Uzbekistan: Due attiviste detenute nell'ospedale psichiatrico
di Tashkent
www.ecquologia.it Secondo il rapporto annuale di HRW, il governo Uzbeko controlla tutti i
media e tutte le forme di espressione indipendente, inoltre reprime duramente i
dissidenti e gli attivisti che cercano di denunciare le violazioni.
Fonte: Human Rights Watch Traduzione di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@inwind.it
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30 Agosto 2002 - Secondo quanto documentato da Human Rights Watch, Mercoledi' 28 Agosto due donne, tra cui una sostenitrice dei diritti umani e una persona che lei cercava di soccorrere, sono state detenute forzatamente in un reparto del maggior ospedale psichiatrico di Tashkent. Il 27 Agosto, Elena Urlaeva, membro dell'ONG Human Rights
Society of Uzbekistan, e Larissa Vdovina hanno preso parte ad
una manifestazione fuori dal Ministero della Giustizia per protestare
contro le violazioni di diritti compiute dal governo. La polizia ha fermato la
manifestazione arrestando e detenendo le due donne, assieme ad altri 6
manifestanti. Urlaeva e Vdovina sono state tenute nella centrale
del distretto di polizia di Mirza Ulugbekski fino a Mercoledi', quando poi
sono state trasferite all'ospedale psichiatrico per un trattamento
obbligatorio.
Lo staff medico dell'ospedale ha confermato di aver
somministrato alle due donne alcuni medicinali psichiatrici durante la loro
detenzione. Urlaeva ha detto a HRW di aver ricevuto iniezioni e compresse.
Secondo Human Richts Watch, il governo sta usando le vecchie
tattiche da Unione Sovietica nel tentativo di mettere Urlaeva a tacere e fermare
le sue iniziative a difesa dei diritti umani.
Nel 2001, Uraleva era stata forzatamente tenuta in detenzione
psichiatrica per oltre due mesi in circostanze che sollevavano serie
preoccupazioni per le sue attivita'. Da quando e' stata rilasciata lo scorso
anno, ha continuato a difendere le vittime di abusi da parte del governo. Lo
scorso 5 Giugno una corte di Tashkent ha emanato una sentenza secondo la
quale Urlaeva dovrebbe ricevere trattamenti psichiatrici forzati, ma le
autorita' hanno eseguito la decisione solo il 27 Agosto.
Urlaeva ha manifestato il 27 Agosto davanti al palazzo del
Ministero per chiedere che la decisione della corte fosse cancellata.
Vdovina invece stava protestando per il licenziamento illegale dal suo
posto di lavoro e per il fallimento delle corti di tutelare i suoi
diritti.
Olga Krasnova, un'altra manifestante arrestata, ha detto a
HRW che le autorita' locali l'hanno picchiata durante la detenzione. La donna
sostiene di essere stata tenuta per 10 ore alla stazione di polizia di
Yunosobadski e poi rilasciata. Un ricercatore di HRW ha osservato dei lividi
sulle sue braccia, sulla schiena e sulle gambe.
Secondo il rapporto annuale di HRW, il governo Uzbeko
controlla tutti i media e tutte le forme di espressione indipendente, inoltre
reprime duramente i dissidenti e gli attivisti che cercano di denunciare le
violazioni. Non tollera partiti politici indipendenti o movimenti sociali. Nel
2001 gli agenti statali hanno torturato le persone tenute in custodia e almeno 5
di queste sono morte in circostanze sospette. Molti sostenitori legati a
movimenti e partiti di opposizione islamica messi al bando, come Hitz-ut-Tahrir,
vengono imprigionati e torturati.
Il governo porta avanti una campagna di arresti illegali,
tortura e imprigionamenti di Musulmani che praticano la loro fede fuori dal
controllo statale. La polizia reprime le proteste dei parenti dei prigionieri
religiosi e ha messo alcuni di essi agli arresti amministrativi per le loro
dimostrazioni. Lo stato perseguita anche cosiddetti Wahhabiti, o i
Musulmani che non sono membri di gruppi religiosi organizzati controllati dallo
stato e li definisce "estremisti" e "fondamentalisti".
Dopo l'11 Settembre, l'Uzberkistan e' diventato uno degli
alleati chiave degli USA che, nonostante gli abusi
denunciati, forniranno al paese 25 milioni di dollari in assistenza
militare e 18 mln per mantenere la sicurezza lungo i confini a causa della
posizione strategica dell'Uzbekistan nell'aria
centro-asiatica.
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