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Re: FIOM
- Subject: Re: FIOM
- From: "Associazione Culturale Mediterraneo" <ass.cult.mediterraneo at katamail.com>
- Date: Fri, 16 Nov 2001 15:30:14 +0100
A proposito del messaggio dei Cobas sulla manifestazione dei metalmeccanici indetta dalla FIOM - CGIL. La critica faziosa non ha mai fatto avanzare il dibattito e le lotte di un solo palmo di mano. Considerare le proprie idee e lotte le uniche giuste non è mai stato un segno di democrazia. Attaccare la FIOM in questo momento in cui si mobilita, anche contro FIM e UILM che hanno firmato, nel miglior dei casi, è una miopia politica. Chi considera altri settori della classe operaia i nemici da battere, sbaglia di grosso e si troverà da solo isolato. Il nemico sta dall'altra parte, dalla parte del capitale: la confindustria e il suo rappresentante governo Berlusconi. Poi sulla questione capacità di mobilitazione, penso, non ci siano discussioni. Le manifestazioni di oggi hanno dimostrato una grande capacità di mobilitazione da parte della FIOM. Mi fa ridere il tentativo di sminuire il significato della partecipazione dei pensionati alle manifestazioni: sono cittadini con tutti i diritti di esprimere un loro parere, anche quello di scendere in piazza per difendere chi è ancora sul posto di lavoro. Mi viene un dubbio: non è che il capitalismo si sia insinuato così fortemente e profondamente nelle coscienze di certi, che considerano gli uomini come limoni: una volta spremuti si buttano via; no, cari amici. I pensionati sono una parte attiva della società e la loro partecipazione alle manifestazioni è un grande contributo). Lo stesso discorso lo farei per la partecipazione degli studenti alle manifestazioni non prettamente studentesche. La battaglia per la democrazia sindacale la si deve fare tra i lavoratori, non accusando la FIOM di mobilitare i metalmeccanici solo quando lo considera giusto il suo apparato. La frase degli amici dei Cobas mi sembra una tautologia. Quando dovrebbe l'apparato della FIOM mobilitare i lavoratori? L'unica risposta logica è : quando la FIOM matura la consapevolezza che è necessario scendere in piazza. Non ci sono altre risposte. Se l'analisi della FIOM non coincidono con quelli dei Cobas, non è mica una colpa della FIOM. I Cobas possono mobilitare i lavoratori sulla loro piattaforma. Ed è lì che si vedrà la democrazia sindacale: sulla capacità reale di mobilitazione. E penso che la differenza sia nota a tutti. Con tutto questo io non entro in merito alla questione metalmeccanici. Non ne conosco i particolari. Penso però che non si può attaccare solo per lo spirito di attaccare. Nella politica, per vincere si deve anche fare delle alleanze, che non cancellano le differenze, ma permettono di fare dei passi in avanti. Fare la guerra di tutti contro tutti mi ricorda le battaglie contro i mulini a vento di "donchisciottiana" memoria. Farid Adly, giornalista internazionalista ANBAMED, notizie dal Mediterraneo anbamed at katamail.com ----- Original Message ----- From: <cobas at inwind.it> To: <dirittiglobali at peacelink.it> Sent: Wednesday, November 14, 2001 5:58 PM Subject: FIOM > Venerdì 16 la Fiom farà scendere in piazza le truppe metalmeccaniche. > Come succede da tempo, quando "riemergono" i metalmeccanici, non importa > come e perché, c'è a sinistra lo scatenarsi di un acritico entusiasmo di > supporto : anche nei sindacati di base, che nelle fabbriche metalmeccaniche > sembrano aver delegato alla Fiom il progetto che essi sviluppano > soprattutto nel Pubblico Impiego. >
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