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R: L'EUROPA DELLA VERGOGNA
- Subject: R: L'EUROPA DELLA VERGOGNA
- From: "Corrado Giamboni" <corgiam at libero.it>
- Date: Fri, 8 Mar 2002 10:36:54 +0100
- Importance: Normal
grazie per questa panoramica -----Messaggio originale----- Da: dirittiglobali-request at peacelink.it [mailto:dirittiglobali-request at peacelink.it]Per conto di goin67 Inviato: mercoledì 6 marzo 2002 1.20 A: dirittiglobali at peacelink.it Oggetto: L'EUROPA DELLA VERGOGNA L'EUROPA DELLA VERGOGNA In tutta l'Europa si violano i diritti umani degli immigrati Gli Umanisti europei denunciano le gravissime violazioni dei diritti umani in atto nei loro paesi nei confronti degli stranieri che vi si rifugiano per sfuggire alla miseria e alla guerra. Gli immigrati vengono incolpati di tutti i mali che affliggono il paese ed equiparati a criminali, così da giustificare le vergognose misure prese contro di loro. Ecco alcuni casi: AUSTRIA: i rifugiati vengono rinchiusi in centri speciali, dove devono attendere fino a due anni per una risposta ufficiale alla loro richiesta. Alla fine pochissimi ottengono l'asilo politico. BELGIO: dopo la morte di una giovane nigeriana, soffocata con un cuscino dalla polizia sull'aereo che la riportava in patria, il governo ha accentuato la sua politica repressiva contro il movimento dei "sans-papiers" e aumentato il numero delle espulsioni. DANIMARCA: la situazione di immigrati e profughi è peggiorata a causa di una nuova politica messa in atto dal governo a partire dall'anno scorso. Tra le altre misure, i ricongiungimenti familiari sono permessi solo tre anni dopo che l'immigrato ha ottenuto il permesso di residenza, che viene concesso solo a chi parla danese. I genitori di immigrati che hanno più di sessant'anni non possono più raggiungere i figli in Danimarca. FRANCIA: in base alle nuove disposizioni sull'immigrazione, 75.000 immigrati sono stati regolarizzati, con un permesso di soggiorno della durata di un anno, che può essere rinnovato varie volte prima di ottenere un permesso di dieci anni. La consegna di questi documenti avviene in un clima di arbitrarietà, con ogni tipo di abusi e vessazioni. La richiesta di regolarizzazione di altri 64.000 stranieri è stata respinta. Costoro vivono in condizioni di grande precarietà e possono essere espulsi da un giorno all'altro. GERMANIA: a causa dei numerosi conflitti in varie parti del pianeta circa 10 milioni di bambini e giovani sono fuggiti dai loro paesi senza la compagnia di adulti. Le misure di sicurezza ai confini dell'Unione Europea fanno sì che solo una minima parte di questi minori raggiunga l'Europa occidentale. In Germania, ulteriori disposizioni di legge rendono ancora più difficile l'asilo, così che un gran numero di questi minori vengono espulsi e ritornano al loro paese, con un futuro incerto che si aggiunge alla miseria e ai traumi subiti. GRECIA: la minoranza curda viene discriminata per non inasprire le tensioni con la Turchia. Un gruppo di 1500 curdi che viveva per strada da mesi, con dei cartoni come unico riparo, è stato cacciato dalla polizia. Come alternativa, gli è stata offerta una pessima sistemazione in un luogo fuori Atene. INGHILTERRA: il Parlamento sta per discutere una nuova legge sull'immigrazione e l'asilo politico, che riduce gravemente il diritto di asilo. Secondo le nuove proposte, chi chiede asilo dovrà risiedere in centri predefiniti in diverse parti del paese. Aumenteranno inoltre l'utilizzo della detenzione, i poteri della polizia e i controlli sugli immigrati. ITALIA: nei centri di detenzione temporanea previsti dalla nuova legge sull'immigrazione vengono rinchiuse persone che non hanno commesso alcun reato, ma sono solo state arrestate sena documenti. Il loro diritto a nominare un difensore e a comunicare con l'esterno, pur previsto dalla legge, nella pratica è gravemente limitato. ISLANDA: la legge sugli stranieri che il Parlamento deve discutere prevede che uno straniero possa essere espulso se il suo comportamento costituisce una "minaccia" per la società, un termine vago che può generare ogni tipo di abusi e discriminazioni. LUSSEMBURGO: molti immigrati provengono dai paesi dell'ex Jugoslavia, lavorano e pagano i contributi, ma rimangono in una situazione di illegalità e possono essere espulsi da un giorno all'altro. OLANDA: il governo tenta in tutti i modi di scoraggiare le richieste di asilo politico. Gli stranieri che lo chiedono vengono rinchiusi in centri sovraffollati. Molti vengono respinti con la scusa che nei loro paesi di origine (per es. Nigeria, Eritrea e Iran) la situazione dei diritti umani è migliorata, altri sono rinchiusi in centri speciali di detenzione e quindi rimandati indietro. Altri ancora vengono buttati per strada con la famiglia. Gli immigrati senza documenti vengono esclusi dall'assistenza sanitaria e dall'istruzione. PORTOGALLO: agli angolani in fuga dalla guerra ripresa di recente nel loro paese viene rifiutato il visto, nonostante la legge preveda la sua concessione per ragioni umanitarie. SPAGNA: a Ceuta e lungo la costa spagnola di fronte all'Africa si sta costruendo un muro per fermare il flusso migratorio. La legge sugli stranieri nega l'assistenza sanitaria e la libera circolazione agli immigrati irregolari e permette di rinchiuderli in centri di detenzione, dove sono del tutto indifesi davanti al vuoto legislativo e agli abusi e agli arbitri della polizia. SVIZZERA: grazie a una legge speciale in vigore dal 1995 le autorità possono imprigionare in "centri di espulsione" stranieri maggiori di 15 anni che pure non hanno commesso alcun reato e proibire agli immigrati senza permesso di soggiorno di entrare in certe zone del paese o uscirne. Le case di individui e le sedi di associazioni sospettati di nascondere immigrati possono essere perquisite dalla polizia. UNGHERIA: gli stranieri fermati alla frontiera vengono trattati come criminali e rinchiusi in centri speciali fino a che non ottengono lo "status" di rifugiati che permette loro di rimanere nel paese. Anche quelli che chiedono asilo politico vengono internati. Tutti questi campi sono sovraffollati e con pessime condizioni igienico- sanitarie. In molti casi gli stranieri che protestavano hanno subito maltrattamenti. Secondo la legge la loro domanda dovrebbe essere vagliata entro 8 giorni, ma i tempi medi sono di 4-5 mesi. L'immigrazione non deve più essere considerata un problema di ordine pubblico. L'applicazione dei diritti umani e una degna politica di accoglienza da una parte, e il sostegno allo sviluppo economico e sociale dei paesi d'origine dall'altra sono l'unica risposta possibile di un'Europa che non debba più vergognarsi di se stessa.
- References:
- L'EUROPA DELLA VERGOGNA
- From: "goin67" <goin67 at yahoo.it>
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