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(Fwd) appello Dario Fo/raccolta di firme per l'estradizione
- Subject: (Fwd) appello Dario Fo/raccolta di firme per l'estradizione
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Thu, 30 Mar 2000 02:25:31 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- Da: piodem at libero.it Oggetto: appello Dario Fo/raccolta di firme per l'estradizione di Delfo Zorzi Data: Mar, 28 mar 2000 16:23 COMUNICATO - Dopo la pubblicazione sul Manifesto dell'Appello di Dario Fo e di quello dell'Associazione Vittime di Piazza Fontana (che vi allego al presente mail) stiamo ora predispondendo la campagna per la raccolta di firme e probabilmente la costituzione di un comitato. Se qualcuno di voi volesse aderire, o semplicemente contribuire con qualche idea e/o iniziativa, e' benvenuto. In particolare, occorrerebbe che uno o piu' enti pubblici o privati (ambasciata, istituto di cultura, Ice, Enit, Camera di Commercio etc) offrissero la loro disponibilita' ad ospitare il registro, in modo da poter indicare un punto di riferimento preciso. Per il momento, invito a comunicare idee, commenti e/o adesioni - ma ovviamente anche eventuali critiche - al mio e-mail personale. Inutile dire, perche' lo sottolinea Dario Fo nella sua richiesta - che non si tratta di una battaglia......'politica' (non ci sarebbe nulla di male, per carita') bensi' di una legittima (sacrosanta, verrebbe da dire) richiesta di giustizia. Noi non sappiamo se Delfo Zorzi abbia o meno messo la bomba a Piazza Fontana. Ma e' per questo agghiacciante reato che e' stato incriminato e rinviato a giudizio, ed e' giusto - come hanno fatto tanti altri 'protagonisti' degli 'anni di piombo', primi fra tutti Sofri, Bompressi e Pietrostefani, che non si sono trincerati dietro protezioni, residenze e identita' di comodo - che affronti il processo. Se ha qualcosa da dire, che lo dica in aula, a Milano. Non restandosene nascosto in Giappone, e rilasciando interviste maliziose, arroganti e, forse, 'cifrate'. Grazie per l'attenzione Pio d'Emilia ========================= I testi che seguono sono stati anche faxati. Gli originali sono in mio possesso. Chi ne volesse una copia, puo' farne richiesta via e-mail. Si accludono: 1) Richiesta affissione pubblica firmata da Dario Fo & Franca Rame 2) Appello di Dario Fo & Franca Rame al premier Obuchi (pubblicato sul Manifesto del 23 marzo 2000) 3) Lettera aperta al premier Obuchi del presidente dell'associazione familiari vittime di Piazza Fontana, dr. Luigi Passera Gli appelli sono disponibili anche in inglese e giapponese. La versione giapponese viene inviata in attachment separato, leggibile ovviamente solo se si dispone del doppio sistema operativo o Japanese Language Kit ++++++++++++++++++++++++++ dario fo & franca rame Premio Nobel per la Letteratura, 1998 Viale Piave 11 20129 - Milano Tel/Fax 02-783203 S.E. Gabriele Menegatti Ambasciatore d'Italia Enti e Organizzazioni Italiane in Giappone loro sedi e, p.c. dr. Pio d'Emilia Il Manifesto Tokyo Oggetto: Appello per l'estradizione di Delfo Zorzi. Richiesta di affissione in luogo aperto al pubblico, con possibilita' di raccolta di firme Nei giorni scorsi abbiamo affidato a Pio d'Emilia, corrispondente del Manifesto, una lettera aperta al Primo Ministro giapponese Keizo Obuchi. All'iniziativa si e' unito, con un appello separato, il Presidente dell'Associazione Vittime di Piazza Fontana, Luigi Passera. Dopo anni di oblio, il processo di Piazza Fontana, un evento che non puo' non coinvolgere profondamente tutti i cittadini italiani, a prescindere dalle loro idee o simpatie politiche, si e' finalmente riaperto a Milano e sta lentamente proseguendo le udienze. Il ministro della Giustizia Diliberto, colmando passate lacune giustamente denunciate dalla stampa, ha finalmente formalizzato la richiesta di estradizione di Delfo