[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Dopo la violenza in strada, quella in tv
- Subject: Dopo la violenza in strada, quella in tv
- From: "Giacomo Alessandroni" <giacomo_alessandroni at tin.it>
- Date: Fri, 20 Jul 2001 17:33:59 +0200
- Importance: Normal
Alla cortese attenzione del Direttore Emilio Fede. e, per conoscenza, Giulio Albanese (Agenzia di Stampa MISNA) Redazione editoriale di Carta Alessandro Marescotti (Responsabile portale internet PeaceLink.it) Lista di discussione "Diritti umani" del portale PeaceLink.it Centro di Ricerca per la Pace (diretto da Peppe Sini) Riccardo Orioles (Giornalista antimafia) Lilly di Felice (Assistente sociale) _________________________________________ DOPO LA VIOLENZA IN STRADA, QUELLA IN TV Lettera aperta con preghiera di massima diffusione _________________________________________ Caro direttore, ho da poco assistito al Suo ennesimo show al TG4. Lei potrebbe prontamente rispondermi che Mediaset e' una struttura privata e nessuno mi ha puntato un fucile alla tempia per guardarla, ma una riduzione cosi' semplicistica della questione mi sembra inaccettabile in quanto sebbene la struttura sia privata, considerato l'elevato numero di persone raggiunte dal suo servizio e la tipologia nella quale si colloca (informazione) creano una situazione diversa dal classico varieta', dalla "ficscion" o da qualsiasi altra tipologia di trasmissione televisiva. E' stato terribile vederLa mentre imbavagliava una Sua dipendente nel tentativo di spiegare la situazione a Genova. Io sono terribilmente spiacente che "solo" una frangia minoritaria abbia innescato e proseguito le violenze e che -al momento del Suo servizio televisivo- le quattro persone che erano riuscite a scavalcare la sottile linea rossa fossero state rispedite indietro e non <<incarcerate a vita>> come Lei ha proposto dai teleschermi del Suo telegiornale. Lei sa benissimo che i controlli per arrivare a Genova sono stati severissimi, che attualmente non è nemmeno possibile fare il bagno lungo la costa per ben 1.000 metri onde evitare che qualcuno si avvicini a nuoto; precauzioni che rasentano la paranoia ma necessarie per assicurare una manifestazione ed un summit pacifico. Io non lo so, ma vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse chi ha armato di mazze i cosiddetti anarchici (visto che a Lei questa definizione sembra non piacere, in quanto li distingue dal resto dei manifestanti). Lei sa altrettanto bene che alle tute bianche e al Gsf hanno prelevato persino le aste degli striscioni in quanto se ne poteva fare un uso improprio. A questo punto penso che la mia domanda sia del tutto lecita. Attenzione: non sto accusando nessuno, Stato incluso, di istigazione a delinquere. Affermo semplicemente che la situazione che ha generato questa tensione e' completamente anomala. Se le forze dell'ordine hanno esercitato un severo controllo (e Lei ne e' testimone) nei confronti di tutte le persone che volevano venire a Genova per manifestare (questo indipendentemente dalle apparenti intenzioni), la domanda sorge spontanea: come e' possibile che in testa al corteo ci fossero persone armate (una mazza usata per colpire una persona io la definisco arma)? Fatte queste precisazioni mi preme farle due osservazioni: 1. Si ricordi sempre che Lei, nel momento in cui parla a milioni di persone si ritrova in mano un potere non indifferente. Affermare <<quelle persone andrebbero rinchiuse in galera a vita>> e' una sua opinione che diverge dalla legislazione. Una cosa e' scrivere un'editoriale, un'altra commentare un fatto di cronaca. Io non ho il potere di farlo, ma penso che per questo dovrebbe essere radiata dall'Ordine dei Giornalisti. Naturalmente per questa mia affermazione ha il diritto di replica. 2. Condizione necessaria e sufficiente per essere definiti professionisti, nell'ambito dell'informazione, e' che questa sia corretta e completa. 2.1. Per quanto riguarda la correttezza si intende fornire informazioni esatte, non manipolate, e fin qui possiamo dire di esserci. 2.2. La completezza, cosa spesso trascurata, sta a significare che l'informazione contempla tutti i fatti e dati che la costituiscono, non solo alcuni, ovvero: non e di parte. Ho fatto queste osservazioni in quanto lei potra' anche essere innamorato alla follia del suo presidente Berlusconi, ma deve (questo e' un imperativo che deriva dalla professione che esercita) sempre rispettare anche tutte le persone che non condividono i suoi pensieri, soprattutto se si parla di suoi collaboratori. Si fidi di loro, gli lasci spazio: e' un consiglio da amico. Infine, visto che ormai ci siamo, rispetti anche noi italiani, ci fornisca un servizio che non sia la lode quotidiano al Cavaliere. Con Sua immensa gioia aumenteranno gli ascolti e la stima nei Suoi confronti. Nel porgerLe distinti saluti, resto a sua disposizione (e di tutti gli altri destinatari della presente) per contributi e occasioni di dialogo, ing. Giacomo Alessandroni. _________________________________________ E-mail mailto:giacomo_alessandroni at tin.it Web http://www.peacelink.it Wap http://db.peacelink.it/wap _________________________________________
- Prev by Date: (Fwd) [uma-list] I BUONI DI MARONI
- Next by Date: [no subject]
- Previous by thread: (Fwd) [uma-list] I BUONI DI MARONI
- Next by thread: [no subject]
- Indice: