(Fwd) CS32-2000



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CS 32-2000

"STOP ALL'USO DEI BAMBINI SOLDATO!"
300.000 FIRME CONSEGNATE OGGI AL PRESIDENTE 
DELLA REPUBBLICA

 "La guerra non e' un gioco da bambini, eppure oltre 300.000 ragazzi 
e adolescenti vengono impiegati come soldati, nei conflitti che 
insanguinano il pianeta Terra alle soglie del nuovo millennio". 

Lo ha sottolineato oggi la Coalizione Italiana "Stop all'uso dei 
bambini soldato!" consegnando al presidente della Repubblica Carlo 
Azeglio Ciampi le oltre 300.000 firme raccolte in tutta Italia a 
sostegno dell'appello per bloccare lo sfruttamento dei minori nelle 
guerre e il loro arruolamento. La delegazione ricevuta dal Presidente 
della Repubblica era formata dai rappresentanti delle principali 
organizzazioni promotrici della Coalizione italiana "Stop all'uso dei 
bambini soldato!": Amnesty International - sezione italiana, 
UNICEF-Italia, BICE-Italia, COCIS, Jesuit Refugee Service-Centro 
Astalli, Societa' degli Amici -Quaccheri, Telefono Azzurro, Terre 
des Hommes-Italia, Volontari nel mondo-FOCSIV, che sin dall'anno
scorso hanno unito le loro forze per mobilitare l'opinione 
pubblica italiana, cosi' come sta avvenendo in altri paesi europei ed 
extraeuropei nel quadro della campagna internazionale  "Stop all'uso 
dei bambini soldato!"  

L'appello lanciato dalla coalizione italiana 
chiede che:

 · il Parlamento italiano modifichi le leggi vigenti, 
fissando a 18 anni la soglia minima per l'arruolamento (l'Italia e' 
uno dei 49 paesi che ancora consentono l'arruolamento di minori di 
18 anni); 

·  il Governo italiano appoggi in sede ONU, e in tutte le 
sedi internazionali, l'innalzamento da 15 a 18 anni dell'eta' minima 
prevista per l'arruolamento (adottando il Protocollo opzionale alla 
Convenzione sui diritti dell'infanzia).

"Un primo passo a livello internazionale e' stato compiuto lo scorso 
gennaio con l'approvazione della speciale Commissione ONU 
del testo del Protocollo opzionale contro l'arruolamento 
forzato di minori di 18 anni. Occorre ora che il Parlamento 
italiano ratifichi quanto prima tale protocollo - ha 
sottolineato Giovanni Micali, Presidente dell'UNICEF-Italia, a nome 
della Coalizione - ma urge un ulteriore impegno dell'Italia per 
vietare anche l'arruolamento volontario; un primo voto positivo e' 
gia' venuto il 2 febbraio dalla Commissione difesa della Camera dei 
deputati".

Fra i firmatari dell'appello, oltre a numerosissimi sindaci, politici e 
sindacalisti (da Walter Veltroni a Sergio Cofferati, a Francesco 
Rutelli), numerose personalita' ecclesiastiche come il Cardinale di 
Palermo Mons. Salvatore de Giorgi, il Vescovo di Varese Mons. 
Marco Ferrari e il direttore della Caritas italiana Don Elvio Damoli, 
personaggi della cultura, del giornalismo e dello spettacolo come gli 
scrittori Dacia Maraini e Luis Sepulveda, lo psichiatra Massimo 
Ammaniti, il filosofo Manlio Sgalambro, il direttore generale della 
RAI Pierluigi Celli, il direttore di RAI 1 Agostino Sacca', il 
direttore di "Repubblica" Ezio Mauro, il Presidente dell'Ordine dei 
giornalisti Mario Petrina, l'inviato del Corriere della Sera Maurizio 
Chierici, la conduttrice di "Chi l'ha visto" Marcella de Palma,  
recentemente scomparsa, Silvestro Montanaro, autore di "C'era una 
volta", Tiziana Ferrario, Maria Luisa Busi, Ornella Vanoni, Antonello 
Venditti, Lino Banfi, Giorgia, Simona Marchini, Francesca Archibugi, 
Eleonora Brigliadori, Cecilia Gasdia, Enzo Avitabile, Roberto 
Vecchioni, Francesco Gucci , Franco Battiato, Nino D'Angelo, 
David Riondino, il campione della vela (e della solidarieta') 
Giovanni Soldini e l'olimpionico di Pentathlon moderno Daniele 
Masala, e moltissimi altri.	

Rispondendo all'indirizzo di saluto rivoltogli dalla Coalizione 
Italiana "Stop all'uso dei bambini soldato!", il Presidente della 
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha espresso il suo apprezzamento 
per il lavoro svolto dalla Coalizione e l'auspicio che il 
dibattito internazionale su questo tema porti anche a concreti 
risultati a difesa dell'infanzia nei paesi in cui questa atroce forma 
di sfruttamento dei bambini e' maggiormente diffusa.
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 21 marzo 2000

Ufficio Stampa 
Amnesty International

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