultimi
> mesi, quando il suo legale, Amedeo Valanzuolo, le aveva
> prospettato una riduzione di pena. Ma «la sera dell'8 gennaio Licia si è
> sentita male. È diventata cianotica, urlava, chiedeva aiuto, poi si è
> irrigidita, si muoveva a scatti - ha raccontato all'avvocato un'amica
> conosciuta in carcere - Un minuto prima era viva, gioiosa, sana. Dopo poco
> non respirava più».
> Al primo malore il direttore della casa circondariale ha dato l'allarme.
Ma
> i medici e gli infermieri, provenienti dal vicino ospedale "Santa Maria
> delle Grazie", non hanno potuto far nulla. «Dalle carte in nostro possesso
> risulta che la detenuta era già morta quando è arrivata l'ambulanza»,
dicono
> i funzionari della direzione sanitaria dell'Asl.
> «Era pallida e bellissima, quando l'ho vista, distesa sulla barella
> dell'obitorio. I capelli scuri e lunghi le sfioravano il volto. Le ho
> toccato la testa, come quando era bambina. Sembrava addormentata. Non è
> possibile che si muoia così, a vent'anni, in prigione, senza una ragione.
> Mia figlia era sana. Da mesi non si bucava, d'altronde era in carcere come
> avrebbe potuto acquistare droga?». grida Gabriella Roncelli che non sa
darsi
> pace.
> Naturalmente sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta. «La famiglia si è
> costituita parte civile, ma ad oggi non c'è stata neanche la deposizione
del
> referto medico e dei risultati dell'autopsia in Procura - ribatte il
> legale,Amedeo Valanzuolo,via grande archivio 32 Napoli tel.081-286498- La
> ragazza
> stava bene. Risale ai primi di gennaio la mia ultima visita in carcere. È
> stato allora che ho incontrato Licia. Era fiduciosa, sembrava rinata.
Aveva
> iniziato il trattamento di disintossicazione e sognava di andar via. Dalla
> sua cella vedeva il mare e mi raccontava che aveva voglia di
> correre.Libera».
>
>
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>
> PROTESTA MADRE DETENUTA MORTA IN CARCERE A POZZUOLI
> (ANSA) - POZZUOLI (NAPOLI), 30 APR -
>  La mamma di Licia Coppola, la ragazza di 21 anni morta in circostanze
> ancora da chiarire la sera dell'8 gennaio scorso nel carcere femminile di
> Pozzuoli ha inscenato questa sera un sit-in dinnanzi all'ingresso
principale
> della casa circondariale. Gabriella Maria Roncelli si è sdraiata dinnanzi
al
> carcere in via Pergolesi bloccando il traffico veicolare diretto verso il
> porto e verso la tangenziale est-ovest di Napoli. Sul posto sono
interventui
> i vigili urbani di Pozzuoli che hanno svolto opera di convincimento
> riuscendo una prima volta a far recedere la donna dalla sua dimostrazione.
> Successivamente, in seguito ad raptus, la donna ha ripreso la sua azione
> dimostrativa straiandosi nuovamente al centro delle due corsie di marcia
di
> via Pergolesi e bloccando per circa mezz'ora
> la circolazione veivolare. Sul posto è stata fatta intervenire una
> autombulanza dell'ospedale civile di Pozzuoli per disporre un ricovero
della
> donna che apparentemente sembra alcolizzata. Questa non è la prima azione
> dimostrativa della mamma di Licia Coppola a Pozzuoli. Già nei giorni
scorsi
> davanti al carcere e nelle ore destinate al ricevimento dei familiari
aveva
> inscenato un'altra prostesta per chiedere chiarezza sulle cause sulla
morte
> della ragazza. La donna non è affatto convinta che sua figlia sia morta in
> seguito ad un cocktail di farmaci che avrebbe ingerito nel carcere di
> Pozzuoli. "Le cause - ha gridato a più riprese - sono diverse. Il
direttore
> me lo deve dire chiaramente. Non posso credere che abbia assunto farmaci
in
> carcere. Chi glieli avrebbe potuto fornire". Licia Coppola, secondo la
> mamma, era una ragazza vivace che pur avendo assunto stupefacenti si era
> decisa ad uscire definitivamente dal tunnel della droga".(ANSA).
