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Fw: 7 settembre 2002 - Ferma la guerra del Vietnam contro la libertà e la democrazia



PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE
www.radicalparty.org

Giornata Mondiale di Lotta Gandhiana - Nonviolenta
Per la libertà e la democrazia anche in Vietnam
7 settembre 2002

APPELLO - DICHIARAZIONE
Ai Capi di Stato e di Governo di tutto il mondo

• PER FERMARE LA GUERRA DEL VIETNAM ALLA LIBERTA' E ALLA DEMOCRAZIA •

• PER L'AFFERMAZIONE DEL DIRITTO ALL'IDENTITA' RELIGIOSA, ETNICA, CULTURALE
E POLITICA IN VIETNAM •

• PER IL RISPETTO DELLE LIBERTA' FONDAMENTALI E DEI DIRITTI UMANI, CIVILI E
POLITICI DA PARTE DEL VIETNAM •

• PER IL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI LEGALITA' E LA CLAUSOLA DEI DIRITTI UMANI
DA PARTE DEL VIETNAM E DELL'UNIONE EUROPEA •


• SOTTOSCRIVO L'APPELLO www.radicalparty.org
• PARTECIPO alla Giornata Mondiale di Lotta Gandhiana - Nonviolenta
 www.radicalparty.org

Considerato che:

Il Vietnam continua a essere un Paese fondato su un sistema di partito
unico, in cui il "Vietnamese Fatherland Front" mantiene uno stretto
controllo su tutti i settori della vita politica, economica, sociale e
istituzionale, come hanno confermato le elezioni del 28 maggio 2002 nel
corso delle quali i vietnamiti non hanno avuto il diritto di scegliere né il
loro Governo né un diverso partito;

La Sotto-Commissione delle Nazioni Unite per le minoranze, durante la sua
75a sessione, ha sottolineato "le sue preoccupazioni quanto ai rapporti
sulla limitazione del diritto alla libertà di espressione nei media (...)" e
"quanto alla mancanza di informazioni dettagliate sulle popolazioni
indigene, in particolare i Degar (Montagnard), così come sulle misure prese
al fine di assicurare il loro diritto di mantenere le loro tradizioni
culturali (...) e quanto alle restrizioni relative alle manifestazioni e
alle riunioni pubbliche";

Nel febbraio 2001, le manifestazioni massicce delle minoranze etniche
dell'Altopiano del Centro Vietnam (Montagnard), che protestavano tanto
contro la confisca delle loro terre ancestrali quanto contro le persecuzioni
religiose, sono state represse con il ricorso all'esercito da parte delle
autorità vietnamite;

I Montagnard si vedono sempre più negare il loro diritto all'identità
religiosa, etnica e culturale, e le violazioni relative ai loro diritti
civili e politici non cessano di aggravarsi;

Le autorità vietnamite, nella loro azione di repressione della società,
continuano a far ricorso alla tortura - compreso l'elettroshock - alle
sparizioni di persone arrestate, alla distruzione di chiese e oggetti sacri,
e a promettere ricompense alle autorità della Cambogia per la cattura e il
rimpatrio di rifugiati vietnamiti;

Le autorità di Hanoi impongono gravi limitazioni all'utilizzazione di
Internet e hanno manifestato la volontà di intensificare il controllo e la
repressione di Internet e delle nuove tecnologie in generale;

La Commissione europea ha recentemente adottato una nuova strategia di
cooperazione con il Vietnam per il periodo 2002-2006, con un finanziamento
indicativo di 162 milioni di Euro, di cui è parte integrante la promozione
dei diritti dell'uomo e della democrazia. Nell'ambito dell'accordo di
cooperazione UE-Vietnam, nonostante il Parlamento Europeo in diverse
occasioni abbia censurato le violazioni delle libertà fondamentali e dei
diritti civili e politici del popolo vietnamita da parte delle autorità di
Hanoi, poca o nessuna attenzione viene data al rispetto e alla promozione
dei principi democratici e dei diritti dell'uomo;

In virtù degli Accordi di Cooperazione che legano l'Unione Europea e il
Vietnam, il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani, civili e
politici e di conseguenza del principio di legalità da parte delle autorità
di detto Paese non può più essere considerato come una questione concernente
solo il Vietnam, ma deve diventare una questione che riguarda direttamente
l'Unione e i suoi cittadini. La Commissione europea ha generalmente eluso
questo problema, a partire dai recenti "Country strategy papers" nei
confronti di questo Paese.


Noi sottoscritti,

SOSTENIAMO

L'Appello in favore della Democrazia in Vietnam di Thich Quang Do, leader
della Chiesa Buddista Unificata del Vietnam, che permetterebbe di realizzare
una vera democratizzazione e che ha raccolto il sostegno di numerose
personalità internazionali e di più di 300.000 Vietnamiti.

