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Re: MANIFESTAZIONE CONTRO I CPT: LECCE 30.11.2002
Chiedo gentilmente di essere temporaneamente cancellato dalla lista.
Grazie di tutto.
Fabrizio De Giovanni
----- Original Message -----
From: "lecce social forum" <loukas2@inwind.it>
To: <dirittiglobali@peacelink.it>
Sent: Friday, November 29, 2002 3:37 PM
Subject: MANIFESTAZIONE CONTRO I CPT: LECCE 30.11.2002
> il Lecce social forum, adottato l'appello del Tavolo migranti dei social
> forum («Contro la barbarie, disertiamo la guerra sotto casa»), è impegnato
> da giorni all'organizzazione di una manifestazione contro la legge Bossi
> Fini Mantovano e per la chiusura dei Centri di Permanenza Temporanea.
> Manifestazione che si terrà a San Foca per la giornata di sabato 30
> novembre, su uno dei luoghi significativi di transito migratorio, il
Canale
> d'Otranto.
>
> Dopo la manifestazione del 13 novembre scorso contro ! il Vertice di
> "potenziamento del Piano di Allerta e Reazione Rapida contro
l'immigrazione
> illegale" dell'Iniziativa Adriatico - Ionica, il foro sociale leccese
> aderisce idealmente alla manifestazione di Torino facendosi
> promotore, anche su sollecitazione del neonato Coordinamento pugliese
> sull'immigrazione, di un'iniziativa parallela.
>
> NÉ QUI NÉ ALTROVE
> CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA
> per la CHIUSURA DEI CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA, contro LA BOSSI-FINI
>
> MANIFESTAZIONE DINANZI AL REGINA PACIS di San Foca (LECCE)
>
> SABATO 30 NOVEMBRE 2002
> CONCENTRAMENTO ORE 11.00 TORRE DI SAN FOCA
> e CORTEO VERSO IL REGINA PACIS
>
> SIT-IN CON PERFORMANCES MUSICALI SINO ALLE ORE 14.00
> ASSEMBLEA - DIBATTITO ORE 16.00 c/o ex SPERIMENTALE TABACCHI,
> viale F. Calasso LECCE
>
> adesioni ed informazioni a
> leccesocialforum@supereva.it
>
> ps
> segue documento del Coordinamento pugliese sull'immigrazione
>
> **************************************************
>
> FERMIAMO LA BOSSI-FINI, I CPT E LA CRIMINALIZZAZIONE DEI MIGRANTI
>
> Il coordinamento pugliese dei social forum, delle associazioni, dei
> sindacati di base e di altre formazioni politiche, nasce per costruire
> azioni e pratiche politiche in grado di ostacolare i meccanismi sempre più
> evidenti di esclusione e di criminalizzazione dei migranti.
>
> La politica escludente dei flussi migratori, già sancita dalla legge
> Turco-Napolitano e da altri provvedimenti precedenti, si è ulteriormente
> rafforzata con la legge Bossi-Fini che legittima, di fatto, un sistema di
> apartheid sociale in tema di lavoro. Con il "contratto di soggiorno" si
> istituisce una nuova forma di schiavitù legata al nesso lavoro-permesso e
> alla mercificazione degli esseri umani sempre più impediti ad emergere
> dalla clandestinità.
>
> La sanatoria, pensata parallelamente alla Bossi-Fini, è l'altro aspetto
del
> meccanismo! legislativo che, da una parte "include", riducendo i migranti
> ad assumere una posizione subordinata nei confronti del datore di lavoro,
e
> dall'altra, esclude costruendo nuove tipologie di clandestini, i
cosiddetti
> "insanabili". Sull'insanabilità viene, inoltre, costruita la
> criminalizzazione dei migranti nel nesso stereotipato
> clandestino-delinquente. Le politiche escludenti, inoltre, tendono a
> neutralizzare e a criminalizzare anche coloro i quali tentano
> periodicamente di uscire dall'ombra, per rivendicare il diritto di
> esistenza. Non è un caso che in Puglia vi siano state numerose retate nei
> confronti dei migranti che parteciparono alla manifestazione del gennaio
> 2002 a Roma, così come è accaduto che dei compagni migranti siano stati
> trasportati nei Cpt pugliesi subito dopo la manifestazione di Genova del
> 2001. Inoltre la criminalizzazione del migrante si manifesta attraverso la
> nascita del reato penale di immigrazione clandestina, a! ttraverso gli
> abusi di potere esercitati durante le incursioni notturne nelle case e nei
> fermi da parte dei vigili urbani.
>
> I respingimenti, i rimpatri, i dinieghi del diritto d'asilo si compiono
> attraverso un uso esclusivamente militare delle coste pugliesi, facendo
> divenire la regione Puglia "un'istituzione frontaliera", perennemente
> immersa all'interno delle logiche repressive dello "stato d'eccezione",
> esattamente come accade con la trasformazione di tutti i luoghi adibiti al
> transito in apparati di cattura.
>
> In Puglia esistono diversi luoghi di reclusione, al di là della
> denominazione: regina pacis (San Foca-Lecce), restinco (Brindisi),
> lorizzonte (Squinzano-Lecce), l'aeroporto militare di Palese (Bari),
> borgomezzanone (Foggia). Tra questi lorizzonte, borgomezzanone,
bari-palese
> funzionano da centri di "identificazione" per richiedenti asilo,
> anticipando da diversi anni la Bossi-Fini. Molti di questi, inoltre, sono
> part! icolarmente significativi per il "tipo di gestione".
>
> Il centro di San Foca, a Lecce, gestito da Don Cesare Lodeserto (che,
> insieme a mons. Ruppi, risulta indagato per peculato e doppia contabilità)
> viene continuamente dipinto dalla stampa come un luogo di accoglienza.
> Sappiamo tutti che non è così. Don Cesare Lodeserto ha partecipato a
> Parigi, alla riunione internazionale indetta da monsignor Lustiger (che
nel
> '96 contribuì alla cacciata dei sans papiers dalla chiesa di Saint
> Ambroise) in cui si è deciso di affidare la gestione dei cpt alla chiesa
> cattolica e l' apertura di nuovi centri direttamente nei paesi da cui
> provengono i migranti, per "regolarizzarne il flusso".
>
> Impediamo che la "gestione umanitaria" da parte della chiesa e delle
> associazioni soffochi la nascita di soggettività migranti in lotta ed il
> principio di libera circolazione delle genti.
>
> INVITIAMO TUTTI E TUTTE A COSTRUIRE LA MANIFESTAZIONE DEL 30 NOVEMBRE C!
> ONTRO LA BOSSI-FINI E I CPT DINANZI AL REGINA PACIS DI LECCE, IN
> COLLEGAMENTO CON LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO I CPT A TORINO E A
> COSTRUIRE UN'ASSEMBLEA MERIDIONALE.
>
> Coordinamento pugliese sull'immigrazione
>
>
>
>
>
> Moderiamoci: no reply alla lista, messaggi personali alle persone, no
> flames. Gli attachment sono stati disabilitati.
> Tutti possono iscriversi e intervenire nella mailing list.
> Puo' essere utile che chi scrive segnali a quale forum locale sta
partecipando.
> Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo:
> fori-sociali-unsubscribe@yahoogroups.com
>
>
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