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l'8 marzo delle donne del Sud-Kivu: "Noi vinceremo con la nonviolenza"
- Subject: l'8 marzo delle donne del Sud-Kivu: "Noi vinceremo con la nonviolenza"
- From: "serv. informazioni Congosol" <congosol at neomedia.it>
- Date: Sun, 5 Mar 2000 17:45:36 +0100
==================================================== fonte: le donne del Sud-Kivu (Rep. Dem. del Congo) traduzione nostra ==================================================== CHI GUADAGNA NEL BAGNO DI SANGUE DEL SUD-KIVU? GRIDO DISPERATO DELLE DONNE Fin dalle origini, in molti lo hanno detto, insegnato e cantato: "La guerra e' cattiva, e' un peccato, un offesa al creatore", e tutti coloro che la fanno, per qualsivoglia motivo, e che mettono fine alla vita degli altri, sono malvagi. Qui da noi, e' guerra gia' da quattro anni. A migliaia si sono perdute delle vite umane, famiglie intere sono state sterminate; e tutta la societa', sia dalla parte di chi uccide che dalla parte di chi viene ucciso, e' minata. Percio' nessuno puo' pensare di guadagnarci. Perche', anche se ammassa oro, cotone, cassiterite, diamanti e molti altri beni, niente avra' il valore del suo vicino ucciso. Ne vediamo molti che seminano odio e raccolgono morte. Che cosa vincono? Questa guerra assurda dell'Rcd, che dura da quasi due anni, non porta niente di buono alla societa'. I bambini hanno detto no a questa guerra, e anche gli adulti. I giovani vi si sono fieramente opposti, e anche i vecchi. I nostri vescovi e i nostri Pastori l'hanno condannata. Chi si ostina a proseguirla, che cosa vince? In questi ultimi tempi, tutti sono stanchi, perfino i committenti di cio' che nessuna persona normale ha approvato. E' tempo che le figlie e le madri proclamino ad alta voce e a tutti, che anche loro ne hanno abbastanza della guerra. Le loro famiglie sono state bruciate a MAKOBOLA, i loro Mwami (leader tradizionali, ndt), preti, religiosi e genitori sono stati assassinati a KASIKA, i loro amici e fratelli sono stati sgozzati a BURHINYI, le loro madri e le loro zie sono state sepolte vive a MWENGA, le altre sono state sventrate a KAMITUGA, il loro curato KAKUJA e' stato assassinato a KALONGE, le loro parrocchie e i loro templi sono stati saccheggiati. Perche' questa pervicacia nel versare il sangue degli innocenti? Arrivano perfino a prendersela con gli uomini di Dio, innocenti e pacifici. Ma dove vogliono arrivare? Tutti conoscono il carico familiare che pesa oggi sulle madri. I villaggi sono deserti, non c'e' piu' raccolto. Famiglie senza alcun reddito ospitano decine di fratelli e sorelle che fuggono dalle ostilita' e dalle uccisioni a BUNYAKIRI, KALONGE, BURHALE, NINJA, e KAMITUGA. E i malvagi non si stancano. Hanno decuplicato le tasse per comprare le armi e nutrire le truppe straniere venute per uccidere, e chiedono l'applauso, e che gli si continui a dare quel poco che ci rimane. E' troppo! Noi le madri, siamo arrabbiate, esacerbate, esasperate. Noi paghiamo il prezzo piu' alto di questa sporca guerra: vedovanza prematura, stupri e violenza, peso economico di una famiglia dove il capo (il marito) non riceve piu' alcun salario da tempo immemorabile. Le madri stavano preparando, per l'8 marzo, la festa internazionale della Donna, come tutte le donne di tutto il mondo. Ma non celebreranno questa giornata in Congo, in particolare nell'est del Congo. Le cattoliche preparavano gia' le loro manifestazioni in vista del giubileo delle madri; per il prossimo 25 marzo e' ormai impossibile organizzare tutto, non soltanto a causa della miseria crescente, ma anche a causa di questo attacco inesplicabile contro le chiese, e contro la Chiesa cattolica in particolare, spinto fino all'assassinio sistematico dei preti, l'ultimo dei quali in ordine di tempo e' stato l'abate Pepe REMI a Kiliba. Le persone che non rispettano cio' che vi e' di piu' onorevole e di piu' sacro, e che arrivano ad attaccare un Vescovo relegandolo, possono mai rispettare la vita umana? Possono mai rispettare noi, povere donne? Che cosa cercate, uomini della guerra, bevitori di sangue umano? Perche' questa provocazione incessante? Care Madri da qualche parte c'e' qualcuno che vuole guadagnare col nostro bagno di sangue, e parla di "odio etnico", di "nuovo genocidio", di "machete"... e vuole addossare tutto questo sulle spalle dei giusti. L'oppressore che tiene il fucile in mano vuole farsi passare per la vittima, mentre sa che nessuno tra di noi e' armato. E questa menzogna e' destinata a coloro che non conoscono la barbarie di chi occupa la nostra terra. Non lasciamoci ingannare, non seguiamoli. NOI VINCEREMO CON LA NONVIOLENZA E CON LA DETERMINAZIONE. Rifiutiamo le manipolazioni. Rifiutiamo i propositi etnicisti alla moda in certi paesi vicini e le pratiche contrarie alla cultura congolese e cristiana, ricca di ospitalita' e di solidarieta'; piuttosto impegnamoci per il bene supremo: l'amore di Dio e del prossimo. Restiamo ferme, determinate e unite per scoraggiare ogni contributo al male. Consigliamo i nostri mariti e i nostri figli. Non nutriamo i loro uccisori. Non diamo un soldo agli assassini ne' al mercato, ne' altrove; e soprattutto preghiamo per loro, perche' si convertano. E poiche', con le armi in mano e con ogni sorta di intimidazione, vogliono condurci a fare del male, e' venuto il tempo di chiamare soccorso, senza piu' ritardi, prima che arrivi il peggio. Che il presidente degli Stati Uniti d'America che tutti i capi di stato delle nazioni europee che i responsabili dell'ONU e dell'Organizzazione dell'Unita' Africana che la comunita' internazionale che i presidenti dei paesi complici nella guerra in Congo che le loro marionette dell'Rcd che il presidente della Repubblica Democratica del Congo che tutti gli attori di questa guerra assurda che tutti sappiano che le madri e le loro figlie lanciano questo ultimo grido, noi non ne possiamo piu'. Se voi non volete intervenire, allora riconoscetevi tutti come sanguinari; e se credete di poter guadagnare qualcosa in questo bagno di sangue del Sud-Kivu, allora quando verrete troverete i nostri corpi. Altrimenti, intervenite, con i mezzi che vi competono, per salvare la madre, la figlia, il figlio e il marito se ce l'ha ancora, e il III millennio sara' benefico per voi e per noi. Chiudete la guerra in Congo. 28 febbraio 2000 Le donne del Sud-Kivu ==================================================== Servizio informazioni Congosol Ci scusiamo con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo documento. ====================================================
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