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SCIOPERO MUSEI 26 aprile
- Subject: SCIOPERO MUSEI 26 aprile
- From: "RdB P.I. Toscana" <rdbtoscana@libero.it>
- Date: Fri, 25 Apr 2003 13:06:12 +0200
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DIETRO L'ACCORDOŠNIENTE
Sciopero dei precari sabato 26 aprile
ŠE così la sera del 16 aprile al Ministero BAC i sindacati (eccetto la RdB)
e l'amministrazione hanno sottoscritto l'accordo sulle fatidiche aperture
straordinarie: l'immagine del Paese è salva e, molto meno gratificante,
anche la faccia di questo governo che non merita alcuno sconto vista la
devastazione sociale che sta operando in tema di occupazione, art. 18,
pensioni, scuola, sanità e, non ultimo, beni culturali.
Il programma di aperture festive e serali è cominciato e, ovviamente, non
ci eravamo mai illusi potesse avvenire il contrario. D'altronde a leggere
attentamente i comunicati di Cgil-Cisl-Uil era chiaro che loro ponevano
delle condizioni "di facciata" (ricordate anche lo scorso anno?) ma non
hanno mai messo in dubbio l'avvio del programma di aperture dei musei.
La RdB si sa, non condivide l'impianto generale di questi progetti che con
i soldi di tutti i lavoratori vanno a premiare quei pochi addetti in
servizio presso una élite (100) di musei, biblioteche e archivi che
accettano di lavorare in giorni festivi e fuori dall'orario ordinario di
lavoro.
Ÿ Ecco perché la RdB segue una linea differente dagli altri sindacati non
accettando comunque l'equazione, più volte dichiarata da Cgil-Cisl-Uil:
<incontro con il ministro=firma dei progetti>. Altra cosa è la proposta,
avanzata da più parti, dei precari (che abbiamo sempre ritenuto valida) di
spingere le OO.SS. a non firmare l'accordo per realizzare una condizione
favorevole alla vertenza per la loro stabilizzazione.
***
Ÿ Infatti andava in questa direzione la nostra nota a verbale del 7 aprile
c.m. e conseguentemente il nostro intervento in contrattazione nazionale il
15 aprile, dove esprimevamo la nostra indisponibilità a firmare i progetti
d'apertura oggi ancor più motivati alla luce di nuovi e drammatici fatti
come il taglio dei fondi per i beni culturali, il regolamento di Urbani ai
sensi dell'art. 33 della Finanziaria 2002, la mancanza di prospettive
d'assunzione per i precari, il mancato pagamento delle spettanze accessorie
etcŠ
Comunque i fatti sono lì a dimostrare che la realizzazione dei progetti
d'apertura non era in discussione e dispiace che molti lavoratori precari,
anche quest'anno, siano stati sapientemente ingannati.
Cgil-Cisl-Uil avevano condizionato la prosecuzione delle trattative ad un
incontro con il ministro (vedi nota del 6 aprile c.m.) che non c'è stato.
Spiazzati di fronte all'indisponibilità di Urbani si sono dovuti
"accontentare" del Segretario Generale e di una nota del ministro priva di
novità e senza alcun cenno ad importanti questioni come privatizzazione,
riforma del ministero etcŠ
Questi alcuni passaggi della lettera del ministro che vale la pena di
esaminare: " la prego (al Segretario Generale ) di voler confermare alle
OO.SS. il mio costante impegnoŠ" Quindi: 1) non si assume alcun nuovo
impegno ma si fa riferimento ad impegni già presi; 2) il ministro conferma
il suo impegno ed è proprio questo che dovrebbe far preoccupare i
lavoratori perché in questo modo egli conferma appunto ciò che è stato
fatto fino ad oggi cioè molto poco o nulla mentre molto è stato fatto per
avviare i beni culturali verso una scellerata privatizzazione.
E continua: " con lettera del 25 marzo ho già provveduto a richiedere (Š)
parte delle risorse economicheŠ" Anche questo passaggio centrale della
lettera fa riferimento a cose già fatte e non ad impegni per il futuro ma
sulle lettere del ministro Urbani del 25 marzo e 5 aprile eravamo informati
tutti e gli stessi firmatari dell'accordo del 16 le avevano ritenute
insoddisfacenti. Cosa è cambiato ora?
Ÿ Dopo aver analizzato il contenuto delle nota di Urbani possiamo
senz'altro affermare che, allo stato attuale, non ci sono novità e
sinceramente l'impegno del ministro -che in varie occasioni pubbliche si è
detto disponibile - non può essere ritenuto una condizione sufficiente per
la vertenza in corso, anche perché le sue buone intenzioni sono spesso
naufragate di fronte ai diktat del governo e alla mancanza di risorse
economiche.
