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(Fwd) CS 54-2000 - Arabia Saudita
- Subject: (Fwd) CS 54-2000 - Arabia Saudita
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Wed, 10 May 2000 21:30:16 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "Amnesty International" <press at amnesty.it> To: stampa at amnesty.it Date sent: Wed, 10 May 2000 13:11:11 +0000 Subject: CS 54-2000 - Arabia Saudita Send reply to: "Amnesty International" <press at amnesty.it> # Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner at amnesty.it # Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare press at amnesty.it ARABIA SAUDITA: UN SISTEMA GIUDIZIARIO COLPEVOLE Amnesty International lancia oggi un nuovo rapporto intitolato "Arabia Saudita: incoraggiare il dibattito sui diritti umani". Sotto esame il sistema giudiziario, che consente detenzioni e arresti arbitrari e priva spesso il cittadino del fondamentale diritto alla difesa. Frequenti i casi di processi arbitrari e segreti. Basta spesso la confessione per essere condannati e le possibilita' di ricorso in appello sono pressoche' nulle. Questa situazione e' permessa da un codice penale assai vago. La Fatwa n. 148, ad esempio, riguarda la "corruzione sulla terra" e prevede la pena di morte per tutti i reati ad essi riconducibili. Dal lancio del precedente rapporto di Amnesty International "Arabia Saudita: uno stato di segreta sofferenza", il 28 marzo scorso, sono avvenute altre 12 esecuzioni, per un totale di 25 nel solo 2000. Sono avvenute anche altre 4 amputazioni giudiziarie, per un totale di 9. Le autorita' saudite sostengono che il loro sistema giudiziario e' in grado di assicurare processi equi. In realta' la magistratura, sottomessa al potere esecutivo e in particolare ai ministri della giustizia e degli interni, non svolge mai una funzione di garanzia e di controllo. I giudici continuano a considerare valide le confessioni estorte con la tortura, sebbene l'Arabia Saudita sia tra i firmatari della convenzione delle nazioni Unite contro la Tortura. Amnesty International accoglie con favore le recenti promesse in materia di diritti umani del governo di Ryad, ma chiede che si passi finalmente a misure concrete. Ad oggi, infatti, non sono stati ancora affrontati i problemi denunciati nel primo rapporto di Amnesty International. FINE DEL COMUNICATO Roma, 10 maggio 2000 Ufficio Stampa Amnesty International ------- End of forwarded message -------
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