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Togliere ai poveri per dare ai ricchi: le nuove aliquote fiscali di Berlusconi



Togliere ai poveri per dare ai ricchi: le nuove tasse di Berlusconi

Il risultato finale della riforma fiscale di Tremonti e Berlusconi, la
tassazione in due scaglioni di 23% e 33% dell'IRPEF, va a penalizzare i
redditi medio-bassi. Pur mantenendo un detassazione per i redditi fino a
10.000 euro, per i redditi al di sotto dei 20.000 vi è un aggravio di tasse.
Questi sono infatti i redditi del 53% delle famiglie italiane a reddito
medio-basso.

Il maggiore carico fiscale per le famiglie della fascia medio-bassa, e
quindi la minore capacità di acquisto, porta a diverse conseguenze tra le
quali la minore capacità di risparmio, le banche ne risentiranno, ma
soprattutto una diminuzione dei consumi.
La diminuzione dei consumi dei prodotti di primaria necessità e dei
voluttuari, genera una situazione di stagnazione economica, che persistendo
si tramuta in recessione: blocco della produzione, degli ordinativi.

Le conseguenze di questo stato dell'economia italiana provoca alla lunga
diminuzione di lavoro e dei posti di lavoro. I risultati sono immaginabili.

La proposta che l'Istituto di Ricerca 'PROUT' ha avanzato, per questo
periodo di stagnazine economica, è il seguente:
* Detassazione dei redditi fino a 25.000E, per favorire i consumi e mettere
in moto la produzione (si recuperano dai 2000E ai 7500E)
* Aumentare le tasse dal 12% al 15% ai redditi più elevati, in modo
progressivo, per raccogliere le tasse non percepite in questa fascia.

In effetti il principio che anima la proposta è il seguente: 'è un diritto
naturale di tutti, la sopravvivenza e quindi una capacità di acquisto
adeguata'.
I redditi più alti, supponiamo di 75.000E, togliendo i 25.000E non
tassabili, aumentando la loro tassazione del 12% non sarebbero a rischio
sopravvivenza.

E' noto inoltre che i consumi sono stimolati dalle fascie di reddito
medio-basse: chi possiede un solo paio di scarpe, avendone la possibilità ne
comprerebbe un secondo ed un terzo paio. Chi ne possiede già 10 paia, è
dififciele che favorisca il consumo.

Altra precisazione:
Berlusconi e Tremonti avevano parlato di diminuire i servizi per recuperare
le imposte non percepite per i redditi al di sotto i 25.000E, o di tassare
ulteriormente le aziende. Abbiamo constatato che non vi è necessità di tutto
ciò, ci si può infatti fermare alla tassazione individuale.

Tarcisio Bonotto
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Istituto di Ricerca PROUT
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In questa tabella si comparano i livelli di tassazione attuale con la nuova
normativa.


La riforma fiscale del governo Berlusconi, ha rivoluzionato le seguenti
aliquote IRPEF attualmente in vigore per i corrispondenti scaglioni di
reddito:

¨      18% per redditi fino a 20 milioni annui
¨      24% per i redditi fino a 30 milioni annui
¨      32% fino a 60 milioni annui
¨      39% fino a 135 annui
¨      45% per redditi oltre i 135 milioni annui

Esse saranno sostituite da due sole aliquote,rispettivamente

¨      23% per i redditi fino a 100.000 euro (circa 200 milioni di lire)
¨      33% oltre il suddetto importo.

Ecco i risultati della riforma (basta una semplice calcolatrice non
serve il commercialista Tremonti!!!):

     REDDITO IN LIRE
     IMPOSTA IRPEF ATTUALE
     IMPOSTA IRPEF FUTURA
     TASSE: DIFFERENZA DA PAGARE

    20.000.000
     3.600.000
     4.600.000
   + 1.000.000

    25.000.000
     4.800.000
     5.750.000
     + 950.000

    30.000.000
     6.000.000
     6.900.000
     + 900.000

    35.000.000
     7.600.000
     8.050.000
     + 450.000

    40.000.000
     9.200.000
     9.200.000
             0

     50.000.000
     12.400.000
     11.500.000
      - 900.000

    100.000.000
     31.200.000
     23.000.000
    - 8.200.000

    135.000.000
     44.850.000
     31.050.000
   - 13.800.000

    200.000.000
     74.100.000
     46.000.000
   - 28.100.000

    500.000.000
    209.100.000
    112.000.000
   - 97.100.000


Ciò significa che il lavoratore medio italiano
con un reddito lordo annuo di 30 milioni di lire
pagherà 900.000 lire di tasse in più all'anno!

Chi invece ha un reddito lordo di 100 milioni
si vedrà aumentare la sua retribuzione annua
di 8.200.000 di vecchie lire!!!

(Collaborazione di Giuseppe Carrano)