[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Re:Inoltra: FAX BIANCOENERO FAX ROBERTO COSTA
- Subject: Re:Inoltra: FAX BIANCOENERO FAX ROBERTO COSTA
- From: "a.ceresa2002" <a.ceresa2002@libero.it>
- Date: Mon, 30 Jun 2003 15:13:08 +0200
> Roberto Costa (Presidente sezione Opera Nomadi Rovigo) , è giunto al
> 29° giorno di digiuno.
> La situazione è pertanto seria e si fa presente che:
>
> I giornali locali, dall'11° giorno di digiuno (acqua, niente cibo), hanno
> censurato
> ogni iniziativa, comunicati e lettere di adesione per cui a Rovigo Roberto
> è divenuto "in-visibile".
> I giornali locali hanno vietato anche inserzioni a pagamento sulla sua
> protesta. Si ricordano alcuni episodi:
> all'11° giorno è andato ad incontrare l'assessore che gli ha mandato contro
> cinque poliziotti;
> al 19° gli ha risposto che riceve solo su appuntamento;
> al 24° Roberto si è incatenato in Provincia per volantinare al tavolo della
> Pace ma è stato portato
> in Questura e intimidito intanto che a sua moglie dicevano:"No signora, suo
> marito non è qui!";
> al 24°, venerdì 27 giugno, ha coorganizzato il presidio davanti alla
> prefettura di Rovigo in adesione
> alla manifestazione promossa dai Missionari Comboniani di Castel Volturno.
>
> Servirebbe, a questo punto, che Opera Nomadi Nazionale , per dare
> visibilità a questa iniziativa, lanciasse la campagna "Fax-Biancoenero":
>
> Al 29° giorno di sciopero della fame il direttore di Biancoenero, Roberto
> Costa,
> chiede, a chi aderisce alla sua iniziativa, di spedire un fax;
> al Presidente della Provincia di Rovigo fax: 0425-386110
> specificando, in caso, le motivazioni sotto elencate.
>
> Roberto Costa, direttore dal 1993 Biancoenero, periodico polesano di
> immigrati e minoranze,
> All'Amministrazione Provinciale di Rovigo chiede:
> 1- Rinnovo del contributo a Biancoenero (assieme alla rivista "Polesani nel
> mondo"):
> è l'unico progetto inserito nell'Accordo di programma votato dalla Consulta
> per l'Immigrazione.
> 2- Che la Consulta Provinciale per l'Immigrazione (di cui Costa è uno dei
> tre coordinatori dal 2000)
> e le Associazioni che hanno elaborato progetti poi
> approvati dalla regione per 500 milioni di lire all'anno in Polesine
> (Accordo di progr
no controllare, verificare e magari gestire questi stessi progetti.
>
>
> Ufficio stampa Biancoenero.
>
> Granzette. Era cenozoica. Periodo quaternario. Epoca olocenica. Età moderna
> (?). 30 giugno 2003 D.C.
>
>
>
>
>
> Opera Nomadi
>
> Ente Morale (D. P. R. 26/03/70 n. 347)
> Presidenza Nazionale
> operanomadi@tiscalinet.it
> www.operanomadi.it Via di Porta Labicana 59-00185 Roma
> tel. 06/44704749
> fax 06/49388168
>
>
> al Presidente della Provincia di Rovigo
> Federico Saccardin
>
>
>
> Oggetto: solidarietà allo sciopero della fame
> di Roberto Costa
>
>
> Roberto Costa (Presidente sezione Opera Nomadi Rovigo) , è giunto al
> 29°giorno di digiuno.
>
> Roberto Costa, direttore dal 1993 Biancoenero, periodico polesano di
> immigrati e minoranze, All'Amministrazione Provinciale di Rovigo chiede:
> 1- Rinnovo del contributo a Biancoenero (assieme alla rivista "Polesani nel
> mondo"): è l'unico progetto inserito nell'Accordo di programma votato dalla
> Consulta per l'Immigrazione.
> 2- Che la Consulta Provinciale per l'Immigrazione (di cui Costa è uno dei
> tre coordinatori dal 2000) e le Associazioni che hanno elaborato progetti
> poi approvati dalla regione per 500 milioni di lire all'anno in Polesine
> (Accordo di programma), possano controllare, verificare e magari gestire
> questi stessi progetti.
>
> L'Opera Nomadi nazionale esprime solidarietà a Roberto Costa e chiede
> all'Amministrazione Provinciale di Rovigo di prendere in considerazione
> positivamente le richieste che hanno determinato il suo sciopero della fame.
>
> Roma 30 giugno 2003
>
> Il Presidente nazionale
> Dottor Massimo Converso
> LA PRESUNZIONE DI DEFINIRCI EUROPEI MA SENZA EQUILIBRIO
Leggendo i vari messaggi ricevuti via E-mail sui diversi casi riguardanti la giustizia nel nostro paese, si ha la dimostrazione di impotenza a difenderci dalle offese ricevute, di fronte alle varie ingiustizie e forzature senza il minimo interesse da parte di chi è prepos
erso la cittadinanza che lo ha insignito a capo di un dicastero di Governo come: la giustizia, la sanità, l’inflazione, ect.
Vorrei riferirmi in prima persona al Ministero di Grazia e Giustizia il quale è formato da un numero imprecisato di persone che gravano sui bilanci dello Stato, ma non sono capaci di rispondere alle lettere ricevute su fatti clamorosi, figuriamoci se un cittadino che riceve una ingiustizia da parte della autorità di competenza, possa sperare di risanare l’ingiustizia ricevuta per tramite del Dicastero della Giustizia.
Negli ultimi decenni sono nate diverse organizzazioni: alcune illegali ma operative, capaci di spaccare, rompere, distruggere allo scopo di farsi sentire, altre invece senza alcun potere decisionale, con un nome imponente, le quali si limitano ad informare l’opinione pubblica sui fatti più importanti o magari su fatti che riguardano l’interesse politico del momento, ma vi sono centinaia di errori giudiziari trascurati e di forzature politico/amministrative le quali alimentano ribellioni, atti vandalici e persino terrorismo, senza alcun interesse da parte di chi è preposto al controllo dell’equilibrio sociale della comunità, della Giustizia.
Ciò dimostra che il potere Giuridico nel nostro paese non è un organo dello stato, ma un potere indipendente, < il primo potere > che si muove e governa liberamente con disponibilità operativa delle brigate armate, a formare uno stato poliziesco in assoluto.
La nazione Italia necessita di un parlamento efficiente o di un Ente Governativo speciale, dove il cittadino può rivolgersi liberamente ed essere sentito senza scioperare o peggio, per risolvere i mille problemi creati dalle stesse istituzioni, oltre a risolvere i vari casi di mala giustizia che sono completamente trascurati dall’autorità preposta al controllo, altrimenti continueremo ad avere nel paese tantissimi governi tutti senza corona e senza rispetto.
a.ceresa2002@libero.it (Milano)
>
>