[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Sul palcoscenico il dramma dell'esilio



Sul palcoscenico il dramma dell'esilio

Le RECENSIONI e le IMMAGINI
della recente rappresentazione di DINIEGHI
del Teatro di Nascosto, al LINK :

http://www.teatrodinascosto.it/Pagine/3RifDinieghi_Bg.html

(Sara' in scena al Festival di Volterra, 1 agosto, ore 17)

==---------------

Cos'e' il Teatro di Nascosto ?
http://www.teatrodinascosto.it

==---------------

Segue una testimonianza
da una recente rappresentazione....

==---------------

L'ECO DI BERGAMO, 12 LUGLIO 2004

Sul palcoscenico il dramma dell'esilio

Il "Teatro di Nascosto",
al Chiostro di San Francesco,
ha messo in scena storie vere

Spettacoli come "Dinieghi" del Teatro di Nascosto,
visto sabato sera al Chiostro di San Francesco
in Citta' Alta, sono spiazzanti.
Perche' hanno contenuti che debordano
o sembrerebbero debordare  da ogni argine formale.
Perche' impediscono ogni sospensione della credulita'.
Perche' usano tecniche
normalmente impiegate
per rendere credibile e seducente la finzione,
ma solo per rendere efficace una comunicazione
di fatti veri.

Veri, e' questo il punto.
E' vero che dei quattro attori in scena solo una,
Annet Henneman, anche regista,
a lungo attiva al festival di Volterra e con Armando Punzo,
lo e' davvero.
Professionalmente, si intende.
E' vero che, degli altri tre, uno e' un rifugiato
e gli altri due sono richiedenti asilo.
E' vero che tutti e tre hanno subito,
in Turchia, Irak e Afghanistan,
guerra, torture, carcere, intimidazioni.
E' vero che, se tornassero indietro, rischierebberola vita.
E' vero che, per due di loro,
sono bastati 5 minuti di colloquio
perche' la commissione del ministero
che si occupa dei richiedenti asilo
(il diritto d'asilo e' riconosciuto dalla Costituzione
e da diverse convenzioni internazionali)
trovasse il coraggio di respingere la domanda.
Avere avuto la famiglia massacrata,
poter esibire le cicatrici sul corpo e quelle dell'anima,
non basta.
Neppure per un colloquio piu' approfondito.
E' tutto vero, lo sappiamo.
Lo sa il pubblico,
anche quello che non ha partecipato al resto della giornata,
che il Servizio migraz. e cooperaz. internaz. del Comune
ha organizzato per promuovereil progetto "Integ.R.A."
sostenuto dall'Unione Europea,
che si occupa dell'inserimento sociale e lavorativo
dei rifugiati.
Basta guardare negli occhi gli attori,
che si presentano in scena, immobili, come sull'attenti,
come per un interrogatorio.
E un interrogatorio subiscono,
attraverso la voce fuori campo di Gianni Calastri:
quello della famigerata commissione.
Intanto, raccontano la loro storia.
Uno spettatore mormora:
"Spettacoli cosi' dovrebbero
essere mostrati obbligatoriamente
in tuttele scuole".

L'efficacia e' legata non solo alla verita' della storia,
ma anche all'efficaciadella forma.
Che e' asciutta, pulita, senza fronzoli o cadute retoriche.
E' tutto vero, troppo vero.

Pier Giorgio Nosari