L'ESODO ALLA ROVESCIA - fermato convoglio di esuli kurdi alla frontiera rumena...



Associazione AZAD per la libertà del popolo kurdo



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L'ESODO ALLA ROVESCIA...

CONVOGLIO DI ESULI KURDI FERMATO ALLA FRONTIERA RUMENA

SULLA STRADA DEL RITORNO VERSO L'ANATOLIA



Mentre il nuovo sbarco in Sicilia denuncia il perdurare del dramma kurdo,
sulla strada inversa un convoglio di circa 150 esuli kurdi in Europa,
diretti alla frontiera turca per rivendicare il diritto all'identità, alla
pace e al ritorno, è stato fermato alla frontiera rumeno-ungherese.



Gli esuli, tutti cittadini europei, partiti il 16 marzo da Bruxelles con
tappe e manifestazioni a Colonia, Duesseldorf, Norimberga e Vienna, oggi
avevano incontrato a Budapest il vicesindaco della città e ikl presidente
della Commissione parlamentare diritti umani. Con loro si trova anche un
deputato della Pds del parlamento di Berlino.



Ripreso il viaggio con sei autobus, e passato in serata il confine
ungherese, sono stati fermati nella "terra di nessuno" dalla polizia rumena
con il falso pretesto che il loro regolare visto di transito attraverso la
Romania non sarebbe valido perché la Bulgaria, loro tappa successiva,
vieterebbe l'ingresso. Presso il posto di frontiera rumeno, dove si sta
radunando un forte contingente di polizia, è stata notata dai kurdi un'auto
con le insegne dell'ambasciata turca.



L'associazione Azad si fa interprete della pressante richiesta degli esuli
di poter giungere almeno al confine turco, per consegnare il messaggio di
pace e dignità di cui sono portatori a nome di quasi un milione di profughi
kurdi in Europa, e chiede una ferma e immediata presa di posizione delle
istituzioni europee e internazionali.

(Dino Frisullo - 18.3.02, ore 22.30)

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Ultim'ora sullo sbarco in Sicilia:

I profughi sono già in viaggio da questa sera sui venti autobus noleggiati
dalla Prefettura di Catania. Destinazione, la roulottopoli nell'aeroporto
di Bari Palese, già definita "un lager" non solo dalle associazioni ma dal
Siulp, quindi chiusa, ed ora riaperta in via d'emergenza dal prefetto di
Bari come "centro di transito per richiedenti asilo". E' stata dunque
rigettata la proposta, avanzata da Azad e dall'associazionismo catanese, di
riaprire l'aeroporto Magliocco di Comiso (usato, come è noto, per
accogliere i profughi albanesi e giustificare la guerra in Kossovo) e di
garantire in loco, in Sicilia, l'identificazione e la procedura di asilo.
E' probabile che la Commissione per l'asilo giunga entro poco tempo a Bari,
per la procedura di "decimazione" già vista in precedenti occasioni. Si
profila dunque l'ennesimo tentativo di deportazione.