L'Appello al Governo di Hanoi, sottoscritto da 21 dissidenti Vietnamiti, che
"sollecita l'Assemblea Nazionale a rispettare i diritti fondamentali
garantiti dalla Costituzione e chiede alla comunità internazionale di fare
pressioni sul Vietnam affinché rispetti le disposizioni sui diritti umani
fondamentali della Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo e della
Convenzione internazionale sui diritti civili e politici", di cui il Vietnam
è parte dal 1982.

PROFONDAMENTE INQUIETI

Per la sorte del Venerabile Thich Tri Luc, membro della Chiesa Buddista
Unificata del Vietnam, rifugiatosi legalmente in Cambogia e di cui l'ufficio
di Phnom Penh dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati è
stato incapace di ottenere informazioni dal 25 luglio.

Per il caso del dottor Nguyen Dan Que, medico, che l'11 Maggio 1990, a nome
del Movimento Non Violento per i Diritti Umani, ha pubblicato un manifesto
che chiede al Regime di Hanoi di rispettare i diritti fondamentali
dell'uomo, di accettare un sistema multipartitico e di restaurare il diritto
del popolo Vietnamita di scegliere la propria forma di Governo attraverso
libere elezioni. Il dottor Que è stato imprigionato due volte, dal febbraio
1978 al febbraio 1988 e dal Giugno 1990 all'Agosto 1998, per un totale di 18
anni, la maggior parte dei quali passati in isolamento. Ora si trova agli
arresti in un luogo di detenzione sconosciuto.


CONDANNIAMO

- L'arresto arbitrario di Nguyen Truc Cuong e Nguyen Vu Viet, nipoti di
Padre Thaddeus Nguyen Van Ly.

- La detenzione del Molto Venerabile Thich Huyen Quang, Patriarca della
Chiesa Buddista Unificata del Vietnam, detenuto senza capi d'imputazione e
mai processato per 20 anni, liberato nel 1997 ma ancora non autorizzato a
lasciare il suo luogo di detenzione, e del Venerabile Thich Quang Do,
amnistiato nel 1998 dopo vent'anni di detenzione, ma condannato di nuovo a
due anni di detenzione amministrativa dopo aver cercato di far curare il
Patriarca malato.

- Le persecuzioni subite dai cattolici, e in particolare l'imprigionamento
di padre Nguyen Van Ly, il 17 maggio 2001, per aver praticato la propria
religione.

- Le persecuzioni dirette contro tutti i fedeli delle Chiese "non
riconosciute", e in particolare la Chiesa di Cao Dai, la Chiesa di Hoa Hao
et le Chiese protestanti.


CHIEDIAMO

Al Governo Vietnamita:

* di dare seguito senza altri ritardi all'insieme delle raccomandazioni
della 75a Sotto-Commissione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite;

* di liberare tutti i prigionieri di coscienza, e in particolare il Molto
Venerabile Thich Huyen Quang, il Venerabile Thich Quang Do, Padre Li e il
dottor Nguyen Dan Que;

* di assicurare il pieno godimento dei diritti civili e politici e delle
libertà fondamentali conformemente ai trattati internazionali, in
particolare per quanto riguarda la libertà di religione, compresa quella
delle minoranze etniche come i Montagnard;


Al Consiglio e alla Commissione dell'Unione europea:

* di abbandonare l'atteggiamento di tolleranza nei confronti del costante
aggravamento della situazione politica, sociale e istituzionale che, secondo
gli accordi di cooperazione, avrebbe dovuto evolvere verso condizioni di
maggiore rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti civili, politici
e umani;

* di presentare un rapporto al Parlamento europeo, prima della fine 2002,
sulle nuove misure adottate e di annunciare al Governo del Vietnam
l'intenzione dell'UE di procedere alla sospensione dell'Accordo di
cooperazione se, da qui alla fine del 2002, le autorità vietnamite non
avranno dato seguito alle presenti richieste.


Ai Governi dei Paesi democratici

* di impegnarsi in ogni modo fermo, in ogni sede internazionale e nel quadro
dei propri rapporti bilaterali, per esigere dal Vietnam il rispetto della
legalità nazionale ed internazionale in materia di diritti umani
fondamentali, a partire dai diritti civili e politici;

* di impegnarsi per affermare il diritto alla democrazia in Vietnam in
occasione della Seconda Conferenza Ministeriale della "Community of
Democracies", che riunirà a Seul, dal 10 al 12 novembre prossimi, i Ministri
degli Affari Esteri di più di 100 Paesi del mondo per discutere della
globalizzazione della democrazia.

Per sottoscrivere l'appello www.radicalparty.org