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POVERI CRISTI, SINDACI E CARDINALI
LETTERA APERTA
Le autorità civili, quelle religiose cattoliche
e i poveri cristi in San Petronio.
E' bello constatare il clima di reciproco rispetto e forse anche di affetto
che qui a Bologna esiste tra le autorità religiose cattoliche e quelle
civili
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Shalom a tutti, ma proprio a tutti...specialmente a quei cardinali di Santa
Romana Chiesa Cattolica che - richiesti da un povero cristo di un incontro
hic et nunc - rinviano l'appuntamento alla futura ( escatologica?!)
"...mensa del banchetto del Regno, dove tutti siamo invitati..." (sic!).
(ma ci saremo poi prorio tutti??)
Domenico Manaresi
-- Mittente:
Domenico Manaresi
Via Pietro Gubellini, 6
I-40141 Bologna
Tel&Fax: (39) 051-6233923
e-mail: bon4084@iperbole.bologna.it
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Dott. Domenico Manaresi
Bologna, 27 aprile 2000
LETTERA APERTA
Le autorità civili, quelle religiose cattoliche
e i poveri cristi in San Petronio.
E' bello constatare il clima di reciproco rispetto e forse anche di affetto
che qui a Bologna esiste tra le autorità religiose cattoliche e quelle
civili.
Luglio 1999: un Principe di Santa Romana Chiesa Cattolica Biffi Cardinal
Giacomo accoglie festoso nella residenza estiva di Villa Revedin il
neo-eletto Sindaco di Bologna, Guazzaloca, che va ad ossequiarlo (e forse
anche a ringraziarlo....).
Aprile 2000: Il sindaco Guazzaloca è ricoverato all'Ospedale: tutta Bologna
(anche chi, come il sottoscritto, non lo ha votato) è sinceramente in
grande ansia, moltissimi lo vanno a trovare. Lo stesso Principe di Santa
Romana Chiesa Cattolica Biffi Cardinal Giacomo, come ci raccontano i
telegiornali, si reca all'Ospedale Bellaria in visita privata al Sindaco
Guazzaloca. Tutto ciò è bellissimo e dimostra il grande cuore e la grande
umanità dei bolognesi.
Ma...
Novembre 1999: presunta "occupazione" della basilica di San Petronio da
parte di 79 poveri cristi extracomunitari senza casa. Tuttavia né il
Sindaco Guazzaloca né il Cardinal Biffi sono fisicamente presenti.
Marzo 2000: la magistratura dichiara che la succitata presunta
"occupazione" non costituisce reato. Monsignor Vecchi, dopo la assoluzione
da parte della magistratura di quei poveri cristi, reagisce con parole di
fuoco. Tuttavia né il Sindaco Guazzaloca né il Cardinal Biffi fanno sentire
la loro voce.
Mi viene un dubbio, anzi due: le autorità civili sono veramente tali per
tutti i cittadini, anche per i poveri cristi? Le autorità religiose
cattoliche privilegiano il rapporto con le altre autorità cittadine
rispetto a quello diretto con i poveri cristi?
Terzo dubbio, il più grave:
Non è forse tutto ciò emblematico del fatto che la Chiesa Cattolica
bolognese (o almeno parte di essa, quella che è essenzialmente
"istituzione") assume spesso un partigiano ruolo sociale e di collusione
col potere e lo antepone alla realizzazione di un Annuncio che invece penso
dovrebbe privilegiare l'aiuto ai poveri cristi e la vicinanza ai disperati
rispetto a connivenze con quel "potere" che - mi sembra - la Buona Novella
invece sostanzialmente rifiuta?
DOMENICO MANARESI
Mitt. Domenico Manaresi - Via P. Gubellini, 6 - 40141 Bologna - Tel&Fax:
051-6233923 - e-mail: bon4084@iperbole.bologna.it
P.S. Questa lettera è stata pubblicata integralmente oggi sabato 29 aprile
2000 su "la Repubblica" (a pag. XIII di "la Repubblica - Bologna").
Domenico Manaresi