Ma leggiamo anche i comunicati delle sigle sindacali firmatarie
dell'accordo. Prendiamo ad esempio quello della Cgil Bac apparso in
internet subito dopo l'accordo:
Date: 04/16/03 08:29:50 PM
Name: Libero Rossi
Email: fpcgilbac@libero.it
Subject: Raggiunto l'accordo sulle aperture straordinarie
A Pasqua, Pasquetta, 25 aprile oltre 100musei saranno aperti anche la sera.
Il primo maggio osserveranno l'apertura per l'intera giornata.
Le cifre saranno quelle dello scorso anno
Per tutti i musei aperti a Pasqua e Pasquetta sarà garantita l'integarzione
dei 25 euro.
Saranno pagate tutte le spettanze arretrate al persoanle entro il prossimo
maggio ma entro il mese di aprile sarà data una percentuale della soma pari
al 50%.
Saranno pagati i progetti di produttività e d efficienza finora svolti.
Sulla 312 (estensione a tutti) e integrazione stipendiale Atm il
Segretariato generale si è riservata una verifica di cassa dopodichè
saranno assunte le determinazioni.
Sulla stabilizzazione dei precari il percorso individuato nell'incontro di
ieri sarà sostenuto dal ministro Urbani in tutte le sedi politico e
amministartive. Quanto prima si svolgeranno incontri con il Tesoro per il
quantum per poi passare alla stesura dei bandi (concorsi riservati per
tutti).
Sull'omogeneizzazione è stato ribadito l'impegno ad ottemperare all'accordo
del marzo 2002.
Sui temi più politici (privatizzazioni, riforma e riscrittura del Titolo V)
il Ministro si è dichiarato disponibile ad un incontro con le OO.SS. a
breve.
Resta aperto il tavolo per discutere degli altri problemi e progetti man
mano che si attueranno i percorsi della stabilizzazione.
Intanto non specifica che l'accordo è stato raggiunto con il Segretariato
Generale e non certo con il ministro, condizione "minima" -reclamata per
settimane dai confederali- che loro ponevano per raggiungere eventuali
accordi. Le prime righe spiegano che sono garantite le aperture
straordinarie. Poi c'è la parte sulle spettanze arretrate e si dice che
saranno pagate a maggio al 100% e ad aprile almeno il 50%. Arrivare a
prendere le somme spettanti con ritardi di 7-8 mesi e in alcuni casi anche
due anni non ci sembra un successo (e tra l'altro neanche ci fidiamo,
vedremo). Poi c'è il passaggio sui progetti di produttività ed efficienza
assolutamente insignificante che ci informa che "saranno pagati" Š Bella
scoperta! E ancora il passaggio sugli Atm anche questo molto fumoso e
impreciso. Per essere un accordo sulla base di impegni presi
dall'amministrazione risulta essere poco rassicurante. Infine il "pezzo"
forte sui precari ripete quanto sappiamo da tempo e quanto il ministro
Urbani ha già diffuso nella già citata lettera del 25 marzo u.s.,
precedenti e successive sue comunicazioni e interviste. L'imprecisione è
la regola di questo accordo: "quanto prima si svolgeranno incontri con il
Tesoro"ŠChe significa? Quanto tempo, un mese, sei mesi, un annoŠInfine si
parla di bandi di concorso: ma chi li ha chiesti? E' una procedura un po'
strana dal momento che la Funzione Pubblica, il giorno 15 aprile c.m., ci
ha parlato di assunzioni di precedenza per le Forze Armate. L'accordo non
pone alcun paletto a questa possibilità e soprattutto sgancia la questione
"precari" dal progetto "privatizzazione" tanto caro ad Urbani e al governo
Berlusconi. L'ultima parte del comunicato ci informa che il ministro "si è
dichiarato disponibile ad incontrare le OO.SS.", anche in questo caso senza
accordarsi su una data d'incontro, visto che tutte le OO.SS. sono in attesa
di incontrare il ministro da almeno sei mesi: è questa la disponibilità
dimostrata?
E' dunque assolutamente decisivo scioperare ora e chiudere i musei
nazionali per lanciare un forte e chiaro segnale al governo e porre al
centro la questione "beni culturali".
Con RdB si può!
Il 26 aprile
per l'intera giornata dalle ore 07,00 alle ore 20,00
SCIOPERO NAZIONALE DEI PRECARI DEI BENI CULTURALI
Nella mattinata si svolgeranno iniziative di volantinaggio nei posti di
lavoro per informare gli utenti sulla lotta dei 2268 lavoratori precari del
Ministero Beni e Attività Culturali.
Per il tuo lavoro, per il tuo futuro
Per l'assunzione definitiva senza concorso
Contro la privatizzazione
Roma, 22 aprile 2003
Coordinamento Nazionale Beni Culturali
Federazione delle Rappresentanze Sindacali di Base del Pubblico Impiego
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