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Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?"



Credo che sia stato Tacito a dire "Ogni asino e' responsabile del proprio
raglio". Provo quindi a "ragliare" un'altra volta anch'io!
La mia precisazione sulle leggi fascite del 1938 voleva unicamente ricordare
alcune verita' storiche e, quindi, mi sembra ingiustificata l'accusa che mi
si muove di non aver capito il senso di quello che viene detto. In realta',
quello che e' stato detto in quel documento, e' grave di per se' e non
necessita, quindi, di nessuna esegesi da parte di nessuno (neanche da parte
della "rabbiosa" Vittoria). Le parole di quel documento, lo ripeto,
contenevano affermazioni NON vere e antistoriche; punto e basta! Vorrei
anche aggiungere che l'affermazione che la legge razziale del 1938 non
avrebbe causato morti in Italia, ma solo nei campi di concentramento, e'
sbagliata. Infatti in Italia vi furono vari campi di concentramento dove gli
ebrei vennero avviati (primo fra tutti quello della Risiera di San Sabba)
dove morirono centinaia di persone. Anche in questo caso, verificate queste
affermazioni nei due volumi intitolati "Dizionario della Resistenza"
pubblicati da Einaudi:
E poi, il riferimento a Ponzio Pilato, famoso per "essersi lavato le mani"
senza
assumersi la responsabilita' di quello che stava accadendo, mi sembra
veramente assurdo, oltre che incomprensibile: infatti, proponendo una dovuta
correzione, io NON intendevo sottrarmi al giudizio assolutamente negativo di
quanto gli USA stanno chiedendo al governo italiano.
Quindi invito chi legge a non "partire in quarta", ma a riflettere
pacatamente. Passando poi al giudizio su cosa siano oggi, NON gli ebrei, ma
i governanti di Israele, concordo sul fatto che quel governo, con una sorta
di coazione a ripetere quello che i loro padri e nonni hanno subito, stia
perpetrando crimini orrendi contro i palestinesi.
Il riferimento di Vittoria al "facile piagnisteo sulle povere vittime" mi
sembra poi una forzatura di quanto io ho espresso e rivela una
ingiustificata rabbia verso chi ha espresso solo delle idee, anche
ricordando SEMPRE che le "povere vittime" furono oltre 6 milioni di uomini,
donne, bambini, vecchi, colpevoli solo di essere ebrei (ma anche zingari,
omosessuali, comunisti, eccetera).
Se vogliamo unirci in una battaglia dovremmo tutti, secondo me, evitare
linguaggi aggressivi e rabbiosi: a meno che, in questa ed in altre
battaglie, si voglia definire chi e' piu' "puro", piu' "di sinistra" o,
semplicemente, piu' incazzato!!!
Giorgio Nobili




----- Original Message -----
From: <huambo53@hotmail.com>
To: <dirittiglobali@peacelink.it>; "giorgio nobili" <giornob@tiscalinet.it>
Cc: <dirittiglobali@peacelink.it>; <injoke@infinito.it>
Sent: Wednesday, March 13, 2002 9:35 PM
Subject: Re: A proposito del tuo intervento su "Torna la pena di morte in
Italia?"


> Forse quando si legge qualcosa si dovrebbe anche capire il senso di quello
> che viene detto.
> A me pare che Laura abbia voluto dire che in Italia le leggi razziali "in
> sè" non fecero morti, le morti furono ad Aushwitz, come l'eventuale
> deportazione di "terroristi" verso l'America in Italia non farebbe morti.
Le
> morti ci sarebbero nel Texas o in Virginia. Siamo di nuovo alla storia di
> Ponzio Pilato, sia per le leggi razziali, sia per il decreto Bush. Questo
> dal punto di vista della precisione storica; naturalmente, ma questo
> sicuramente lo pensa anche Laura questo nulla toglie al fatto che siano
> stronzi e assassini sia i fascisti italiani delle leggi razziali, sia gli
> eventuali governanti italiani che si adeguassero a questo decreto.
