la lapidazione è un abominio contro ogni essere vivente e per
essere vivente ci includo pure i poveri animali,
e mi dico che genere di uomini siamo se accettiamo che le
donne debbano tornare indietro di secoli, ma è impossibile,
noi uomini dobbiamo spezzarci piuttosto che accettare
situazioni simili,
quale donna può convivere una vita degna d'essere vissuta
accanto ad un uomo che la sottomette a simili atrocità ?
ripeto, mi vergogno d'essere uomo in simili situazioni,
ed inoltre, invece, non mi vergogno d'aver bombardato ieri i
due indirizzi e-mail che avevo trovato, sono sempre più che mai d'accordo a che
gli stati civili assedino pacificamente queste nazioni barbare, nessun contatto
commerciale e di nessuna natura,
io fossi al posto dei governanti italiani NON CHIEDEREI ma
OBBLIGHEREI a costo di rispedir indietro le loro ambasciate che si fermino
queste esecuzioni capitali senza delitto,
generalmente in altri casi io sono duro, non accetto
compromessi, ma per l'innocente non guardo in faccia alcuno,
Aderiamo all'appello di Giampiero, anche perchè non è
all'insegna della superiorità "civile".
Aderendo a certe giuste campagne per i diritti umani bisogna
avere una speciale attenzione nel non cadere nella trappola
"civilizzatrice".
Infatti abbiamo avuto una guerra "quasi sia" fatta per il
Burqa e non per il controllo del petrolio e per i corridoi di acqua e petrolio
e gas.
La guerra non è finita manco per niente, anzi si dice di
volerla allargare, e le donne sempre col Burqa stanno.
Anche perchè per togliersi il Burqa:
1) deve essere una decisone autonoma delle donne, non
credo che alle donne piaccia toglieri il Burqa su ordine di chichessia; in
questo modo resta il Burqua invisibile ma altretanto reale che copre tutte le
donne che non hanno posizioni di potere;
2) per toglieri il Burqa le donne debbono sentirsi sicure di
poter togliersi il Burqa, insomma non debbono avere paura di togliersi
il Burqa, infatti io non mi stupirei se le donne decidessero di mettersi il
Burqa pure in occidente per poter prendere una metropolitana o un tram in
pace!!!
potrebbero pure decidere, stufe di vedere corpi di donne
nude appiccicate ovunque."quasi quasi, invece di "quasi sia" mi metto il
Burqa!".
Non vorrei che qui a furia di portare avanti la "civiltà" le
donne fossero costrette a tornare in convento per poter accedere alla cultura
e allo studio e sottrarsi alla schiavitù casalinga.
Fermo restano che la lapidazione non solo contro le donne,
ma anche contro gli omosessuali, va combattuta, come va combattuta la pena di
morte, l'infibulazione e il controllo delle nascite forzato e
inconsapevole, da parte delle vittime, bisogna con altrettanta forza che si
dica aderendo a queste campagne, che in nessun caso certe questioni possono
diventare alibi per interventi militari.
Per dirla tutta, ora si sono accorti che l'Arabia Saudita e
l'Egitto pure, a breve, non sono paesi democratici, paesi che sono sempre
stati le sponde privilegiate dell'America, in quanto l'attacco alla zona deve
essere a tutto campo, visto che i governi di detti paesi hanno difficoltà a
controllare il "malcontento" interno. E visto anche che l'Arabia
Saudita ha ritirato una parte del suo "gruzzolo" investito in America e non
è escluso che ritiri pure il resto, dando una accellerata alla crisi
economica in America e alla scontata risposta GUERRA per uscire dalla crisi
economica.
Giuste ci sembrano le considerazioni di Giampiero sulla
condizione femminile, giusto il puntualizzare che in merito alla condizione
delle donne, delle donne anomine, quelle che non contano, che non hanno
potere. "il più pulito c'ha la rogna", come si usa dire a Roma.
ho inviato 1.000 messaggi (500 per indirizzo e-mail per
aiutare AMINA, ma credo che i due server degli indirizzi siano andati in
tilt, perché dei primi 900 messaggi ben 440 sono tornati indietro
rifiutati,
comunque domani provvedo ad inviare sempre alti
quantitativi a nome dei lettori del mio portale, speriamo servano a
qualcosa,
è una cosa
indegna,
ecco cosa ho scritto ai destinatari:
Non commerciate
coi Paesi dalle leggi crudeli
Nel millennio in cui conquisteremo le
stelle lapidiamo una donna per un peccato che dimezzerebbe la popolazione
italiana del 50%. Alla forza bisogna rispondere con la forza, anche questo è
un crimine contro l'Umanità. Come si può uccidere una madre, come si può
render orfano un bambino per l'applicazione di una legge assurda ? Invito
tutti coloro che credono nella vita ed aborrono un atto nefando come questo
a lanciare il proprio sdegno a mezzo e-mail indirizzata all'ambasciatore
della Nigeria in Italia a questi due indirizzi: nigerian.rome@iol.it embassy@nigerian.it Ogni Stato civile di questa Terra dovrebbe
fermare ogni scambio commerciale con la Nigeria, isolarla e costringerla a
bloccare questo disumano gesto che equivale ad una pena di morte, pena di
morte per adulterio. Vi prego, mi rivolgo ora solo agli adulteri
d'Italia, pensare al rimorso che che vi coglierà la prima volta, dopo questo
mio messaggio, in cui v'approssimerete in talami altrui privi della
necessaria autorizzazione. Avanti, muovetevi, c'è da salvare la vita di
Amina e delle altre che verranno dopo di lei. Io mi vergogno
d'appartenere al genere maschile di questa umanità che non è in grado di
porre la donna sul più alto gradino della creazione, perché senza di lei non
si rinnova la vita. Ogni pietra lanciata addosso Amina diverebbe una
pietra ideale contro una madre, una sorella, una sposa, una figlia. Non
voltiamoci dall'altra parte, non facciamo finta di nulla e non sentiamoci
soltanto fortunati di non essere nati lì, si, proprio nel paese che spero
bombarderete con la vostra indignazione telematica. Io, farò il mio
dovere, inviando 1.000 messaggi d'indignazione al giorno a nome dei miei
lettori giornalieri. Ma spero in Voi, avanti tutta. Giampiero
Labbate Soltanto chi è cancellato può capire i cancellati ed ha il dovere
di offrire anche il suo più piccolo aiuto.