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Il caso Zeni: Può un campo sosta sotto un'autostrada essere umanamente tollerabile?
- Subject: Il caso Zeni: Può un campo sosta sotto un'autostrada essere umanamente tollerabile?
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Fri, 27 Aug 2004 17:01:15 +0200
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Il caso Zeni: "accettabile e igienicamente ineccepibile"
Può un campo sosta sotto un'autostrada essere umanamente tollerabile?
Bolzano, 27 agosto 2004
Una presa di posizione che non potrebbe essere più sfacciata. La
ripartizione provinciale per la sanità e le politiche sociali ha
affermato che una postazione abitativa per Sinti sotto un viadotto
autostradale sarebbe "accettabile e igienicamente ineccepibile".
Accettabile forse perché si tratta di Sinti? La ripartizione provinciale
non conosce o non prende atto delle ricerche del medico svizzero Nino
Künzli sull'inquinamento atmosferico causato dal traffico?
L'impressionante analisi è pubblicamente accessibile presso l'Agenzia
provinciale per l'ambiente - altroché "accettabile e igienicamente
irreprensibile". Certo che per la famiglia Zeni questa sistemazione è
accettabile, ma solo in quanto per questa famiglia non ci sono
possibilità di sistemazione alternative.
Come è possibile che una provincia talmente ricca - la domanda è
d'obbligo - con un atteggiamento tecnico-scientifico assunto non per
evidenziare, ma per celare i fatti, emargini una minoranza sotto un
viadotto autostradale, erigendo un ghetto fra rifiuti e depuratori. Gli
sforzi del comprensorio Oltradige-Bassa Atesina per l'integrazione dei
Sinti è lodevole, i risultati raggiunti però non bastano. La promessa
della ripartizione provinciale che la sistemazione è provvisoria - se
questa sistemazione è veramente "ineccepibile" allora perché solo
provvisoria? Il fatto che la situazione abitativa dei Sinti sarà
ulteriormente esaminata, è anche un'ammissione delle manchevolezze del
passato. Da oltre 20 anni è in vigore una legge statale che prevede
sistemazioni abitative eque e dignitose per Sinti e Rom. La ripartizione
provinciale dunque è in ritardo. Perché?
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040823it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040422it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021219it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2-00/6-12-it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2-00/28-11-it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-2/020821it.html |
www.gfbv.it/3dossier/errc-it.html | www.gfbv.it/3dossier/rom-dt.html |
www.gfbv.it/3dossier/sinti-rom/it/rom-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/linkgfbv.html#rom
* www: www.errc.org | www.eblul.org | www.osce.org/odihr/cprsi/index.php?s=1