Pertanto
> finiamola col facile piagnisteo sulle povere vittime e cerchiamo di
evitare
> che la storia si ripeta, anche se con attori diversi. Anche perchè non è
> detto che le vittime di ieri siano sempre vittime, e non diventino
> carnefici. Basta infatti, per tornare al presente  vedere le leggi dello
> stato nazista israeliano che impone  limiti alle libertà e ai diritti
> fondamentali con  posti di blocco, limitazioni di accesso, non diritto
> all'acqua e al lavoro, e anche se queste leggi "in se" non portano la
morte
> e non parlano di pena di morte in senso diretto ed esplicito gli effetti
di
> queste leggi come quelle dei nazisti contro gli Ebrei portano poi alla
> morte. E come fu in quegli anni queste leggi sono accompagnate da
> rastrellamenti, campi di concentramento, morte. Quindi se dobbiamo parlare
> di paralleli paragoniamo le deportazioni verso l'America alle deportazioni
> verso la Germania nazista, e la politica di Sharon alla politica di
Hitler:
> forse così ci avviciniamo di più alla storia!!! In tutta onestà storica si
> può dire che le basi ideologiche di questi comportamenti perfettamente
> combacianti sono le stesse, il sionismo, cioè l'ideologia della popolo
> eletto da Dio e il Nazismo il popolo eletto in quanto superiore, infatti
> pure i nazisti dicevano "Gott mit uns".
> Vittoria
> L'Avamposto degli Incompatibili
> http://www.controappunto.org
> ----- Original Message -----
> From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti@peacelink.it>
> To: "giorgio nobili" <giornob@tiscalinet.it>
> Cc: <dirittiglobali@peacelink.it>; <injoke@infinito.it>
> Sent: Wednesday, March 13, 2002 4:54 PM
> Subject: Re: A proposito del tuo intervento su "Torna la pena di morte in
> Italia?"
>
>
> > Per Giorgio Nobili e per tutti gli utenti della lista DIRITTIGLOBALI di
> > PeaceLink.
> >
> > Riporto l'opinione di Giorgio Nobili e la sua documentata replica ad un
> > messaggio che mi era stato inviato da LAURA MALUCELLI
> > <injoke@infinito.it>  e che io avevo solo riportato in questa lista.
> > Un cordiale saluto a tutti e... mi auguro che questo non sia motivo di
> > polemica ma per approfondimento storico.
> > Alessandro Marescotti
> >
> > At 11.42 12/03/2002 +0100, you wrote:
> > >Ho ricevuto e letto il tuo intervento a proposito del tema "Torna la
pena
> di
> > >morte in Italia?" che ho trovato interessante. Purtroppo, pero', nel
> testo
> > >viene ancora ripetuta una frase falsa e orribile per la quale io avevo
> > >inviato una precisazione che, evidentemente, o non e' stata letta,
oppure
> e'
> > >stata considerata poco interessante. Infatti, ad un certo punto si
legge:
> > >"Alcuni amici hanno suggerito che il parallelo più prossimo a quanto
> > >starebbe per accadere si trovi nelle leggi razziali che colpirono poche
> > >migliaia di ebrei in Italia, ma violarono il concetto fondamentale
> > >dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Altri però
> > >notano una differenza non da poco: le leggi razziali almeno non fecero
> > >morti."
> > >Allora o siete in malafede, o NON conoscete la storia, e questo e'
> veramente
> > >gravissimo. Le leggi razziali promulgate in Italia nel 1938, NON
> colpirono
> > >pochi ebrei, bensi' TUTTI quelli che vennero scovati dai fascisti in
> tutta
> > >Italia: uomini, donne, bambini, vecchi vennero avviati verso i campi di
> > >concentramento e, la', la stragrande maggioranza venne UCCISA.
Affermare
> che
> > >le leggi razziali non fecero morti e' una grossolana e orribile
> menzogna!!!
> > >E, se non credete a me, andatevi a leggere un libretto, recentemente
> > >ripubblicato da Einaudi, dal titolo "16 ottobre 1943" di Giacomo
> > >Debenedetti. Compratelo (costa 7,23 Euro), leggetelo e SMETTETELA DI
DIRE
> > >BUGIE OFFENSIVE SIA DELLA STORIA, SIA DI TUTTI QUEI POVERI DISGRAZIATI
> CHE
> > >VENNERO UCCISI!!!
