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(Fwd) [uma-list] FERMIAMO L'OLOCAUSTO




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From:           	c.olivieri@agora.it
To:             	"Umanisti" <iniziative@umanisti.it>
Subject:        	[uma-list] FERMIAMO L'OLOCAUSTO
Date sent:      	Mon, 5 Mar 2001 12:58:24 +0100
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iniziative@umanisti.it
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Partito Umanista - Comunicato
Roma, 5 marzo 2001

APARTHEID DELLE MEDICINE
FERMIAMO L'OLOCAUSTO

Il Partito Umanista appoggia l'odierna protesta degli attivisti
sudafricani di fronte al tribunale di Pretoria, che con uno "sciopero
della pillola" intendono contestare la politica omicida delle case
farmaceutiche produttrici dei medicinali anti-Aids.

E' incredibile che le case farmaceutiche impongano nel continente
africano, in cui un adulto su sei risulta sieropositivo, un costo
della tri-terapia anti-Aids di tre milioni annui, quando la stessa
combinazione fabbricata da un'azienda thailandese, indiana o
brasiliana, costa meno di 300mila lire. Questa ingiustizia nasce 
dalle
regole imposte da quell'associazione a delinquere che risponde al 
nome
di Organizzazione mondiale del commercio, seconda la quale un 
farmaco
non può essere imitato per vent'anni. In altre parole gli esseri umani
africani dovranno aspettare fino al 2016 per avere la possibilità di
curarsi. Quanti milioni di persone moriranno nel frattempo? Quanti
milioni di vite costeranno gli interessi di una lobby come Big 
Pharma,
per la quale solo nel 2000 il fatturato è stato di 900mila miliardi di
lire?

Esemplare è stata la signora Mirryana Deeb, dirigente del sindacato
delle aziende farmaceutiche (PMA), la quale ha dichiarato: "Non ci
possono chiedere di dare medicine gratis, sarebbe come chiedere 
alla
Ford di regalare macchine a chi non ce l'ha". Come se un  farmaco
salve-vita fosse la stessa cosa di un'automobile!

Bene ha fatto il presidente del Sudafrica Nelson Mandela, il quale 
nel
'97 ha varato una legge, il Medical Act, per la quale viene
autorizzata la produzione di farmaci anti-Aids ad un decimo del 
prezzo
attuale. Alla faccia dell'O.M.C. e di tutte le multinazionali
farmaceutiche.

Ovviamente il presidente Bush si è schierato dalla parte delle
multinazionali, le quali gli hanno assicurato un bel pò di voti. Come
poteva essere diversamente: un uomo abituato ad uccidere con
disinvoltura, mediante la pena di morte e i bombardamenti su 
Bagdad,
non poteva fare scelta più coerente.

E il governo italiano? Che cosa fa? Farà la parte di quello che non 
sa
niente? In quanto membro del G8, potrebbe avere voce in capitolo, 
se
vuole.

Il Partito Umanista chiede al governo italiano di prendere una
posizione precisa su tale questione. Una posizione che sia come 
minimo
coerente con il recente ruolo dell'Italia di paese leader per la
richiesta di cancellazione del debito estero dei paesi poveri, e che
si traduca in un'azione di decisa pressione in tutte le sedi
internazionali per fermare questo olocausto del ventunesimo secolo.


Carlo Olivieri
Segreteria stampa nazionale
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