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CAMBIO INDIRIZZO e Nativi Americani.



Vi preghiamo di prender nota:

l'indirizzo email dalcapa@mediacom.it NON E'
PIU' ATTIVO.

Per contattarmi e contattare la compagnia OPERAI DEL CUORE
il nuovo indirizzo è: info@operaidelcuore.it

Cogliamo questa occasione, inoltre, per ricordarvi l'ultima produzione
della compagnia Operai del Cuore:

"VITA SENZA RISERVE", spettacolo dedicato ai Nativi Americani.
Dopo un felice debutto all'interno del circuito ALTRI PERCORSI, lo
spettacolo è stato replicato all'interno di rassegne nazionali e
internazionali quali THEATROPOLIS a Moncalieri, Agriculture in provincia di
Viterbo, Argillateatri e Roma e MAYATEATRO a Pescara, raccogliendo
consensi da parte di pubblico e critica.
Lo spettacolo è patrocinato da
Amnesty International
Movimento Internazionale per la Difesa dei Diritti Umani

con la quale prosegue la felice collaborazione iniziata con lo spettacolo
BOIA CHI MOLLA.

VITA SENZA RISERVE è dedicato a James Weddel, indiano Dakota attualmente in
carcere per un omicidio mai commesso e il cui unico torto è stato quello di
opporsi alla vendita delle Colline Nere al governo Americano.
Per realizzare lo spettacolo ci siamo messi in contatto con le associazioni
che stanno seguendo il suo caso, abbiamo parlato con i suoi avvocati e
comunicato via epistolare direttamente con lui. Abbiamo inoltre raccolto
informazioni e dati sulla situazione attuale dei Nativi Americani, sulle
loro condizioni di vita, sui problemi legati alla povertà, alla giustizia
ed ai diritti umani troppo spesso calpestati.
Ed è per questo che lo spettacolo potrebbe benissimo essere dedicato anche
a Leonard Peltier, Anna Mae e a tanti altri "guerrieri" di oggi, vittime di
una giustizia non ancora in grado di ascoltare le loro voci e di difendere
i loro diritti...
Lo stile dello spettacolo ricalca quella che ormai è la poetica degli
Operai del Cuore. E' uno spettacolo veloce, ritmato, con alte punte di
ironia alternate a momenti di elevata intensità emotiva...
La struttura dello spettacolo e liberamente ispirata ai racconti di Sherman
Alexie e Hanay Geiogamah, scrittori nativi contemporanei che hanno scritto
della riserva, dell'alcolismo, della povertà, delle ingiustizie e del
razzismo in modo diretto ma pur sempre venato di ironia e poesia...

"...una cavalcata dentro la nostra (cattiva) coscienza collettivaŠ" Pier
Giorgio Nosari

"C'è una sola cosa più difficile che tener duro... Arrendersi" James Weddel
James Weddel è attualmente in attesa di una revisione del processo...

Uno spettacolo per quelli che già c'erano,
per chi nel giorno delle conquiste era presente,
ma non era il conquistatore.
Dedicato non solo ai Nativi Americani,
ma anche agli Aborigeni, agli Africani
e a tutti coloro che un giorno
avevano una terra che adesso non è più la loro,
nel nome del progresso e della civiltà.
Uno spettacolo nel nostro stile,
per sorridere e per pensare,
dedicato alla terra
e a chi ci cammina sopra.

Ricordiamo infine che lo spettacolo BOIA CHI MOLLA, dedicato alla Pena di
Morte, è tutt'ora in distribuzione.

 Invitiamo tutti coloro che fossero interessati alle nostre produzioni o
volessero avere maggiori informazioni sulle nostre attività a contattarci.

cordiali saluti

Paolo Dal Canto . Direttore Artistico Operai del Cuore

Per informazioni e contatti:
OPERAI DEL CUORE
Via Linneo 10
24126 Bergamo - Tel. e Fax: 035/320506 - Cel. 340/3644796
indirizzo e-mail:
info@operaidelcuore.it
http://www.operaidelcuore.it


RASSEGNA STAMPA

"Si rinnova l'impegno sociale e di ricerca teatrale della compagnia "OPERAI
DEL CUORE". Dopo il successo di BOIA CHI MOLLA con il quale, a partire
dall'autunno del 1998 hanno affrontato il delicato tema della pena di
morte, gli Operai del Cuore portano in scena con VITA SENZA RISERVE la dura
realtà del popolo indiano, confinato a vivere nelle riserve americane.
L'opera è dedicata a James Weddel, guerriero Dakota attualmente in carcere
per un omicidio mai commess, e di fatto colpevole per essersi opposto alla
vendita delle Colline Nere al governo americano. Com'è nella tradizione
della compagnia, anche questa performance è caratterizzata da uno stile
tragicomico grottesco molto particolare. Uno spettacolo che ancora una
volta non manca di far sorridere e, malinconicamente, far riflettere..."
Cosi Claudio Bonaschi su Il Nuovo Giornale di Bergamo.

"Dopo BOIA CHI MOLLA, che affrontava il tema della pena di morte pur
scegliendo un linguaggio leggero che prendeva in giro le ipocrisie piccole
e grandi della società, con VITA SENZA RISERVE si osserva un ulteriore
salto di qualità. Il giovane gruppo bergamasco mantiene la preferenza per
uno stile rapido, con un montaggio a frammenti che si intersecano: una
specie di puzzle che si compone di tante scene e di tante azioni che si
riuniscono attorno ad un tema. Il tema è la vita dei Nativi americani, i
pellerossa. Il risultato è una combinazione di "leggerezza" stilistica e
"pesantezza" di contenuti: l'alcolismo dilagante nelle riserve, i cui
abitanti sono al di sotto della soglia di povertà e vivono in comunità che
sono state private delle loro radici; la giustizia negata o, meglio,
piegata spudoratamente a vantaggio dei bianchiŠ Il tutto mescolato a
frammenti di storie e a citazioni di cronacaŠ Una cavalcata dentro la
nostra (cattiva) coscienza collettivaŠ" Così Pier Giorgio Nosari su L'eco
di Bergamo