> > >Giorgio Nobili
> >
> >
> >
> > >Da: LAURA MALUCELLI <injoke@infinito.it>
> > >Data: Ven Mar 08, 2002  12:51:01 AM Europe/Rome
> > >A: injoke@infinito.it
> > >Oggetto:
> > >
> > >L'ambasciatore degli USA presso l'Unione Europea ordina a tutti i
> > >paesi europei - Italia compresa - di cambiare le loro costituzioni in
> > >modo da permettere agli Stati Uniti di prelevare cittadini nostri o
> > >ospiti nel nostro paese, anche per semplici reati di opinione, per
> > >portarli davanti a tribunali militari che li metteranno a morte in
> > >processi segreti e senza bisogno di prove. È esagerato parlare della
> > >fine sia dell'indipendenza nazionale, sia dello Stato di diritto?
> > >
> > >Miguel Martinez
> > >26 novembre 2001
> > >
> > >La stampa italiana è spesso accusata di prestare attenzione solo ai
> > >fatti che riguardano direttamente il nostro paese.
> > >
> > >Falso. Il 23 novembre, ad esempio, i nostri telegiornali ci hanno
> > >dato una notizia clamorosa: su una brulla collina vicino a Kabul, in
> > >quel paese infinitamente lontano che è l'Afghanistan, un bambino
> > >aveva fatto volare un aquilone.
> > >
> > >Tanto era importante questa notizia che, per farle posto, ne è stata
> > >omessa un'altra: pare che dovremo cambiare costituzione, abolendo lo
> > >Stato di diritto e la sovranità nazionale e reintroducendo per
> > >giunta, e in maniera nemmeno troppo indiretta, la pena di morte.
> > >
> > >Certo, per gli italiani sarà più importante conoscere lo stato
> > >attuale di una splendida e antica arte dell'Asia Centrale, ma almeno
> > >un piccolo riferimento al destino che ci attende lo potevano fare i
> > >telegiornali.
> > >
> > >E invece no. La notizia bisogna andarla a scovare in un articolo di
> > >Lucio Manisco sul Manifesto (1).
> > >
> > >Prima che qualcuno dica, "ah, i soliti comunisti", ricordo ai lettori
> > >la regola d'oro: quando si tratta di notizie, la domanda fondamentale
> > >non è se sono comuniste o fasciste, ma se sono vere o false.
> > >
> > >Come abbiamo visto, gli Stati Uniti hanno emanato una "direttiva"
> >
>
><<http://www.kelebekler.com/occ/liber.htm>http://www.kelebekler.com/occ/lib
> er.htm>
> > >
> > >che permette loro di prelevare cittadini di altri paesi, anche solo
> > >accusati di sostegno ideologico ("associativo" e non attivo)
> > >al "terrorismo", di processarli in segreto davanti a un tribunale
> > >militare senza difesa, senza prove e senza diritto di appello e
> > >condannarli a morte.
> > >
> > >Se non lo sapevate, chiedete ai telegiornali italiani perché non ne
> > >hanno parlato: sulla stampa USA è in corso un dibattito acceso su
> > >questa direttiva, che affossa l'intera cultura americana della
> > >libertà.
> > >
> > >Quando si tratta di un paese del Terzo Mondo, gli Stati Uniti
> > >o "preleveranno" direttamente i giustiziandi, oppure se li faranno
> > >consegnare previo bombardamento. Nel caso dell'Europa, intendono
> > >invece farseli consegnare direttamente dai governi.
> > >
> > >Però c'è un problema: nei paesi dell'Unione Europea non esiste la
> > >pena di morte, per cui diventa impossibile l'estradizione. Inoltre, i
> > >paesi europei non ammettono l'esistenza di reati politici o di idee.
> > >Non parliamo poi del fatto che gli eventuali estradati subiranno
> > >processi che non hanno nulla a che fare con la nozione europea di
> > >diritto.
> > >
> > >La costituzione italiana, ad esempio, vieta la pena di morte
> > >all'articolo 27, mentre gli articoli 10 e 26 vietano l'estradizione
> > >di cittadini stranieri e italiani per reati politici.
> > >
> > >Come risolvere la faccenda? Lo spiega il banchiere Rockwell Schnabel,
> >
>
><<http://www.useu.be/about%20the%20embassy/ambassador/index.html>http://www
> .useu.be/about%20the%20embassy/ambassador/index.html>
> > >
> > >già presidente della Trident Capital, appena nominato ambasciatore
> > >degli Stati Uniti presso l'Unione Europea.
