1/9 CON IL POPOLO KURDO AD ANKARA E A COLONIA (Fwd)



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Subject:        	1/9 CON IL POPOLO KURDO AD ANKARA E A COLONIA
Date sent:      	Tue, 28 Aug 2001 15:00:41 +0200

COMUNICATO - INVITO

CENTINAIA DI MIGLIAIA DI KURDI IN PIAZZA PER LA PACE
IL 1. SETTEMBRE AD ANKARA E A COLONIA

   Cinquemila autobus già prenotati da tutta la Turchia: secondo il 
partito di opposizione filokurdo Hadep non è azzardato prevedere 
una presenza di mezzo milione di persone nella grande marcia su 
Ankara del 1. settembre intitolata "Mano nella mano per la pace", 
paragonata da Mustafa Karayilan del Pkk alla marcia zapatista su 
Città del Messico.

   Pare che il governo abbia autorizzato la manifestazione, che 
dovrebbe concludersi nel grande Ippodromo di Ankara, anche se 
divieti, raid di polizia e arresti si susseguono contro le sedi locali 
dell'Hadep e le iniziative di preparazione della marcia in città come 
Bingol, Batman, Mersin, Hatay, Iskenderun, Diyarbakir. A Istanbul ieri 
cinquanta donne sono state arrestate quando la polizia ha caricato 
un corteo del movimento delle "Madri per la Pace".

   Alla manifestazione di Ankara parteciperà anche una delegazione 
italiana, attualmente a Van, mentre da Roma e Milano il giorno prima 
alcuni autobus porteranno italiani e kurdi all'altro grande 
appuntamento parallelo per la pace del 1. settembre, il Festival 2001 
intitolato "La nostra identità, il nostro orgoglio" programmato con 
dieci gruppi musicali e decine di oratori nel Mungersdorfer Stadion 
di Colonia, in Germania.

   In vista delle due manifestazioni anche i diecimila prigionieri politici 
kurdi in Turchia hanno avviato un digiuno collettivo dal 15 agosto al 1. 
settembre, per la pace ma anche per l'amnistia generale, l'abolizione 
dello stato di emergenza e della pena capitale e per una soluzione 
della questione kurda. Lo sciopero della fame è accompagnato da 
iniziative analoghe dei loro parenti, specialmente delle donne, nelle 
sedi dell'Hadep in tutto il paese.

   Il fratello di Abdullah Ocalan, Osman, ha chiesto che una 
conferenza internazionale di pace, preceduta da incontri nei vari 
paesi, riunisca con i rappresentanti del popolo kurdo "tutti i governi 
dei paesi in cui i kurdi risiedono". Osman Ocalan si è detto anche 
preoccupato per la salute di suo fratello, ed ha chiesto il suo 
trasferimento dall'isola di Imrali. Sulla vicenda l'udienza della Corte 
per i diritti umani di Strasburgo, prevista per il 31 agosto, è stata 
spostata alla fine di settembre.

   Il presidente dell'Associazione per i diritti umani (Ihd) Husnu Ondul 
ha intanto illustrato in una conferenza stampa i dati sulle violazioni dei 
diritti nel primo semestre del 2001. A conferma della denuncia di 
Amnesty International, mentre si riducono (ma restano gravi) i dati 
sulle esecuzioni sommarie e le sparizioni, e crollano quelli sui morti 
in combattimento, crescono fino a 435 le denunce di tortura da parte 
della polizia, e restano stabili (95 casi) le detenzioni per motivi di 
opinione.

   Rimane grave anche la situazione dei prigionieri della sinistra turca 
e dei loro familiari, ormai giunti all'undicesimo mese di digiuno totale 
con un bilancio finora di 31 morti per fame. Mentre la polizia ha 
circondato il quartiere di Kucuk Armutlu a Istanbul, dove digiunano i 
parenti dei detenuti e dove per giovedì è attesa una delegazione 
dall'Italia, a Izmir un gruppi di picchiatori armati di bastoni e 
accompagnati dalla polizia hanno fatto irruzione ieri nella casa in cui 
digiunavano due giovani loro parenti e li hanno portati via, quasi privi 
di sensi.

(Associazione Azad - A cura di Dino Frisullo - 28.8.01)

Info. per autobus da Roma e Milano per Colonia: 
06.42013576 - 329.9604399 - 06.57302933


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