Zorzi, principale imputato del processo. Tale richiesta e' attualmente al vaglio del governo giapponese. Riteniamo che la vicenda debba continuare a mantenere un alto livello di visibilita' non solo per l'opinione pubblica italiana, ma anche di quella giapponese. E' inammissibile che un ricercato, latitante, accusato di strage, possa approfittare della sua identita' giapponese per crearsi un'immagine di rispettabilita', continuando a fare affari e facendosi passare, come risulta da sue recenti dichiarazioni, come "il re della moda in Giappone", un "moderato conservatore amante dei gatti", che vive "come un cancro" le infamanti e infondate accuse che gli vengono contestate. (intervista a "La Stampa" del 22 marzo u.s.) Chiediamo dunque a tutti voi di voler dare il vostro contributo alla verita', informando i frequentatori dei vostri uffici - soprattutto giapponesi - su chi e' in realta' Hagen Roi/Delfo Zorzi. Un latitante colpito da mandato di cattura internazionale, sul quale, dal 25 marzo scorso, pende richiesta ufficiale di estradizione del governo italiano. Le accuse contro di lui sono frutto di lunghe, faticose e spesso difficoltose indagini che un pugno di coraggiosi magistrati, primo fra tutti il giudice Salvini, ha avuto la costanza di continuare nonostante l'oblio, i depistaggi, le menzogne e le omissioni. Vi saremo oltremodo grati se vorrete predisporre, oltre all'affissione degli appelli in lingua italiana e giapponese, anche un registro dove sia possibile raccogliere firme di adesione. Pio d'Emilia, che ci legge per conoscenza e al quale va il merito di aver testardemente perseguito questa vicenda, ha l'incarico di coordinare questa iniziativa e piu' in generale la gestione pubblica dei nostri appelli in Giappone. Ringraziando per la cortese attenzione e collaborazione Dario Fo & Franca Rame Per informazioni & comunicazioni: Pio d'Emilia: Tel/Fax 03-3424-4976 Cellulare 090-2901-8953 =============================Lettera aperta al premier Obuchi================== dario fo & franca rame Nobel Prize 1998 for Literature Viale Piave 11 20129 - Milano Tel/Fax 02-783203 Lettera aperta al Primo Ministro del Giappone On. Keizo Obuchi (Questo appello e¹ stato pubblicato da "Il manifesto" del 23 marzo 2000 e ripreso il giorno dopo da tutta la stampa italiana e internazionale. Il Ministro della Giustizia Diliberto, il 26 marzo, ha annunciato di aver chiesto ufficialmente al governo giapponese l¹estradizione di Delfo Zorzi/Hagen Roi) Onorevole Primo Ministro, Ci rivolgiamo a Lei come rappresentante del popolo giapponese, un grande popolo che ha sempre saputo reagire con dignita' e coraggio alle numerose prove cui e' stato chiamato e al quale il popolo italiano e' legato da grande amicizia e profondo rispetto. Nel suo paese si nasconde da oltre vent'anni un pericoloso terrorista fascista, imputato per il reato di strage e ricercato da mandato di cattura internazionale. Questo signore si chiama Delfo Zorzi, ma dal 1989, avendo ottenuto la nazionalita' giapponese, e' diventato Hagen Roi, un rispettato uomo d'affari che opera nel mondo della moda. Si dice che questo signore abbia goduto di importanti appoggi nel Suo paese e che il governo giapponese abbia voluto e intenda proteggerlo. Noi non lo crediamo. Pensiamo invece che egli abbia ingannato le vostre autorita', nascondendo il suo passato e ponendo il suo governo nell'imbarazzante posizione di proteggere un pericoloso terrorista, accusato di aver messo una bomba in una banca e di aver ucciso 16 persone. Sappiamo che tra Italia e Giappone non esiste trattato di estradizione, ma sappiamo anche che quando c'e' la sincera volonta di collaborare, un atto di giustizia e' sempre possibile. Il recente accordo con il Libano ne costituisce una prova. Ed e' proprio questo, onorevole primo ministro, che le chiediamo. Un atto di giustizia nei confronti dei familiari delle