W08-MAR/PIA
> 30/04/2002 21:24
>
>
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>
> postato tramite Camillo COPPOLA,venerdì 3 maggio 2002
> CARCERI, REQUIEM POST MORTEM PER LICIA 20 ANNI?
> Gabriella Maria RONCELLI non sa darsi pace e chiede aiuto per dipanare la
> vicenda,infatti pur essendo ampiamente scaduti i termini dei 60 giorni
> prescritti dall'avvenuta autopsia,la stessa é rimasta avvolta nel
> silenzio.Quello che l'articolo di giornale non cita é che contestualmente
a
> Licia morì anche una altra giovane detenuta,questo é quanto sostiene
Gabriella.
> Mi ha confidato un sospetto terribile,acquisito attraverso confidenze
> dell'ambiente carcerario di Pozzuoli, che se fosse plausibile potrebbe
dare
> una svolta gravissima all'inchiesta, esso riguarderebbe l'uso invalso da
> tempo di reiterati abusi sessuali perpetrati sulle detenute anche non
> consenzienti a mezzo di stupefacenti.
> Gabriella ritiene che troppe siano le coincidenze degli accadimenti,la
> giovane età delle decedute,l'avvenenza delle stesse,il fatto che Licia
> stesse bene in salute,che fosse altamente determinata a non somministrasi
> droghe e di volere fortemente dare una svolta alla sua vita.
> Ritiene che influenti e biechi personaggi stiano facendo pressioni al fine
> di non fare affiorare tali paventate responsabilità.
> Attende fiduciosa un contatto e nel contempo ritiene molto pregiudizievole
> questo trascorrere silezioso del tempo senza ulteriori sviluppi.
>
>
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>
> aggiornamento postato da Camillo COPPOLA,domenica 12 maggio 2002
> SEGRETO ISTRUTTORIO,TEMPO FUGIT! REQUIEM POST MORTEM PER LICIA 20
> ANNI,MORTA IN CARCERE A POZZUOLI?
> Gabriella Maria RONCELLI,madre di Licia COPPOLA,la ragazza morta in
carcere
> a Pozzuoli l'8 gennaio 2002,in circostanze a dir poco strane;é disperata e
> chiede solidarietà.
> Avverte con il trascorrere del tempo,il diluirsi delle probabilità per
> approfondimenti delle circostanze che ne hanno causato la morte.
> L'inesorabile divenire,ritiene stia seppellendo la figlia una seconda
> volta,svuotando irrimediabilmente i potenziali dell'inchiesta ancora
> blindata nel segreto istruttorio,che intuisce da molteplici motivi,essere
> propedeutica ad una archiviazione,pietra tombale definitiva per chi come
> lei ed i suoi familiari non dispongono dei poderosi mezzi occorrenti per
> smuovere l'inneffabilità di un meccanismo che,per quanto si dichiari
> imparziale,finisce quasi sempre per dare giustizia solo ai potenti e suoi
> vassalli.
> L'avvocato Amedeo VALANZUOLO,legale nominato dai familiari di Licia,via
> grande archivio 32 Napoli tel.081-286498,non parla esplicitamente di
> pavidità,ma con altre espressioni si ritrova comunque in una posizione
> simile a quella sopra descritta.
>
> Per questi motivi la madre di Licia
> da lunedì 13 maggio
> intraprenderà una protesta ad oltranza sotto
> il NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA DI NAPOLI
> presso il CENTRO DIREZIONALE in piazza G.PORZIO
> Al fine di ottenere non un velo pietoso,che sia salvifico per tutti e
> tutto,ma una inchiesta che scavi nelle viscere di questo mondo sommerso e
> semisconosciuto del carcere,che le ipocrite coscienze dei pavidi e
> conformisti,aborriscono dal volere guardare.
>
>
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>
> aggiornamento postato da Camillo COPPOLA,sabato 25 maggio 2002
> PSICHIATRIA,PRASSI E CONFORMISMO LA TERAPIA PER LA MADRE DI LICIA 20
> ANNI,MORTA IN CARCERE A POZZUOLI.
