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campo masini



coordinamento regionale Toscana






COMUNICATO STAMPA



Un giorno di ordinario pericolo

TRE VIGILI DEL FUOCO FERITI A CAMPO MASINI



Ancora una volta contiamo i feriti no, non si tratta di una azione di
guerra, ma di lavoro: dove gli altri prudentemente si defilano là inizia il
nostro lavoro.



Una società civile riduce i rischi tramite la prevenzione, si costruiscono
case antisismiche, si costruiscono strutture a prova di propagazione di
fiamme, ai margini della società civile trova spazio però un sottobosco
fatto di coloro che per motivi propri o contingenze non godono di tutela, è
qui che l' emergenza diviene quotidiano e le dimensioni che assume sono
sempre amplificate dalla indifferenza delle istituzioni.

In questi luoghi di disagio quello che altrove potrebbe essere un incidente
lieve diviene sempre tragedia.

Troppo spesso per allarmi più o meno reali ci rechiamo in questi campi
nomadi dove ogni volta si sfiora la strage. Questa volta a pagarne le
conseguenze sono stati tre Vigili del Fuoco, finiti all' ospedale due per
aver raggiunto i limiti di stress da calore e collassati, uno per un trauma.



Quando non si sa se ci sono esseri umani coinvolti si è costretti a forzare
oltre i limiti di tolleranza del fisico, ci si muove in un ambiente
proibitivo dove il calore è intollerabile, dove ti esplodono bambole
accanto e, se non ti devastano, ti avvolgono con una forza d' urto ed un
 calore improvviso che ti stordisce  e ti ritrovi  a terra privo di sensi.



Cero si dirà, è il vostro lavoro, ma vorremmo almeno avere dei mezzi
adeguati e dei dispositivi di protezione idonei: macchine con più di trenta
anni di carriera sulle spalle, personale insufficiente, sottodimensionato
per una città come Firenze, tute antifiamma pesanti e così spesse che al
solo indossarle d' estate vai in disidratazione prova ne è quanto successo
ieri.



È ovvio che ci sia chi cerca di militarizzare il Corpo Nazionale, dopo non
ci saranno più le voci fuori dal coro che denunciano queste cose e sempre
potranno dire: < si è trattato di un tragico incidente, è morto da eroe nel
compiere il proprio dovere > queste parole noi non le vogliamo sentire ne
vedere scritte, siamo lavoratori, tre di noi  anche ieri hanno pagato.
Questi traumi ripetuti nel tempo sono lesivi per la salute ma lo stato non
ci riconosce la professione usurante, ci riconosce invece  la retribuzione
più bassa d' Europa per la categoria. Fino a che potremo denunceremo questa
condizione di lavoratori che danno molto alla società ma la cui funzione è
misconosciuta da uno stato "distratto" buono ad elargire parole ma ben poco
altro.





       Firenze 09/06/2003                

 per il coordinamento
provinciale                                                       



                   Paolo Pucci
RdB vigii del fuoco