vittime e di amicizia verso l'intero popolo italiano. Delfo Zorzi non e' Hagen Roi. Delfo Zorzi e' Delfo Zorzi, esponente di punta dell'estrema destra neonazista italiana, piu' volte condannato per atti di terrorismo e persino per contraffazione di marchi. Il suo posto, in questo momento, non e' tra i salotti di Tokyo, ma sul banco degli imputati della Corte d'Appello di Milano, che lo sta processando per il reato di strage. Grazie per l'attenzione Milano, 20 marzo 2000 Dario Fo & Franca Rame Premio Nobel 1998 per la Letteratura +======================ENGLISH VERSION=========================== dario fo & franca rame 1998 Nobel Laureate for Literature OPEN LETTER TO KEIZO OBUCHI Prime Minister of Japan ( this letter has been first published on the Italian Daily newspapaer "Il Manifesto" on March 23rd and than carried by other media on March 24th). Mr. Dario Fo went on TV along with Minister of Justice Oliviero Diliberto to press the case. The Italian Ministry of Justice has officially requested the extradiction of Mr. Delfo Zorzi/Hagen Roi on March 26th) Your Excellency, We, the undersigned, Dario Fo and Franca Rame, Nobel Prize Laureates for Literature (1998), are writing to you, the representative of the Japanese people. We admire the way your people, bound by longstanding friendship with our country, has achieved so much despite many difficult and painful events. You may be aware that for more than 20 years your country has sheltered a dangerous fascist terrorist, who's name is on a international wanted list. His name is Delfo Zorzi. Mr Delfo Zorzi acquired Japanese nationality in 1989. His name is now Hagen Roi, and he has re-invented himself as a respected business man in the fashion world. Press reports contend that he has benefitted from high-level backing, and that the Japanese Government has protected him and intends to continue doing so in the future. We do not believe these reports. But we do believe that this person has cheated Your people, hiding his past and placing your government in the embarrassing position of harbouring a dangerous terrorist, accused, among other crimes of placing a bomb in a bank which killed 16 people. We understand there is no extradition agreement between Italy and Japan. Moreover, he is now a Japanese national. But we believe that an act of justice, and cooperation in a spirit of goodwill cooperation is still possible. The recent deal between Lebanon and Japan stands as a good proof ot this. And this is precisely what we are seeking - an act of justice towards the bereaved families of the victims, and toward the Italian people. Your Excellency: Delfo Zorzi is not Hagen Roi. Delfo Zorzi is still Delfo Zorzi, a leader of the neonazi oriented ultra rightist world in Italy, repeatedly found guilty of terrorist attacks and even of doubtful business practices, like trademark counterfating. Your Excellency: Delfo Zorzi should not be allowed to remain at large, as a free citizen in Tokyo's glamourous fashion world. His rightful place is in the Milano Criminal High Court, where is presently being tried in absentia". Thank You for your attention Milano, 20 March 2000 Dario Fo & Franca Rame Nobel Prize for Literature, 1998 ============= Lettera dell'associazione familiari vittime Piazza Fontana ============ Associazione Familiari Vittime di Piazza Fontana Il presidente: Luigi Passera APPELLO AL PRIMO MINISTRO DEL GIAPPONE, KEIZO OBUCHI On. le signor Primo Ministro, il sottoscritto Luigi Passera, Presidente dell'Associazione dei Familiari delle Vittime di Piazza Fontana si rivolge a Lei quale rappresentante del popolo giapponese affinche' voglia considerare la necessita' di compiere un atto di giustizia in favore dei familiari delle 16 vittime e degli 84 feriti della "strage di Piazza Fontana", uno dei piu' gravi atti di terrorismo avvenuti in Italia, il 12 dicembre 1969. Un