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Torino. Vietato manifestare contro la guerra (F.A.I.)
- Subject: Torino. Vietato manifestare contro la guerra (F.A.I.)
- From: "glr" <glr.y at iol.it>
- Date: Sat, 15 Sep 2001 17:49:10 +0200
- Priority: normal
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From: Umanità Nova redazione torinese <fat at inrete.it>
Date sent: Fri, 14 Sep 2001 14:03:24 +0200
Subject: Torino. Vietato manifestare contro la guerra ed il militarismo
Vietato manifestare contro la NATO e lo scudo spaziale
Comunicato
Torino. Vietato manifestare contro la guerra ed il militarismo
Vietato manifestare contro la NATO e lo scudo spaziale
La Questura di Torino, immediatamente allineata con le opinioni governative
in materia di libertà di manifestare, ha vietato il presidio organizzato
dalla Federazione Anarchica Torinese sabato 22 settembre alle 15,30 in
piazza Castello.
Leggiamo nel testo del provvedimento firmato dal Questore Cavaliere: "nelle
immediate vicinanze dell’area interessata alla manifestazione sono presenti
numerose sedi istituzionali ed altri obiettivi ritenuti ‘a rischio’" e un
chiaro accenno alle "emergenti esigenze di contemperare la sicurezza di
detti luoghi e vista anche la delicata situazione internazionale a cui la
manifestazione fa esplicitamente riferimento"; leggiamo inoltre che la
questura ha a cuore "l’esigenza di contemperare l’esercizio del diritto di
libertà di manifestazione con l’ordinato andamento della circolazione viaria".
I funzionari di polizia incaricati di comunicare il divieto hanno
espressamente parlato di motivi di "sicurezza e di opportunità" e
richiamato più volte il tema della vicinanza con "obiettivi sensibili".
Non varrebbe forse neppure la pena di sottolineare la natura pretestuosa di
un provvedimento in cui l’arbitrio della questura nell’aprire o chiudere
spazi salta immediatamente agli occhi ma è evidente, sin dalle tragiche
giornate di Genova, il tentativo di impedire ogni manifestazione di
dissenso criminalizzando le idee ed i movimenti.
Il Questore ha la faccia tosta di parlare di "sedi istituzionali",
"obiettivi a rischio" e di "ordinato andamento della circolazione viaria"
nell’area di piazza Castello, ormai pedonalizzata da anni e percorsa ogni
giorno da migliaia di cittadini. Non ci risulta che la piazza sia stata
chiusa al passaggio per impedire ad eventuali "malintenzionati" di
avvicinarsi al Palazzo della Regione ed alla Prefettura. Non ci risulta sia
stata chiusa per le manifestazioni tenutasi nei giorni scorsi. Ne consegue,
quindi, che i "rischi" di cui parla la questura torinese sono ben altri e
che ben altri sono gli intenti di chi ha emesso questo divieto.
Non si vuole che la critica al militarismo ed alla guerra trovino posto nel
centro di Torino in giorni in cui da ogni parte paiono prevalere l’odio,
l’intolleranza, l’invito alla rappresaglia violenta.
Sempre più marcata è l’attitudine a cancellare le ragioni del movimento
No-global effettuando un’infame equiparazione con il terrorismo.
La Federazione Anarchica Italiana è da sempre contro ogni forma di
militarismo, di guerra, di prevaricazione della libertà. La nostra ferma
condanna della ferocia bellica abbattutasi lo scorso martedì contro la
popolazione di due grandi città statunitensi è altrettanto forte della
condanna ai bombardamenti NATO in ex Jugoslavia e in Iraq.
Le vittime della ferocia degli Stati e degli eserciti sono sempre le
stesse: civili inermi, lavoratori, bambini. Per noi i loro volti ed il loro
diritto alla libertà, alla vita ed alla dignità sono i medesimi, che vivano
a Belgrado, a Baghdad, a New York o, speriamo che non sia, a Kabul.
Molte delle voci che oggi si levano in difesa della "civiltà",
dell’"umanità" e della "libertà" erano silenti, complici o peggio ancora
dirette responsabili dei bombardamenti della popolazione civile della
Serbia e del Kosovo. Per loro, per i guerrafondai, per gli ipocriti che
piangono i civili solo se a morire è chi vive nella parte "buona" del
mondo, le piazze sono state aperte in questi giorni.
Per gli antimilitaristi, per gli anarchici, per chi si schiera da sempre
per l’autogoverno contro la violenza degli Stati, contro la ferocia degli
eserciti, a Belgrado come a Manhattan, le piazze sono chiuse, i bavagli
sono pronti, la libertà di manifestare negata.
Nessuno ci impedirà di spiegare le ragioni del nostro antimilitarismo,
dell’opposizione alle guerre, agli eserciti, alle stragi, al nazionalismo.
Qualunque sia il colore della loro bandiera.
Invitiamo chiunque abbia a cuore la libertà di espressione, tutti gli
antimilitaristi, ad essere al nostro fianco.
Torino, 14 settembre 2001,
Federazione Anarchica Torinese - FAI
e-mail: fat at inrete.it
tel. 338 6594361
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