> La madre di Licia COPPOLA,dottoressa Gabriella Maria RONCELLI,avendo
> reiterato le sue pacifiche manifestazioni più volte fuori l'ingresso del
> carcere femminile,luogo ove sono morte contestualmente  l'otto gennaio
2002
> in circostanze rimaste avviluppate nel segreto istruttorio,
> sia la figlia che altra detenuta coetanea di cui essa conosce il solo
> nome,Elena; é finita nelle maglie del servizio di igiene mentale del
locale
> ospedale puteolano Santa Maria delle Grazie,dove ben cinque sanitari tra
> psichiatri e medici,hanno analizzato nella mente e nel fisico di Gabriella
> cosa non funzionasse,prescindendo pregiudizialmente,in quanto sanitari,i
> motivi di tali suoi pacifici gesti,e non ritenendo,almeno per momento,di
> trattenerla coattivamente,ne hanno delegato il compito in prima istanza ad
> una persona ove la RONCELLI é ospite provvisoria,in via San Gennaro Agnano
> 67 POZZUOLI,con il viatico di una terapia a base di psicofarmaci.
> Gabriella,riferisce che in occasione di una delle manifestazioni sotto il
> Palazzo di Giustizia di Napoli dei giorni scorsi,fù avvicinata da persona
> di cui vuole tenere riservata l'identità,che mossa da pietà,gli avrebbe
> rivelato la gravità emersa sia dall'autopsia che dall'esame
tossicologico,e
> che in un ambiente particolarmente vigilato quale é il carcere,a maggior
> ragione avvalerebbe quanto i familiari di altre detenute,con timore ed
> omertà,per paura di ritorsioni sui propri congiunti detenuti le hanno
> rilevato.
> La notizia criminis gira,ma si schianta comunque contro il clima ritorsivo
> che vive chi nel carcere c'é ristretto o ci lavora;o peggio di una
> solidarietà inversa che frenerebbe chi,pur non rientrando in tali
> casistiche,debba doverosamente informare in modo imparziale sulla
> molteplicità dei compromessi e quieto vivere che hanno determinato tali
> decessi.
> Questo proprio perchè il carcere non può ritornare ad essere come nel
> passato dominio di alcuni che in modo sui generis lo avevano di fatto
> condotto;non a caso Gabriella ricorda i tristi episodi della nuova camorra
> organizzata,del detenuto Raffaele CUTOLO e delle compromissioni nella
> gestione.
> Lo STATO,la NAZIONE supera lo schieramento politico,la sua fortezza agli
> occhi di tutti é nella forza di dominare proprio lì dove si soffre,si
espia
> e ci si riabilita;il carcere non deve essere di fatto considerato una
fossa
> di serpenti da cui rifuggere dal guardare.
>
>
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>
> Postato da Camillo COPPOLA sabato 8 giugno 2002, per la madre di
> Licia,dottoressa Gabriella Maria RONCELLI,presso avvocato Amedeo
> VALANZUOLO,via grande archivio n°32 NAPOLI tel. 081- 286498
>
>  C'E' UN NESSO TRA LA MORTE DI LICIA 20 ANNI NEL CARCERE DI POZZUOLI E GLI
> ULTIMI ACCADIMENTI IN QUELLO DI BELLIZZI (AV) ?
>
> Questo messaggio ha lo scopo di riproporre quanto già inviatoVi sabato 25
> maggio 2002 sulla morte di LICIA.
>
> Perchè considerare non degno d'attenzione quanto già inoltratoVi ?
>
> Eppure l'intreccio delle problematiche riguarda l'insieme della
> collettività,anche di chi leggiadro,é avulso dal volerne prestare
> attenzione.
>
> Questo non necessariamente potrebbe pregiudicare una trasmissione che
> ovviamente deve essere accattivante con i più che sono scevri da qualsiasi
> approfondimento di cose che per loro natura sono contrastanti;credo che
> proprio questo potrebbe essere il legante,che di concerto con la
> particolare abilità del conduttore,potrebbe aleggiare al di sopra delle
> parti,coniugando grande attenzione di tutti  senza rendere pesante e
penosa
> la trasmissione.
>
> Diamo lo stimolo,il desiderio,la speranza di una prospettiva migliore per
> tutta la comunità, l'unico modo per allontanarci dalla barbarie é quello
di
> metterne in evidenza la ferocia.
>
>