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15/01 Roma: invito iniziativa per indulto - regina coeli



Con invito a partecipare e darne notizia.
In allegato, documentazione sul tema e sull'iniziativa.
grazie per l'attenzione
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Comunicato Stampa
Se non ora, quando?
Un indulto, vero e pieno, precondizione per un percorso di riforme:
è l'appello di volontari, associazioni, cappellani, agenti di polizia
penitenziaria

Conferenza Stampa a Roma
Davanti al carcere di Regina Coeli, via della Lungara 28
Mercoledì 15 gennaio, ore 12


Il 14 novembre il Papa ha pronunciato davanti a tutti i parlamentari
riuniti alla Camera dei Deputati parole nette e inequivoche: necessità del
recupero e del reinserimento dei detenuti e di una riduzione delle pene. La
risposta dei parlamentari è stato un forte, prolungato e corale applauso.
Quelle parole e quell'applauso hanno riacceso concrete speranze nella
popolazione detenuta e negli operatori sociali e penitenziari. Speranze che
non sarebbe giusto né saggio deludere nuovamente e neppure eludere con
risposte parziali o insufficienti, come il cosiddetto "indultino".
Il sistema penitenziario è in una situazione di pre-collasso.
Ci sentiamo titolati a dirlo, come associazioni, volontari, cappellani,
operatori e agenti di polizia penitenziaria poiché conosciamo da vicino,
dall'interno e quotidianamente, la drammaticità di tale situazione. Di più:
ci sembra doveroso dirlo alla pubblica opinione e alle forze politiche e ai
parlamentari, proprio alla vigilia dell'inizio del dibattito su queste
materie nell'Aula della Camera.
Per questo ci sentiamo di avanzare una richiesta di attenzione e di
concretezza a chi ha il potere, il dovere ma anche la necessità di dare
risposte legislative a tutto il sistema penitenziario.
Occorrono misure concrete per contenere e sanare questa situazione, per far
fronte al disagio che riguarda sia i detenuti, sia tutti gli operatori e in
modo particolare la polizia penitenziaria.
L'indulto è una precondizione necessaria, va considerato l'inizio, e non la
fine, di un percorso per avviare quelle misure strutturali che andranno
prese per garantire riconoscimento, formazione e dignità professionale agli
operatori tutti, nonché vivibilità nelle carceri, anche quale elemento
fondante per il recupero e premessa per il reinserimento sociale delle
persone detenute. Reinserimento che va sostenuto con un vero e proprio
"piccolo piano Mashall", che deve accompagnarsi all'indulto ed
eventualmente all'amnistia. Solo il sostegno sul territorio, solo concreti
percorsi di inserimento sono reale garanzia e prevenzione per rompere la
spirale della recidiva e, dunque, per garantire maggiore sicurezza ai
cittadini.
Il nostro forte e determinato appello, alla vigilia del dibattito alla
Camera, è che si ponga fine a giochi politici, conflittualità sterili e
dilazioni. È un invito a ogni singolo parlamentare, in libertà di
coscienza, di tradurre l'applauso del 14 novembre in un voto a favore
dell'indulto.
Un indulto come precondizione di un percorso di riforme.
Un indulto pieno e vero.
Un indulto senza diminutivi e senza ulteriori ritardi.

Conferenza Stampa
Davanti al carcere di Regina Coeli, Roma
Mercoledì 15 gennaio, ore 12

Promuovono e partecipano:

Associazione Antigone (Patrizio Gonnella)
Associazione Liberi (Sergio Cusani)
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia (Carmen Bertolazzi)
Gruppo Abele (Sergio Segio)
L'Altro diritto- Centro di documentazione su carcere, marginalità e
devianza (prof. Emilio Santoro)
VIC/«Volontari In Carcere» - Caritas Diocesana di Roma
don Luigi Ciotti (presidente di Libera e del Gruppo Abele)
Don Sandro Spriano (cappellano carcere di Rebibbia, Caritas)
Padre Vittorio Trani (cappellano carcere di Regina Coeli)


CGIL-FP (Fabrizio Rossetti)
CISL-FPS-Polizia (Paola Saraceni)
UIL-PA-Penitenziari (Massimo Tesei)
SAPPe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - Donato Capece, Roberto
Martinelli, G.B. Durante