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La madre di tutte le riforme



Gentili presenti nella Lista Diritti,

ringraziandovi per le sempre interessanti informazioni da voi inviate, vi rimettiamo, per conoscenza, copia di una lettera inviata alle Camere della Repubblica in favore di un Equo Impiego Pubblico a Rotazione:


Gentile Onorevole,

mi permetta di ringraziarLa per tutto quanto ha fatto durante questa legislatura per cercare di trasformare questo nostro Paese in una nazione al passo coi tempi. Posso solo immaginare quanto questo processo, ed il Suo lavoro quindi, siano stati e tuttora siano difficili, e per ciò ha tutta la mia stima e comprensione.

Vorrei però ora umilmente ricordare che, nonostante i numerosi passi in avanti compiuti, il nostro Paese non ha ancora potuto vivere la gioia del pur minimo avvicinamento a quella che possiamo a buon ragione considerare la Madre di Tutte le Riforme: l'abolizione dell'Impiego Pubblico assegnato a Vita a pochi eletti, in favore di una sua sostituzione con un Equo Impiego Pubblico a Rotazione tra tutti coloro che volessero compierlo ed avessero i requisiti necessari.

Come Lei ben saprà, di fatto l'Impiego Pubblico a Vita rende gli attuali pubblici dipendenti e dirigenti, volenti o nolenti, consapevoli od inconsapevoli che ne siano, proprietari esclusivi di uno strumento (e di un bene) che dovrebbe invece essere per sua stessa definizione comune. Di fatto l'Impiego Pubblico a Vita realizza uno Stato separato dai Cittadini, con tutte le iniquità, incomprensioni, e continui conflitti che ne conseguono.


Ogni giorno nel nostro Paese sorgono un'infinità di nuovi problemi e quelli vecchi, più che esser risolti, sono semplicemente accantonati. Ebbene, la gran maggioranza di questi problemi ha una matrice comune, un'unica, inesauribile, sorgente: l'Impiego Pubblico di proprietà esclusiva di una casta assolutamente ingiustificata di persone.

Se davvero desideriamo spazzar via ogni problema, prima ancora che esso nasca, è sufficiente rimuovere questa loro comune causa. Eliminato l'Impiego Pubblico a Vita, quasi non riusciremo a capacitarci di come questo Paese, oggi un luogo dal quale è più che giustificato desiderare di fuggire, si trasformerà istantaneamente nel luogo più vivibile e desiderato del mondo.


Gentile Onorevole, una grande, stupefacente opportunità si offre sul finire di questa legislatura davanti ai Suoi occhi: Lei ha la possibilità di trascinar via questo Paese dalla situazione di stampo medioevale in cui ancora si trova, e condurlo in una di reale progresso, in un sol passo.

Tenga anche, cortesemente, presente che il momento opportuno per una simile impresa è ormai giunto: Internet è qui fra noi, ed una e.mail, con le idee contenutevi, può facilmente giungere a, e contagiare il pensiero di, una moltitudine di persone, oltre che incuriosire qualche buon reporter, affiancando di fatto, efficacemente, un suo eventuale coinvolgimento in questa impresa.


Per tutto ciò, gentile Onorevole, mi permetto di chiederLe di considerare la Petizione per un Equo Impiego Pubblico a Rotazione che troverà all'indirizzo:

http://web.quipo.it/eulab/ars/pubit2.htm

e, nel caso la trovasse giustificata, di presentare ora la sua essenza in Parlamento, senza attendere un'altra legislatura.


Immensamente riconoscente e grato per la Sua cortesissima attenzione,

Danilo D'Antonio

titolare del

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LABORATORIO EUDEMONIA
Via Fonte Regina, 23 - 64100 Teramo - Italy
tel: 0861 415655 - e.mail: eulab@quipo.it
http://web.quipo.it/eulab/