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Le lingue in pericolo
- Subject: Le lingue in pericolo
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at inwind.it>
- Date: Sun, 9 Jun 2002 20:15:56 +0200
DISVASTIGO www.disvastigo.it RISOLUZIONE DEL III CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE EUROPEA DEI PARTITI DEI VERDI: LE LINGUE IN PERICOLO Considerando che "nei prossimi 100 anni il 90% delle lingue nel mondo saranno scomparse o quasi", come hanno avvertito centinaia di linguisti in occasione della 21a seduta del Consiglio dell' UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente umano); osservando che "almeno 3000 delle 6000 lingue sono in pericolo, in grave pericolo o stanno morendo in molte parti del mondo", come ha riconosciuto l'UNESCO stessa nell'ultima Giornata Internazionale per la Madrelingua, e che, secondo il libro rosso dell'UNESCO sulle lingue in pericolo, circa il 60% delle lingue europee sono direttamente in pericolo; considerando a tal proposito che la stessa UNESCO nella risoluzione sull'insegnamento plurilingue approvata nella 30a Conferenza Generale, mette in guardia sulla minaccia attuale alla diversità delle lingue che viene attuata dalla globalizzazione della comunicazione e dalla tendenza ad usare una sola lingua, con il rischio che le altre grandi lingue del mondo vengano emarginate e che le lingue meno usate e, fra di esse, quelle regionali siano fatte sparire; ricordando che Klaus Töpfer, direttore amministrativo dell'UNEP, mise in rilievo il fatto che perdere la lingua e il suo contesto culturale è come bruciare l'unico libro specialistico intorno al mondo della natura "se scompariranno queste culture, esse e la loro correlazione interiore con la natura andranno per sempre perdute", e facendo osservare che secondo l'organo dell'UNESCO "tra le piante e le specie animali messe in pericolo nel mondo odierno molte sono conosciute soltanto da quei popoli le cui lingue stanno per morire, una volta morti questi porteranno via con sé tutte le conoscenze tradizionali intorno all'ecologia. Nel 1992 il vertice mondiale di Rio ha dato vita a un meccanismo per impedire la diminuzione della biodiversità. É ormai venuto il momento che il Vertice di Rio si interessi alle lingue" (Corriere UNESCO, aprile 2000); nella consapevolezza che nel rapporto del Consiglio d'Europa "La diversità delle lingue nei sistemi scolastici degli Stati membri" secondo un'inchiesta fatta in 37 Paesi "si constata che oggi in quasi 4 Paesi su 5 una lingua viene imparata da un numero maggiore di alunni rispetto a quello di quanti imparano tutte le altre lingue" e ricordando che il Ministero Italiano della Pubblica Istruzione nella circolare 126/10-04-95 ha descritto come segue il cosiddetto metodo Paderborn per l'insegnamento delle lingue straniere: «la qualità glottodidattica della lingua internazionale risulta molto interessante . funzionando da "modello linguistico", da "unità di misura delle lingue; per intenderci - appresa prima di qualsiasi lingua straniera, facilita, con guadagno di tempo, il loro successivo apprendimento» e dichiarò che "uno studio preparatorio dell'esperanto ha reso un miglioramento del 25% nell' apprendimento del russo, del 30% per il tedesco, 40% per l'inglese e persino il 50% per il francese"; ricordando che la risoluzione presentata in occasione del II° Congresso della Federazione "raccomanda di istituire all'interno del Parlamento Europeo una Commissione che studi le diverse soluzioni possibili del problema su come congiungere la sicurezza del sistema linguistico ecologico con la comunicazione su base economica e democratica, senza scartare l'ipotesi di adottare l'Esperanto quale lingua federale europea" - risoluzione approvata dal Consiglio; AFFERMA che l'annunciata scomparsa del 90% dell'eredità linguistica costituita dalla lingua dell'uomo non è solo una catastrofe culturale, ma anche una catastrofe ecologica, e perciò costituisce una vera una crisi ecologica; INVITA il Consiglio d'Europa, la Commissione Europea e i governi europei, dei Paesi appartenenti all'Unione Europea, o non appartenenti, a convocare il più presto possibile una conferenza intergovernativa per studiare lo stato del sistema ecologico delle lingue in Europa, chiamando la società civile a collaborare e, specialmente, i partiti europei transnazionali, le Associazioni e le Organizzazioni non governative; SOLLECITA tutti i membri del partito, i deputati verdi nazionali ed europei, i ministri verdi perché appoggino tale Conferenza ed anche l'istituzione di un Osservatorio linguistico europeo che controlli in quale misura spariscono le lingue europee e, in particolare, le meno diffuse, sia nelle scuole, sia nella società come pure nei mezzi di comunicazione di massa; INVITA tutti i membri del partito e fra essi in particolare i deputati nazionale ed europei, i membri delle istituzioni governative e anche i ministri verdi, a informare il ministro della pubblica istruzione e le rispettive istituzioni scolastiche del proprio Paese sul contenuto della circolare italiana e ad appoggiare la sperimentazione europea e l'approvazione, su vasta scala, del metodo di Paderborn. ---------------------------------------------------------- Federazione europea dei Partiti dei Verdi Parlamento europeo - stanza PHS 2C85 rue Wiertz, 1047 Bruxelles, Belgio tel: +32 2 284 51 35, telefax : +32 2 284 91 35 <http://www.europeangreens.org>http://www.europeangreens.org
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