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no Cuba come Iraq



FIRENZE:
DOMENICA 11 LUGLIO ORE 16 DAVANTI A PALAZZO PANCIATICHI VIA CAVOUR 4 
VOLANTINAGGIO MILITANTE ORGANIZZATO DAL CANTIERE SOCIALE DI CAMPI BISENZIO
E ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA


CUBA non sarà un nuovo IRAQ

La campagna contro Cuba è iniziata con uno stanziamento di 59 milioni di
dollari da parte dell'Amministrazione statunitense.
Obiettivo dichiarato: abbattere la Rivoluzione cubana. 
Ecco alcuni strumenti:
a) Creare un fondo internazionale per lo sviluppo della "società civile"
a Cuba, che attragga personale "volontario" di paesi terzi affinché viaggino
al nostro paese e offrano aiuto ai mercenari al loro servizio a Cuba. In
pratica, è l'organizzazione d'un corpo di messaggeri per fornire appoggio
finanziario e logistico alla controrivoluzione.
b) Mantenere e incrementare le campagne pubbliche contro Cuba all'estero,
in cui si tratti sulle ipotetiche violazioni dei diritti umani a Cuba, lo
"spionaggio commesso contro altri paesi", la "sovversione contro i governi
democraticamente eletti in America Latina" e altre azioni definite come
una minaccia per gli interessi degli Stati Uniti; così come la promozione
di conferenze internazionali o nazionali in paesi terzi allo scopo di 
"diffondere
informazione" sulle politiche degli Stati Uniti volte a promuovere la 
"transizione"
a Cuba. L'annuncio di altri 5 milioni di dollari per finanziare la campagna
internazionale di calunnie e menzogne contro Cuba.
c)  Ordinare alle autorità statunitensi che realizzino "operazioni segrete"
contro qualunque persona che porti soldi nell'Isola a familiari di cubani
residenti negli Stati Uniti. Si offrono persino ricompense a coloro che
denuncino gli invii illegali di rimesse familiari

E' possibile una dissidenza democratica in questo contesto? 
Perché la cosiddetta dissidenza cubana non prende le distanze una volta
per tutte dall'ingerenza degli Stati Uniti nella politica interna del loro
paese?
Perché si fanno foraggiare ed appoggiare da squallidi personaggi della CIA?
Preferiscono davvero all'attuale governo rivoluzionario un governo emanato
e diretto in prima persona dagli agenti USA e dagli ex batistiani della
mafia cubano americana di stanza a Miami?
Vedono nella guerra civile un mezzo necessario per raggiungere la loro idea
di democrazia?
Vogliono trasformare Cuba in un paese a sovranità limitata tipo Iraq o 
Portorico?
Quale progetto politico ha sinora espresso la dissidenza cubana, perché
il loro numero ed il loro radicamento in Cuba non cresce?

Ai dissidenti italiani dei regimi democristiani che per 40 anni hanno governato
l'Italia non è stato dato né spazio né attenuanti, molti ancora sono in
galera o sottoterra.
Visto che ci piace sciacquarci la bocca sulla democrazia altrui, incominciamo
a difendere la nostra con coerenza e trasparenza, domandiamoci almeno perché
i nostri prigionieri politici non inteneriscono nessuno e nemmeno hanno
la cittadinanza onoraria negli USA
CI MERAVIGLIA CHE LA REGIONE TOSCANA SACRIFICHI L'INTELLIGENZA DEI SUOI
CITTADINI E LA MEMORIA DEI PROPRI CADUTI NELLA LOTTA ANTIFASCISTA, SULL'ALTARE
DEL NUOVO IMPERO.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA- CUBA- Coordinamento Regionale
Toscano