> > >
> > >Ecco le istruzioni che Schnabel - in un'intervista concessa al
> > >settimanale European Voice(2) - dà all'Europa:
> > >"Diversi paesi hanno leggi diverse, alcuni di questi paesi dovranno
> > >cambiare le cose, comprese le loro costituzioni. Ma c'è già un
> > >accordo di massima sulla necessità di procedere in questa direzione".
> > >
> > >Cambiare la costituzione?
> > >Cambiare la costituzione in modo da permettere a uno Stato straniero
> > >di portar via cittadini nostri o ospiti nel nostro paese, anche in
> > >base semplicemente alle loro idee, consegnarli a tribunali militari
> > >che li metteranno a morte in processi segreti e senza bisogno di
> > >prove?
> > >
> > >Non è in ballo solo la modifica di alcuni articoli, comunque
> > >preziosi, della nostra costituzione. Stiamo parlano dell'abolizione
> > >della sovranità nazionale e dello Stato di diritto. Che poi la cosa
> > >possa riguardare - al momento - solo "pochi arabi" o "sovversivi" non
> > >ha importanza. Alcuni amici hanno suggerito che il parallelo più
> > >prossimo a quanto starebbe per accadere sia trovi nelle leggi
> > >razziali che colpirono poche migliaia di ebrei in Italia, ma
> > >violarono il concetto fondamentale dell'uguaglianza di tutti i
> > >cittadini di fronte alla legge. Altri però notano una differenza non
> > >da poco: le leggi razziali almeno non fecero morti. Per cui
> > >suggeriscono un parallelo con le deportazioni degli ebrei verso
> > >uno "Stato straniero amico" nel 1943. Purtroppo non so se tali
> > >deportazioni siano avvenute nel contesto di qualche norma giuridica -
> > >e in tal caso il parallelo sarebbe molto indovinato - oppure per
> > >semplice arbitrio delle forze occupanti.
> > >
> > >Schnabel ha ordinato di modificare le stesse costituzioni: non si
> > >tratterà quindi semplicemente di un'operazione sporca dei servizi
> > >segreti, né di una losca escamotage giuridica, ma di nuove regole che
> > >si potranno applicare in qualunque situazione futura.
> > >
> > >Per questo motivo, non è un'esagerazione prevedere che la modifica
> > >costituzionale - qualunque forma assumi - dovrà significare
> > >l'abolizione della Repubblica Italiana, intesa sia come repubblica,
> > >sia come Italia.
> > >
> > >Forse mi sbaglio, ma ho l'impressione che questa notizia sia
> > >importante per i telespettatori italiani almeno quanto gli aquiloni
> > >sopra Kabul.
> > >
> > >Chissà se la vorrà commentare il presidente che ci ha invitati a
> > >mettere un "tricolore in ogni casa".
> > >
> > >La faccenda supera - o dovrebbe superare - le divisioni tra destra e
> > >sinistra: un fatto di questa portata dovrebbe suscitare lo sdegno di
> > >un partito che si chiama Forza Italia o di un altro che si chiama
> > >Alleanza Nazionale. Dovrebbe poi far insorgere i Democratici di
> > >Sinistra, gli eredi di una sinistra che ha da sempre esaltato la
> > >Costituzione "democratica e nata dalla Resistenza".
> > >Potrebbe quantomeno incuriosire i giuristi o le molte associazioni
> > >che si occupano di diritti umani a vario titolo, o i movimenti che in
> > >passato hanno sostenuto meritorie campagne contro la pena di morte.
> > >
> > >Oppure è possibile che abbia ragione Schnabel quando dice che " c'è
> > >già un accordo di massima sulla necessità di procedere in questa
> > >direzione"?
> > >
> > >Note
> > >(1) Lucio Manisco: "Condanna a morte per delega: gli USA chiedono
> > >all'Europa di reintrodurre la pena capitale per i sospetti di
> > >terrorismo", Il Manifesto 23.11.01.
> > >(2) La fonte dell'intervista di Schnabel, erroneamente identificata
> > >da Il Manifesto come European News, è European Voice del 15-21
> > >novembre 2001 (European Voice, rue Montoyerstraat 17-19, 1000
> > >Bruxelles; telefono 0032-2-5409090).
> > >
> > >Fonte:
> >
>
><<http://www.kelebekler.com/occ/costituz.htm#1>http://www.kelebekler.com/oc
> c/costituz.htm#1>
> > >
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