[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
I: NEWROZ: DUE MILIONI IN PIAZZA IN TURCHIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NEWROZ 2001
Centro d'informazione sulle attività della delegazione italiana in Turchia
e sulla situazione in occasione della celebrazione del Newroz
Riferimenti in Italia:
Uiki (Ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia) 06.42013576 - fax
06.42013799 - E-mail uiki.onlus@tin.it
Associazione Azad - 06.57302933 - fax 06.57305132 - E-mail ass.azad@libero.it
Riferimenti della delegazione in Turchia: E-mail delegazione@hotmail.com
Francesca (0347.5089734) e Antonio (0335.7564743) per il gruppo
Istanbul/Diyarbakir
Simona (0339.3684700) e Claudio (0328.3245816) per il gruppo Istanbul/Van
21 MARZO 2001
TURCHIA: IL NEWROZ PIU' GRANDE: OLTRE DUE MILIONI IN PIAZZA
Una folla incalcolabile, forse più di due milioni di persone, sta dando
vita in queste ore alla più grande festa del Newroz (Festa di nuovo anno,
rinascita e liberazione) che si ricordi nella storia kurda in Turchia.
La delegazione italiana di 43 persone sta seguendo le due manifestazioni
più grandi, oltre 500.000 persone a Diyarbakir e 150.000 a Van. Tutte le
città kurde brulicano di folle danzanti intorno ai fuochi della libertà:
120mila a Batman, 30mila a Antep, 20mila a Urfa, Hakkari e Siirt, 10mila a
Dogubeyazit e Mus, migliaia anche in piccoli centri come Adyaman, Dersim,
Agri, Elbistan, Nusaybin, Sirnak, Silopi, Bingol, Patnos. Ma anche nelle
città turche i profughi kurdi hanno dato vita a grandi raduni: 150mila a
Mersin, 70mila a Adana, 60mila a Izmir e a Istanbul(dove si moltiplicano
altre manifestazioni in ogni quartiere), 10mila a Manisa, Bursa, Konya,
7-8mila ad Ankara, tremila a Kocaeli...
Non sempre le manifestazioni si sono svolte tranquillamente: a Mersinla
polizia ha attaccato la folla dopo la comparsa di un grande ritratto di
Ocalan, a Marmarisè stato arrestato il presidente del partito Hadep e a
Silopiè stata sigillata la sede del partito, si registrano scontri ad
Antalyae, con numerosi feriti, a Sirnak. Ma nel complesso la pressione
popolare ha avuto ragione dei tentativi di vietare le manifestazioni o di
ricondurle a una celebrazione formale e folklorica.
Ovunque gli slogan per Ocalan ("Biji Serok Apo"), per la pace, la
convivenza e la dignità dei popoli e contro la repressione hanno dato al
Newroz il valore di un nuovo inizio. Particolarmente toccante il minuto di
silenzio per Ocalan, le dita levate in alto, dell'immensa folla di
Diyarbakir. Grande la presenza delle donneche hanno colorato le
manifestazioni, specialmente a Batman, con i colori kurdi, nonostante i
controlli della polizia che ovunque perquisiva i partecipanti e sequestrava
ogni cartello e oggetto in lingua kurda o nei colori kurdi.
Il presidente dell'Hadep, Murat Bozlak, ha detto a Diyarbakir che "i
milioni di kurdi che oggi si sono levati in piedi sono la miglior risposta
ai signori della guerra, a coloro che continuano a sequestrare, torturare e
uccidere nelle città turche o preparano avventure militari nel Kurdistan
irakeno".
Centinaia di migliaia di kurdi hanno manifestato e festeggiato in tutte le
città tedesche, in molte metropoli europee e nel Medio oriente, in
particolare a Kirmanshah(Iran) e nelle città libanesi, così come nei campi
profughi come quello di Mahmura,nel Kurdistan irakeno.
Gli osservatori italiani hanno incontrato numerose organizzazioni della
società civile a Diyarbakir, mentre a Van la polizia ha interrotto
brutalmente il loro incontro con l'Hadepe impedisce ogni ulteriore contatto
con la popolazione. A Diyarbakir però la polizia ha sequestrato per tre ore
e picchiato il loro interprete kurdo.Domani è previsto che raggiungano
Hasankeyf, la storica città destinata da una diga alla distruzione, e
Dogubeyazit, il centro sull'Ararat amministrato da una donna dell'Hadep già
protagonista della marcia Perugia-Assisi.
Al ritorno in Italia, sabato 24, terranno una conferenza stampa alle 12.30
nella libreria Odradek di Roma(via dei Banchi Vecchi 57) e poi
parteciperanno a Bolognaalla grande festa italiana del Newroz, nel Tpo di
viale Lenin, con tutta la diaspora kurda in Italia e gruppi musicali
dall'estero.