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Sent: Sunday, January 12, 2003 10:57 PM
Subject: Il Re e' vestito
http://www.antiimperialista.org Notiziario del Campo Antimperialista
.... 12 gennaio 2003 itacampo@antiimperialista.it
4. Il Re e' vestito 5. I fascisti, l'Islam e noi
4. Il Re e'
vestitoTra gli applausi di una folla in
deliro (folla che P.Ginsborg ha definito "ceto medio riflessivo", neologismo per
indicare una certa sinistra imborghesita e imperialista "politicamente
corretta"), Moretti ha dunque incoronato Cofferati capo supremo dello
schieramento antiberlusconiano. La cerimonia sembrava quella con cui
l'aristocrazia di un tempo incoronava il proprio Re. Un Re sornione e ben
vestito pero'. Del disappunto di "Baffetto" poco ci interessa. E
nemmeno di quello di Bertinotti, che non solo continua a pensare che il
"movimento no global" sia l'ombelico del mondo, ma ritiene il suo partito
l'unico referente istituzionale di quello. Con Cofferati (con la sua pelosa
pretesa di non essere un politicante come gli altri, con le sue ammicanti
proposte di Rete --Rete e' di moda, Partio certo che no--, con il suo ostentato
orientamento contro la guerra) bisogna certo fare i conti. Pescando a man bassa
a destra e a manca, sta allestendo una squadra che fa pensare alla "gioiosa
macchina da guerra" di Occhetto. Il fiore all'occhiello e' Gino Strada. Che
Cofferati si presenti oggi come campione della pace e' un fatto positivo. Ma noi
non dimentichiamo che la sua CGIL si rifiuto' di lottare sia contro l'attacco
alla Jugoslavia che quello all'Afganistan. Non dimentichiamo che nel marzo 1999
la CGIL trasporti revoco' uno sciopero gia' proclamato per non intralciare la
macchina bellica della NATO. E non dimentichiamo che nel 1999 pezzi grossi della
sinistra DS (Salvi, Melandri, Berlinguer) erano ministri del governo D'Alema e
non mossero un dito per fermare l'attaco NATO a Belgrado. Per non parlare di
tutto il resto (riforma del mercato del lavoro, riforma della scuola, ecc.).
Come sia possibile che simili dirigenti passino dall'appoggio alla guerra al
pacifismo, si spiega appunto con le ambiguita' e i limiti costitutivi del
pacifismo medesimo: essendo contro tutte le guerre (anche quelle antimperialiste
di liberazione), mettendo sullo stesso piano Milosevic e Clinton, Bush e Saddam.
Condannando nella stessa misura Sharon e il "terrorismo" palestinese; e' facile
a tipi come Cofferati riciclarsi e passare da una sponda all'altra. Il ponte tra
la guerra e la pace e' appunto il pacifismo stesso. Non si lamentino i pacifisti
(cosi' severi a sbarrare sulla loro sinistra) se anche adesso si troveranno a
rimorchio della sinistra imperialista (la quale usera' loro e il movimento di
protesta come una pedina nel suo cinico gioco di scacchi per tornare al
governo). Tutti uniti nel movimento contro la guerra all'Iraq? Certo! Ma non
all'ombra del Cinese. Gli antimperialisti hanno il dovere di agire come blocco
indipendente. Non si tratta ne' di protagonismo ne' di settarismo, ma di essere
coerenti. Per noi non e' la pace il principio supremo, ma la liberazione di
tutti gli oppressi e non ci sara' questa liberazione finche' i quattro quinti
del'umanita' dovranno tribolare per assicurare l'opulenza di un pugno di paesi
ricchi, fino a quando non la faremo finita con l'imperialismo, sia quello dal
volto cattivo dell'America di Bush, sia quello "buono" dell'Europa di
Maastricht.
5. I fascisti, l'Islam e noi
L'aggressione
compiuta l'altra sera da una squadraccia di Forza Nuova presso l'emittente
veronese Tenuovo ai danni del segretario dell'Unione dei musulmani Adel Smith,
conferma che Forza Nuova si pone, nella diaspora della destra radicale, come
erede del fascismo razzista, atlantista, filo-USA e anticomunista. Gli sgherri
hanno aggredito Smith gridandogli addosso: "filo-talebano!", "amico di Bin
Laden". Esprimendo piena solidarieta', non solo a Smith, ma a tutte le
comunita' di immigrati di fede islamica in Italia (vittime di una sotteranea ma
massiccia attenzione repressiva da parte dello Stato --si puo' sapere, ad
esempio, quanti sono gli islamici arrestati e indagati con l'accusa di
essere "terroristi"?--), ci pare doveroso segnalare che il virus dell'odio verso
l'Islam (che e' il brodo di coltura da cui e' nata l'azione di FN) e' purtroppo
dilagato dappertutto. Da Berlusconi alla Fallaci, da certi settori della chiesa
cattolica (Baget Bozzo) al liberista Ferrara, dai sionisti fino a certi settori
della sinistra --non solo quella di governo ma pure tanti "internazionalisti"
che continuano a considerare l'Islam politico una pura e semplice emanazione
della CIA. Come si vede il fronte piu' ampio e strampalato di ogni tempo. Non
si tratta solo di esprimere solidarieta' alle comunita' islamiche immigrate, si
tratta di difendere tutte quelle forme di islamismo che, pur con le loro idee,
combattono l'imperialismo e per questo sono il punto di riferimento di centinaia
di milioni di diseredati dall'Indonesia al Marocco, dall'Europa agli USA. Si
tratta infine non solo di opporsi alle discriminazioni razziste ma di
riconoscere agli agli immigrati islamici pieni diritti, non solo di culto, ma di
organizzazione politica.
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