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(Fwd) [uma-list] comunicato PU




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From:           	c.olivieri@agora.it
To:             	"Umanisti" <iniziative@umanisti.it>
Subject:        	[uma-list] comunicato PU
Date sent:      	Fri, 12 Jan 2001 19:54:12 +0100
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Roma, 12 gennaio 2001

WANDA



Wanda Jean Allen è stata uccisa dal governatore dell'Oklahoma con
un'iniezione letale. Era donna, era di colore, era stata riconosciuta
minorata mentale. 

Eppure ci sono ancora molte persone, che siedono al Parlamento o che
scrivono sui giornali, che definiscono gli Stati Uniti d'America come
un grande paese democratico. 

In un grande paese democratico lo Stato non uccide chi ha ucciso, a
maggior ragione chi soffre di gravi disturbi mentali. 

 Anche se ci fosse il migliore sistema elettorale (e non è il caso
 degli Usa), il miglior welfare (e non è il caso degli Usa), il più
 alto livello di qualità della vita (e non è il caso degli Usa), anche
 se ci fosse tutto questo, in un grande paese democratico non si
 ucciderebbe chi ha ucciso.

Uno Stato che uccide chi ha ucciso è uno Stato barbaro, incivile,
ottuso e prevaricatore.

 Purtroppo tutto questo non succede solo negli Stati Uniti. Ben 75
 sono i paesi nel mondo che mantengono la pena di morte nel loro
 sistema giudiziario. Tuttavia non ci risulta che qualcuno dei nostri
 politici o dei nostri opinion-makers abbia preso a modello paesi come
 il Bangladesh, il Tagikistan o Trinidad e Tobago. 

Come si comporteranno i nostri politici, così pronti ad impugnare
davanti alle telecamere la bandiera dell'abolizione della pena di
morte, nei confronti di quel grande criminale che risponde al nome di
George Bush junior, il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America?



Si ricorderanno di Wanda quando gli stringeranno la mano?



 Carlo Olivieri

Segreteria stampa nazionale


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