attentato il cui impatto politico e sociale equivale, a quanto mi riferiscono alcuni profondi conoscitori del Giappone, al vostro caso "Sayama-sanso" o, piu' recentemente, alla vicenda del gas nervino nella metropolitana di Tokyo. Sarebbe troppo lungo spiegare le ragioni per le quali dopo piu' di trent'anni la giustizia italiana non e' ancora riuscita ad accertare con una sentenza definitiva le responsabilita' di quella strage. Lo scorso 16 febbraio, a Milano, si e' tuttavia aperto un nuovo processo, frutto di una lunga e complessa indagine, che ha come imputato principale, accusato di essere l'esecutore materiale della strage, il signor Delfo Zorzi, insieme ad altri imputati. Delfo Zorzi, imputato di strage e dal 1997 ricercato da mandato di cattura internazionale, vive e risiede da oltre vent'anni in Giappone. E nel 1989 e' divenuto cittadino giapponese. In Giappone ha acquisito una nuova identita': si chiama Hagen Roi e sembra abbia avviato una proficua attivita' commerciale nel settore della moda. Il signor Delfo Zorzi e' un noto esponente dell'estrema destra italiana degli anni '60 e '70, piu' volte coinvolto, imputato e condannato per vicende legate all'associazione segreta neonazista Ordine Nuovo. (Nel 1994 ha anche riportato una condanna a....anni per contraffazione di marchi, presso il tribunale di venezia) La stampa italiana ha ripetutamente scritto che il governo giapponese 'nasconde e protegge' il signor Delfo Zorzi. Ma noi facciamo fatica a crederlo. Non possiamo credere che un Paese civile e democratico, passato dalla distruzione della guerra all'attuale benessere economico, vittima di numerose calamita' e sofferenze, nonche' di atti di terrorismo, possa avere coscientemente protetto e continui a proteggere un ricercato internazionale per il reato di strage. Piuttosto, pensiamo che il signor Delfo Zorzi abbia ingannato le vostre autorita', nascondendo il suo passato. Alcuni giornali italiani hanno scritto, negli ultimi giorni, che l'acquisizione della nazionalita' giapponese da parte di Delfo Zorzi potrebbe essere inficiata da gravi irregolarita' e persino che egli abbia goduto di aiuti e connivenze illegittime. Noi non possiamo sapere se cio' corrisponda alla verita', ma le chiediamo di volerlo verificare con lo stesso impegno con il quale il governo giapponese ha perseguito la vicenda del terroristi giapponesi rifugiati all'estero e conclusasi in questi giorni. La preghiamo, onorevole signor Primo Ministro, di fare tutto il possibile affinche' Delfo Zorzi venga consegnato senza ulteriore indugio alle autorita' italiane per essere processato per i reati gravissimi di cui e' accusato. Abbiamo avuto notizia, in questi giorni, che il governo giapponese e' riuscito ad ottenere la consegna di alcuni membri dell'Armata Rossa detenuti in Libano, paese con il quale il Giappone non ha trattato di estradizione, cosi' come non c'e' con l'Italia. Questo significa che quando c'e' la volonta', il desiderio di cooperare con un Paese amico, un atto di giustizia e' sempre possibile. Italia e Giappone sono Paesi legati da profonda ammirazione e rispetto reciproco. Un suo autorevole intervento non potrebbe che dare ulteriore impulso all'amicizia tra i nostri due popoli, alla vigilia della visita del nostro presidente del Consiglio e dell'importante manifestazione "Italia in Giappone 2001". Sono sicuro, a nome di tutti i familiari delle vittime di Piazza Fontana, di poter contare sul suo alto senso di giustizia e su quello dell'intero popolo giapponese, che non puo' restare insensibile, proprio perche' esso stesso gravemente provato da simili eventi, difronte al dolore di centinaia di persone che ancora oggi piangono i loro cari, vittime di un vigliacco e barbaro atto di terrorismo. Con ossequio Luigi Passera ------- End of forwarded message -------
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